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In evidenza

Ipocrisie italiane. La politica ferma gli ingressi, Confindustria costretta a importare immigrati

Moda, dopo i grandi marchi anche le filiere entrano nell’orbita dei big del lusso

Il rebus 2023. Dopo il boom, la crescita rallenta (ma si resta sopra i livelli 2019)

Economia

Superbonus, Riva (Confartigianato Lecco): “Lo stop è una mazzata per piccole imprese e famiglie”

La copertina

  • Si alza il sipario sul Bergamo Città Impresa. De Felice: “L’inflazione nel 2024 calerà. E a sostenere la ripresa il recupero dei redditi reali”

    di K.F.
    Ad aprire i lavori della kermesse lombarda dedicata ai territori industriali è stato il responsabile Direzione Studi e Ricerche Intesa Sanpaolo Gregorio De Felice, con un’analisi che vuole fare il punto sullo scenario attuale e futuro dell’economia. L’Italia, al netto delle incertezze geopolitiche, si stima chiuderà il 2023 con una crescita del Pil dello 0.8, dato che dovrebbe salire a 1 nel 2024. “Sarà un anno di ripartenza, soprattutto nel secondo semestre, grazie alla riduzione del fenomeno inflattivo che permetterà la fine del ciclo restrittivo dei tassi d’interesse della Bce garantendo il recupero del potere d’acquisto delle famiglie, e la messa a terra degli investimenti finanziati dal Pnrr”
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Dall'assemblea congiunta delle confindustrie

    Ricuperati: “Tra Bergamo e Brescia collaborazione su alcuni temi chiave. Serve irrobustire le filiere”

    di Redazione
    Dal palco di Palazzolo sull’Oglio, la presidente di Confindustria Bergamo Giovanna Recuperati ha parlato delle sinergie tra Bergamo e Brescia in occasione dell’assemblea congiunta delle due territoriali. “Non siamo territori metropolitani, ma siamo una piattaforma produttiva di rilevanza ultra-europea. Nonostante questo, sentiamo il bisogno di evidenziare quali sinergie non sono ancora scattate per capire chi possiamo diventare e in questo percorso ci aiuterà il professor Mosconi”. E per restare competitivi, “serve intervenire a sostegno delle filiere, incentivare le imprese locali a fare R&S e attrarre investimenti anche dall’estero”
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Approfondimenti

    A Bergamo in scena anche l’impresa al femminile. “È la vera sfida, nel 2022 erano solo il 22%, in calo rispetto a dieci anni prima”

    di K.F.
    A fine 2022 le imprese registrate guidate da donne erano 1,3 milioni, un 1% in meno rispetto al 2012. “Perlopiù (il 64%) ditte individuali, quindi strutture più semplici, quasi tutte microimprese con pochi dipendenti, in settori in cui le donne hanno più familiarità (ad esempio i negozi di parrucchiere). Ad esportare solo il 15%”, spiega Rita Querzè, giornalista del Corriere della Sera che ha moderato l’evento “La frontiera del lavoro per le donne si chiama impresa”. A portare il loro esempio di successo Eleonora Calavalle, Ceo di Pennelli Cinghiale, e Licia Pollastri, purchase officer di Officine Pollastri
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    Zola (Elettra 1938): “L’innovazione non è solo tecnologia, oggi riguarda soprattutto le risorse umane”

    di Sara Orsi
    A Bergamo un panel ha puntato l'attenzione sul ruolo delle persone nelle imprese innovative. Gianmarco Lanza (Fae Technology): “Troppo spesso l'innovazione è erroneamente associata solo alla tecnologia anziché al cambiamento organizzativo”. I relatori hanno concordano sul fatto che l'innovazione aziendale richieda uno sforzo attivo e che le imprese conservative possano essere sfidate a cambiare con la creazione di spazi sperimentali e la promozione di una cultura dell'apprendimento all'interno delle aziende. Presenti all'evento anche Luca Businaro, amministratore delegato Novation Tech e Francesco Culos, partner & account relationship leader auxiell
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Cultura in breve

  • 9 Maggio 2025

    L’AI ucciderà le star dei video? Su Cult focus sul futuro del videomaking

  • 9 Maggio 2025

    Il Portico, la semplicità che chiede attenzione

  • 8 Maggio 2025

    Al via domani il Galileo Festival: focus su space economy, AI e life sciences

  • 8 Maggio 2025

    Il Cantuccio, la semplicità che convince

  • 7 Maggio 2025

    Eureka Day ‘25: Milano ospita il roadshow sulla cultura rigenerativa

  • 7 Maggio 2025

    Quando l’AI entra nel processo creativo: il nuovo saggio di Toniato sul futuro dell’audiovisivo

