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Difesa, la linea della Nato: “Spesa militare al 3,5% del Pil”. L’Italia in ritardo punta al 2035

Il segretario Rutte auspica “investimenti extra” e detta la formula per il 5% del Pil: 3,5% in spese militari più 1,5% in spese collaterali. L’Italia, però, rimane indietro: per Crosetto l’innalzamento della spesa si conseguirà solo nel 2035, mentre Tajani critica gli Usa: “Incoerente imporre dazi e chiedere più spesa”. Il 24 e 25 giugno vertice Nato a L’Aia