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17 set 2025
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Economia

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La copertina

  • Il meglio del Made in Italy torna in scena con Open Factory. Il 27 novembre aziende aperte in tutta la Lombardia

    di Irene Zatti
    In un momento in cui le aziende si trovano nuovamente a dover dimostrare la loro reattività e flessibilità, torna l’ottava edizione di Open Factory. L’opening di manifattura industriale che permetterà ai più interessati di partecipare a visite guidate e laboratori nelle aziende che contribuiscono a rendere grande il Made in Italy. In Lombardia porte aperte per Marzotto Interiors, Gabel e un tour digitale con DHL
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Gli interventi

    Calabrò (Museimpresa): “Aprire le aziende combatte la cultura anti-impresa e rafforza le loro capacità”

    di I.Z.
    Per il presidente di Museimpresa, Antonio Calabrò, aprire le fabbriche significa “dimostrare come i nostri processi produttivi abbiano una forza e una capacità di coinvolgimento”. E come esse siano “il motore della trasformazione positiva del Paese”. Per questo, anche la letteratura di impresa svolge un ruolo fondamentale per “dare un nuovo volto alle fabbriche e renderle competitive sul mercato”
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    Realacci (Symbola): “Essere green permette alle aziende di crescere in innovazione, esportazioni e posti di lavoro”

    di I.Z.
    Il presidente di Fondazione Symbola riflette sull’evoluzione nel tempo dell’approccio aziendale alla sostenibilità. Che sembra essere sempre più forte e conta, anno dopo anno, un numero crescente di imprese che investe nell’ambiente. Mentre la transizione energetica attualmente “è l’unico antidoto contro il problema dei prezzi e per garantire libertà al Paese”
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    Gribaudi (Musei Civici Venezia): “Le fabbriche sono i musei del nostro futuro. Serve prendersene cura”

    di I.Z.
    Per la direttrice dei Musei Civici di Venezia e chairwoman Keyline, fabbrica e cultura non possono che essere “un binomio imprescindibile” e “facce della stessa medaglia”. Per questo è sempre più urgente “sensibilizzare i due mondi” e far comprendere soprattutto agli imprenditori che occorre valorizzare non solo il prodotto, ma anche “il know how e la storia della singola azienda”
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Approfondimenti

    Da Marzotto Interiors un viaggio nei tessuti per l’arredamento. Allo showroom spazio alle collezioni di Redaelli Velluti e Prosetex

    di Andrea Colacicco
    Know-how artigianale e savoir faire sartoriale. Questo incontreranno i visitori di Open Factory 2022 da Marzotto Interiors, che riunisce i brand Prosetex e Redaelli Velluti. Presso lo stabilimento di Bulciago (Lc), l’azienda proporrà visite nello showroom e nei reparti produttivi. E dalle 16:15 alle 17:00 si terrà la presentazione del libro “Vero Velluto: Storia, usi e tecnologie” di Alfredo Redaelli
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    Fila Industria Chimica apre il suo Laboratorio di Ricerca&Sviluppo. “Per far scoprire al territorio le nostre politiche sostenibili”

    di Damiano Moscardi
    Punto di riferimento internazionale nei sistemi per la protezione e manutenzione di tutte le superfici, la storica "Fabbrica Italiana di Lucidi e Affini" offrirà visite guidate per far scoprire il lato sostenibile della produzione. Visitabile in occasione di Open Factory anche il Museo, che raccoglie gli 80 anni di storia dell'azienda. Sarà inoltre possibile accedere all'Innovation Center, all'interno del quale si trovano il Laboratorio di Ricerca & Sviluppo e la divisione di Assistenza Tecnica
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    Alla scoperta degli aeroporti del Veneto: porte aperte per Valerio Catullo (VR), Antonio Canova (TV) e Marco Polo (VE)

    di Andrea Raimondi
    Il 27 novembre gli aeroporti di Verona, Treviso e Venezia dedicheranno dei percorsi per i visitatori alla scoperta delle aerostazioni. Dall’osservazione del gruppo di cinofili agli artificieri del fuoco, dal piazzale degli aeromobili all’incontro con il falconiere, i partecipanti potranno vivere un’esperienza unica. E conoscere alcune fra le realtà più importanti del Polo aeroportuale del Nord Est
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    Da Davines il tour aziendale all’insegna della ‘bellezza sostenibile’. “È possibile fare impresa responsabilmente”

