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Moda, dopo i grandi marchi anche le filiere entrano nell’orbita dei big del lusso

Il rebus 2023. Dopo il boom, la crescita rallenta (ma si resta sopra i livelli 2019)

Economia

Superbonus, Riva (Confartigianato Lecco): “Lo stop è una mazzata per piccole imprese e famiglie”

La copertina

  • E poi c’è chi continua a crescere. Ecco le “Top italian companies” oltre i 500 mln che dal 2015 raddoppiano il fatturato

    di M.G.F.
    Da anni monitoriamo il tessuto imprenditoriale italiano, con le ricerche realizzate dal Centro Studi ItalyPost e L’Economia del Corriere. In primis con quella sulle Champions, le 1.000 migliori imprese fino a 500 mln di fatturato. Ma sono molte a scavalcare (presto) il ‘tetto’: ecco quindi le 100 “Top italian companies”, le migliori aziende dai 500 mln ai 2 mld. Alcuni sono brand notissimi come Unieuro, Calzedonia, Lavazza o Moncler. Altri sono casi tutti da scoprire: qui gli esempi di Scm Group, Epta e Coim
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Analisi

    Gdo, i consumi si spostano sul private label. Arena: “Nel ‘24 si rischia un calo sia a valore che a volume”

    di Damiano Manfrin
    Dopo l’accentuata inflazione del ’22, il mercato nel ’23 mostra segnali di stabilizzazione e, secondo Giovanni Arena, presidente del Gruppo VéGé e ceo del Gruppo Arena, “ci sono concrete aspettative di buoni risultati”. Tra i trend in atto, lo spostamento dei consumatori dai prodotti dell’industria di marca – “che non ha tempestivamente riadeguato i listini alla discesa dell’inflazione” – alla marca del distributore e il progressivo aumento di quote di mercato dei discount. “Se nel 2024 l’inflazione scenderà ancora ma non riprenderanno i volumi, avremo fatto due volte autogol”
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Approfondimenti

    I macchinari di Scm valgono quasi 900 mln. Aureli: “Ordini in calo del 20-30%. Vediamo un ’24 critico ma dovremmo reggere il colpo”

    di Damiano Manfrin
    L’azienda riminese produce macchinari per la lavorazione del legno e di altri materiali e componentistica per le proprie macchine, oltre che per terzi e per l’industria meccanica. “L’integrazione verticale è fondamentale in un settore di nicchia come il nostro”, spiega il presidente Andrea Aureli. A livello orizzontale, “la strategia è di acquisire i distributori nel mondo e crescere nei servizi”. Dopo gli 846 mln di fatturato del ’22, il forecast per il ’23 è a 900 mln, ma il “sogno è il miliardo. Mentre il ’23 si chiuderà ancora bene, l’anno prossimo sarà critico, ma con la nostra diversificazione geografica dovremmo reggere il colpo”
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    Epta cresce con acquisizioni e joint venture. “L’obiettivo è raggiungere i 2 mld di ricavi”

    di K.F.
    Il gruppo leader nella refrigerazione commerciale ha registrato un tasso composto di crescita annuale del 7,39% nel periodo 2015-2021 e, nel 2022, un fatturato salito a 1,33 mld, +13,3%. Un successo che, secondo il presidente Nocivelli è frutto “dell’apertura a soluzioni che possano generare valore, anche attraverso la crescita inorganica. Abbiamo compiuto 18 acquisizioni dal 2004, otto in quattro anni. Per la fine del 2023 i ricavi aumenteranno 1,5 mld, ma ora puntiamo ai 2 in un futuro non poi così lontano”. A settembre è stata annunciata quella di Heifo, azienda con sede in Germania, e una joint venture con la tedesca Viessmann Refrigeration Solutions
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I focus di Monitor

Becker: “Sbagliato puntare solo su Milano. La speculazione energetica pesa sul settore”

Emmanuel Becker, Ceo di Mediterra Datacenter ed ex presidente dell'Italian Datacenter Association: “Spesso i data center consumano meno di quanto dichiarato all’inizio”. La concentrazione in Lombardia? “Bisogna creare strutture regionali, distribuite sul territorio nazionale”. E con costi dell’energia più bassi “potremmo diventare un digital hub continentale”