  • 7 Maggio 2025

    La Speranzina, riflessi del Garda in ogni portata

Milano e Lombardia a Tavola

Il Ristorante

Hotel Milano Verticale UNA Esperienze – Anima

Il Prodotto

Salame nell’ola (sotto grasso)

Il Vino

Annamaria Clementi Franciacorta Riserva 2015 Docg

Pizzeria

Giolina

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I focus di Cult

Torna il Salone del Libro di Torino. È l’anno del consolidamento

di Katia Favaretto
Dal 15 al 19 maggio il Lingotto ospita la 37esima edizione della manifestazione: 137 mila metri quadri, oltre 700 stand e 220 ore di laboratori sotto la direzione di Annalena Benini. Dopo la crisi del ‘17, il Salone si sta confermando negli anni un motore culturale, grazie al nuovo modello di governance pubblico-privata. Restano criticità: costi elevati per i piccoli editori e la necessità di una vera strategia di filiera per l’editoria. Intanto nel ‘24 i visitatori sono saliti a 222 mila, +3,3% rispetto all’anno precedente, ma ancora lontani dai picchi storici di dieci anni fa
Analisi & Commenti

Viale: “La forza del Salone? Pubblico e privato collaborano senza protagonismi”

Approfondimenti

Alter Ego, TerraRossa e nottetempo, la mappa dei piccoli editori al Lingotto

Approfondimenti

L’Indice porta gli autori di qualità in piazza San Carlo. Da Domori gli eventi del Salone Off

Leggi tutta l'edizione

Space economy, Ai e life sciences, a Padova il Galileo Festival torna a parlare del futuro

di Katia Favaretto
Dal 9 all’11 maggio la città si trasforma in un laboratorio dove innovazione e scienza si mettono in scena senza filtri confrontandosi con le imprese. Oltre cinquanta eventi con tantissimi relatori: dal deputato Andrea Mascetti chiamato a raccontare la nuova legge sullo spazio al direttore sanitario Irccs Fabrizio Pregliasco passando per Padre Paolo Benanti. Academy e Premio Galileo coinvolgeranno come ogni anno studenti e lettori
Analisi & Commenti

Caprara: “Spazio, il Pnrr un trampolino per l’Italia. Ma la vera sfida è attrarre capitali privati”

Approfondimenti

Le imprese al Galileo: “Innovare per restare competitivi”. Baban: “Bisogna spingere l’Ia nella manifattura”

Approfondimenti

Il quantum cerca risorse. “È la nuova frontiera. Ma ora bisogna industrializzarla”

Leggi tutta l'edizione

Riparte la stagione delle mostre. Organizzatori ostaggio di costi in aumento e tensioni geopolitiche

di Giulia Betti
La Pasqua e i ponti lunghi portano in scena nuove mostre d’impatto, da Milano a Venezia passando per Bologna e Ferrara. Gli organizzatori si dividono fra chi fa mostre “a pacchetto” e chi riceve un incarico da un committente. Più rischio (ma anche più guadagni potenziali) per i primi, più stabilità per i secondi. Intanto aumentano i costi della logistica, addirittura più alti delle assicurazioni. Anche per via delle guerre, che intanto limitano i prestiti
Analisi & Commenti

Tornano le grandi mostre di Goldin. “Oggi superare 250mila presenze è una rarità”

Approfondimenti

Tra detriti, miti e confini, all’HangarBicocca la memoria diventa arte con Icarus di Yukinori Yanagi

Approfondimenti

La galleria Tommaso Calabro punta su Man Ray. A Venezia fino al 21 giugno

Leggi tutta l'edizione

La pubblicità negli anni ’20: “Per i giovani vince l’onestà. Il brand activism? Sta già morendo”

di Katia Favaretto
Dal Carosello, invenzione tutta italiana del 1957, all'era digitale, la pubblicità si trasforma di continuo cercando di illuminare prodotti in un’epoca in cui l’attenzione dura due secondi. Per Francesco Bozza di Grey Italia: "Le migliori pubblicità non parlano del prodotto, ma di come ci fa stare. Il brand activism? Spesso forzato. Sta lasciando spazio ad azioni più spontanee”. Andrea De Micheli di Casta Diva: “La gen Z odia la forma patinata, cerca l’imperfezione più vera”
Approfondimenti

Stillacci (Herezie): “In Francia è coraggiosa. In Italia si punta a non disturbare”

Approfondimenti

Bernocchi: “Oggi manca la creatività. L’IA? Grande occasione, ma rischia di impigrirci”

Approfondimenti

Tra Campari, Olivetti e Pirelli, per Bruno Munari la comunicazione commerciale si fa arte

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