    di K.F.
    Il Gruppo, che nasce a Parma come piccolo laboratorio della famiglia Bollati, oggi è una multinazionale con filiali in tutto il mondo in cui però rimane forte la scelta valoriale che ha portato ad ottenere la certificazione come B Corporation. E, in futuro, si punta all’apertura di Eroc, il primo centro a livello europeo sull’agricoltura rigenerativa. Nel pomeriggio di domenica 27 novembre, l’azienda propone un itinerario guidato nel Davines Village, dove etica ed estetica convivono in equilibrio
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Cultura in breve

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Rocce Rosse Valtellina Superiore Sassella Riserva 2016 Docg

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La Botticella

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I focus di Cult

Gli attori vanno a ruba, il cinema riparte. Ma resta il nodo distribuzione

di Nicolò Guelfi
A tre mesi dai decreti correttivi del tax credit, il cinema italiano ingrana la marcia. Arrivano nuove grandi produzioni internazionali, mentre i piccoli operatori denunciano vecchie difficoltà. Resta da risolvere la questione dei criteri minimi di distribuzione, ma le produzioni ripartono. Azzollini (Confartigianato Cinema e Audiovisivo): “I primi dati arriveranno a fine anno. Ma intanto quasi tutti gli attori sono occupati”
Approfondimenti

Manera: “Il settore non può vivere di rendita, bisogna pensare internazionale”

Approfondimenti

Il futuro del cinema “in presenza”? Passa per la socialità

Approfondimenti

Segnali di frenata per lo streaming. E nel primo semestre ’25 le sale tengono

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Cultura, verso il nuovo sistema contabile. Che rivalorizzerà i beni pubblici

di Nicolò Guelfi
A partire dal ‘26 nei musei pubblici verrà applicato il nuovo sistema di contabilità sancito dal Pnrr. Il metodo “Accrual” richiederà di dare un valore economico preciso ai luoghi della cultura. Una sfida manageriale per i beni pubblici. Primo passo di una rivoluzione che verrà probabilmente estesa a tutta la Pa
Analisi & Commenti

Pezzola: “I musei? Il primo stress test per la nuova contabilità pubblica”

Approfondimenti

Sciarra (Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze): “In difficoltà chi è indietro nel catalogare le opere”

Approfondimenti

Biekal: “Una spesa di milioni può portare un beneficio di miliardi”

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Ville storiche, bravi a conservarle ma non a valorizzarle

di Giulia Betti & Flavio Centamore
Le dimore storiche italiane sono ovunque: oltre 43.000 immobili vincolati, 34 mln di visitatori ogni anno, 210.000 eventi ospitati solo nel 2023. Ma più di 13 mln di metri quadri restano chiusi, inaccessibili, fuori da ogni strategia (+67% in un solo anno). “A volte manca persino un indirizzo mail a cui scrivere per chiedere una visita”. Così l’Italia conserva, ma non valorizza
Approfondimenti

Collalto: “Valorizzare senza snaturare. È così che si protegge il patrimonio”

Approfondimenti

Castello di Thiene, “il desiderio è che diventi autosostenibile”

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La Villa Reale di Monza e il flop della partnership pubblico-privato

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Da Cortina a Polignano l’abbuffata estiva di festival “culturali”

di Chiara D'Ippolito
Tanti volti noti, qualche polemica poltica e poca qualità. L'estate è costellata da centinaia di festival del libro. Dove prevale più l'autocompiacimento degli amministratori locali che la ricerca di una proposta culturale capace di diventare attrattiva anche in termini turistici. Con le dovute eccezioni
Analisi & Commenti

Guerzoni: “Gli eventi si moltiplicano, ma c’è poca ricerca. E non spostano pubblico da fuori”

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Rovellini (Versiliana): “Per lasciare il segno serve strutturarsi”

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Interrogare il turismo con la cultura. Taobuk e la sua visione a lungo termine

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