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Economia

Superbonus, Riva (Confartigianato Lecco): “Lo stop è una mazzata per piccole imprese e famiglie”

La copertina

  • Se il business della carne paga i burger vegetali. Il caso Kioene apre il tema della sostenibilità dell’alimentazione

    di Maria Gaia Fusilli
    Nel 1988 non c’erano prodotti ‘green’ sostitutivi della carne, e non c’era nemmeno un mercato che potesse recepirli. Albino Tonazzo, però, macellaio di professione, si convince che il modello alimentare basato sul consumo di proteine animale non sia sostenibile e destinato a durare a lungo. Così studia nuovi cibi a base di soia, dando vita all’azienda Kioene. A scovare e raccontare la storia è il giornalista Marco Panara, nel nuovo libro edito da Post Editori “La rivoluzione dell’hamburger”, che estende l'indagine al settore e gli interessi coinvolti
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L'intervista

    Pulina: “La carne artificiale? Rischia di impattare sull’ambiente più di quella naturale”

    di K.F.
    Quello della carne ‘naturale’ o ‘artificiale’ è un argomento ad oggi molto controverso su cui circola molta disinformazione, a causa di strumentalizzazioni o mancato supporto di dati scientifici. Ne abbiamo parlato con Giuseppe Pulina, professore ordinario di Etica e Sostenibilità degli Allevamenti all'Università di Sassari: “La proteina animale rimane ancora oggi insostituibile per l’apporto degli amminoacidi essenziali necessari per la salute umana, nonché la più economica sul mercato”. E sulla carne artificiale: “Solo con la ricerca scientifica capiremo gli effetti sulla salute. Se si vogliono evitare antibiotici per produrla il costo è molto alto, per un chilo si generano dai 300 ai i 1500 chili di anidride carbonica, da 4 a 25 volte in più che per la carne naturale”
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Approfondimenti

    Artisti del Vegetariano, la piccola realtà che ha catturato l’attenzione di F&De Group. E ora da Padova guarda all’Europa

    di Sara Orsi
    Nel settore del 'veg' si muovono anche piccole realtà, che possono farsi spazio e addirittura attirare l'attenzione di fondi. Lo dimostra il caso di 'Artisti del Vegetariano', un laboratorio/negozio fondato da Cristina Biollo e il marito Massimo nel 2008. La loro missione è offrire piatti deliziosi rispecchiando l'amore per la cucina, la sostenibilità e l’anti-spreco. La chef, con 33 anni di esperienza nel mercato ortofrutticolo di Piazza delle Erbe, ha aperto 5 punti vendita a Milano e Padova e partecipato a programmi televisivi e pubblicazioni. Poche settimane fa l'annuncio dell'acquisto da parte di F&De Group. Obiettivo: espandersi in Europa
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    Carne e pesce coltivati, la mantovana Solaris: “I nostri bioreattori vanno in America per produrre salmone”

    di Sara Orsi
    Proveniente da cellule staminali animali in laboratorio, la carne (o il pesce) “coltivata” promette di ridurre l'impatto ambientale dell'allevamento intensivo e offrire un'alternativa cruelty-free. In Italia, nel 2023, il governo ne ha vietato la produzione e il commercio. Nella filiera di produzione ci sono anche aziende come Solaris Biotech, fornitrice di bioreattori, fermentatori e sistemi di filtrazione per vari settori. Oggi collabora con Wildtype nello sviluppo di tecnologie per la produzione su larga scala di frutti di mare coltivati, mentre è attiva anche, fra gli altri settori, nel biomedicale
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Cultura in breve

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    13 Giugno 2025

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  • 13 Giugno 2025

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  • 13 Giugno 2025

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Milano e Lombardia a Tavola

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Il Vino

Franciacorta Brut Rosé Docg

Il Prodotto

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Pizzeria

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I focus di Cult

Campiello e Strega fanno discutere. “Premiati degli invisibili”, “Scelti libri prevedibili”

di Giulia Betti
Saviano, Terranova e Ciabatti fuori dalla cinquina, uno scandalo secondo Dagospia. Ma il premio nordestino rivendica la sua vocazione: “Non siamo nati per confermare, ma per scoprire”, ricorda Gribaudi, presidente del comitato di gestione. Intanto anche lo Strega finisce nel mirino. Al premio veneto si rimproverano finalisti “invisibili”, a quello romano scelte troppo prevedibili. Il punto – suggerisce Sinibaldi, giornalista e critico letterario – è non irrigidirsi nei meccanismi, ma restare flessibili”
Analisi & Commenti