Data center, boom di investimenti. Ora si discute una legge ad hoc

Il Paese vive un boom delle “fabbriche di dati”: 200 gli impianti attivi (un terzo a Milano) e oltre 340 le richieste autorizzative pervenute a Terna nel ‘25 per allacciare nuove infrastrutture. Ma per dare pieno sviluppo a una filiera che potrebbe valere fino all’8% del Pil nel 2030 serve sciogliere i nodi del fabbisogno energetico e del riordino normativo

La filiera cavalca l’onda, dal raffreddamento agli armadi “rack”

Ma sul segmento Ai l’Italia rincorre

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Mancin: “Un testimonial di successo giustifica prezzi più alti per i prodotti”

Per Moreno Mancin, docente di Economia aziendale a Ca’ Foscari ed esperto di Business dello sport, l’obiettivo delle sponsorizzazioni è “entrare nella testa del consumatore. Valentino Rossi e Alberto Tomba sono ancora associati a determinati brand dopo anni. Bisogna scegliere personaggi in linea con i valori del marchio e investire in comunicazione, sapendo che si rischiano anche ritorni di immagine negativi. E anche gli atleti degli sport minori servono a veicolare l’utilizzo di determinati prodotti”

Oltre Sinner. Gli altri eroi dello sport che trainano l’industria

Da Sinner a Egonu, da Pogacar a Goggia: la popolarità di questi testimonial globali diventano motore di crescita per interi settori industriali. E nelle scelte di marketing, alcune aziende (come Enervit) puntano sulla connessione autentica tra atleta e valori; altre come Arena, Technogym e Diadora scommettono sull’effetto Olimpiadi per crescere in un mercato globale

Il ciclismo italiano va in fuga. Effetto Pogacar su Colnago, Wilier e Pinarello crescono all’estero

E le aziende di sport invernali fanno “scouting” di nuovi talenti

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Bonometti: “L’auto a guida autonoma occasione di rilancio per le filiere europee”

Crisi strutturale, concorrenza cinese, transizione elettrica incerta: per il presidente di Omr l’automotive europeo è a un bivio. Servono un piano industriale e regole condivise o “in 5 anni assisteremo alla deindustrializzazione dell’Europa”. Idrogeno? “Sì per mezzi pubblici e pesanti”. Guida autonoma? “Occasione per meccatronica e software, ma servono regole e investimenti subito”

Auto, il mito dell’elettrico e la realtà del mercato. Che continua a calare

L'affermarsi dell'auto elettrica è lontana dall’essere realtà. Dominano le ibride e le motorizzazioni tradizionali mentre l’età media delle auto in Italia è di oltre 12 anni, con circa il 24% oltre i 19 anni. L'elettrico vince solo nei paesi del Nord Europa, finanziato dai proventi delle vendite di petrolio

La domanda che non c’è. Le grandi case del lusso rallentano sull’elettrico

Tecnologia a quattro ruote. Oggi il vero motore dell’auto è il software

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Fanton: “Installatori e costruttori soffrono. I fornitori svuotano i magazzini”

Michele Fanton, ad dell’omonima impresa padovana che distribuisce materiale elettrico per applicazioni nel campo del fotovoltaico e delle energie rinnovabili, contesta il taglio dei bonus: “Senza nuovi incentivi non potremo centrare gli obiettivi europei sull’efficientamento energetico. Lo tsunami di liquidità non c’è stato, ora bisogna abbassare i prezzi e ottimizzare le scorte per sostenere il circolante e continuare a soddisfare i clienti”

Dopo le detrazioni, il crollo. Cosa resta del fotovoltaico post Superbonus

Con la fine del 110% sono scomparse oltre 11 mila imprese edili, il fatturato delle imprese che producono e distribuiscono materiale elettrico applicato al fotovoltaico è passato dal +243% del 2022 al -50% del ’24 e i ricavi dei general contractor sono scesi del 40-60%. I nuovi incentivi per le Pmi si fermano al 50%. Sotgiu (Ingenera): “Il crollo delle commesse è stato drammatico e ci ha costretti a una conversione in tempo zero. Ora sogniamo un mondo senza incentivi”

Esse Ti Elettronica sceglie i pannelli tedeschi ai cinesi. “Più resa e tracciabilità”

Senza investimenti e nuove installazioni i target Ue sono sempre più lontani

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