Le scelte impopolari ma coraggiose del Campiello

Approfondimenti

Una cinquina che combatte “il ricatto della leggibilità immediata”

Approfondimenti

Il critico Simonetti: “Il Premio Strega? Il più ambito, moltiplica per 5 volte il successo commerciale”

Leggi tutta l'edizione

Gli esordi letterari? “Non più di 10 all’anno”. Il Premio Calvino fa luce sui successi di domani

di Katia Favaretto
Come riescono gli editori a individuare gli esordienti più promettenti? Bisogna avere "il coraggio di rischiare”, spiega De Cristofaro (Italo Svevo). "Cerco la scrittura che sorprende", dice Turi (TerraRossa). Ma dove trovarli? Riviste letterarie, certo, ma il Premio Calvino è “sicuramente il più capace di scovare i nuovi nomi che vale la pena leggere”, dice l’autore ed editor Vanni Santoni. “Noi editori leggiamo quasi tutti i finalisti”, sottolinea Dalia Oggero (Einaudi)”. Il vincitore di quest’anno verrà svelato il 5 giugno al Circolo dei lettori di Torino
Analisi & Commenti

Marchetti: “Un plus è che mandiamo un feedback a tutti gli autori. Così li facciamo crescere”

Approfondimenti

Il Premio annuncia gli 11 finalisti. “Non abbiamo un nostro ‘tipo’. Premiamo la qualità”

Approfondimenti

Galletta: “L’attesa per l’esordio in libreria mi ha fatto capire che volevo continuare a scrivere”

Leggi tutta l'edizione

Scuola, fondi a pioggia e strumenti avanzati non bastano a renderla più tech

di Alberto Cantoni
Dietro l’ondata di entusiasmo post-pandemico e gli ingenti finanziamenti del Piano Scuola 4.0 per la digitalizzazione (2,1 mld) si cela una corsa all’acquisto, più che al cambiamento. Il giornalista Luca Tremolada: “Mentre noi europei restiamo bloccati nella discussione sulle regole e sui metodi, il resto del mondo va avanti. L’urgenza è quella di avere dal ministero delle linee guida su come introdurre l’IA in classe. Ma senza formazione dei docenti non si va da nessuna parte”
Approfondimenti

Fanizzi (Wacebo): “Nella scuola troppi acquisti senza progettualità. E la tecnologia non è ancora una priorità”

Approfondimenti

E la star del web manda in crisi i prof: “Gli studenti preferiscono i suoi video alle nostre lezioni”

Approfondimenti

La didattica resta indietro sulle competenze digitali? LucrezIA di Unipd vuole colmare il gap

Leggi tutta l'edizione

Attrattività dei territori, le imprese investono in cultura. Ma il rischio è il “territorialismo”

di Damiano Manfrin
Cresce il fenomeno degli imprenditori “mecenati” che scelgono di finanziare progetti culturali nelle città. Da ultimo, Enrico Carraro che trasforma l'ex cinema Altino di Padova in museo d'arte contemporanea. A Bologna l’industria dà forma a spazi come il MAST o l’Opificio Golinelli. Ma c’è anche chi, legato al proprio territorio, investe in provincia: un gesto di valore, che tuttavia rischia di restare troppo ancorato al locale, con impatto limitato sulla fruizione e sull’attrattività culturale complessiva
Approfondimenti

Nicolis: “Svantaggio essere in periferia? No, oggi il 70% del turismo incoming passa da qui”

Approfondimenti

Mast, la cultura del lavoro che a Bologna unisce periferia e impresa

Approfondimenti

Maria Luisa Cosso e il desiderio di restituzione. Così nasce la Fondazione nel Castello di Miradolo

Leggi tutta l'edizione
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LOMBARDIAPOST – RACCONTIAMO IL FUTURO DELLA LOMBARDIA

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