Fumata nera dal tavolo Yoox-sindacati sulle misure alternative per i 211 esuberi annunciati in Italia, tra Bologna e Milano. L’azienda ribadisce che la riorganizzazione è essenziale per garantire la competitività futura. Intanto i lavoratori proseguono con scioperi e presidi, mentre i tavoli istituzionali con Regione e Mimit rimarranno l’unica sede di confronto
L’export italiano cresce dell’1,2% su giugno e del 7,3% annuo, ma senza le commesse eccezionali della cantieristica navale il rialzo si riduce a +0,8% e +6,1%. Bene farmaceutica e altri trasporti, arretrano auto e apparecchi elettrici. Boom oltreoceano (+24%), influenzato dai dazi attesi per agosto. Ma negli Usa l'agroalimentare perde 600 mln rispetto ai primi sette mesi del '24
Per Dionysis Alevras, il Global IT Security Manager di uno dei principali player globali delle materie prime plastiche, la minaccia più grande non sono IA o supercomputer, ma le persone. E al centro della strategia di difesa schiera cultura della prudenza e formazione. Come si armonizza una difesa digitale multinazionale? “Puntando su semplicità, inclusività e standardizzazione”
L’imminente avvento delle quantum technologies minaccia la tenuta della crittografia classica. Ma l’Italia c'è e negli ultimi tre anni ha stanziato (grazie al Pnrr) oltre 140 mln. Ora, in seno al progetto EuroQci, prepara una dorsale per la sicurezza delle comunicazioni. Il coordinatore Calonico: “Sinergia tra pubblico e privato che punta a creare una filiera”
Gli investimenti italiani in cybersicurezza sono cresciuti dai 976 mln del 2016 a 2,48 mld nel ‘24, ma la spesa resta inferiore a quella di Francia, Germania e Regno Unito. Eppure, il Paese subisce il 10% degli attacchi globali. Faggioli, presidente dell’Associazione italiana per la sicurezza informatica: “Le Pmi? Più vulnerabili perché possono investire di meno”
Dal Gdpr alla Nis 2, la stratificazione normativa sulla cybersicurezza deve tenere il passo della tecnologia. Ma l’Avvocato Riccardo Borsari - che a breve uscirà con un libro dedicato ai rischi delle imprese - avverte: “Il vero nodo per le aziende resta culturale, non ci si rende conto dei rischi”. E in un contesto in cui “il danno di solito è molto più grave della sanzione”, la chiave è puntare sulla prevenzione
L’Italia è uno dei Paesi più colpiti, con sanità e manifattura tra i settori maggiormente esposti. L’IA gioca un doppio ruolo, come strumento di attacco e difesa, ma la vera rivoluzione arriverà con il quantum computing: “Tra dieci anni si potranno decifrare dati rubati oggi, ma ancora protetti dagli algoritmi”. Gli esperti: “Prepararsi ora”
Barbara Minacori è una giovane danzatrice palermitana che da anni vive e lavora all’estero. Oggi fa parte del corpo di ballo del Teatro di Osnabrück, in Germania, e non ha dubbi: “All’estero il ballerino è una figura più valorizzata, sia dal punto di vista professionale che culturale. E la danza contemporanea trova il suo spazio”
La denuncia del ballerino e attivista: “Da più di un anno il Ministero non ci risponde”. Ma mentre le Fondazioni diventano “Grandi teatri d’opera” senza menzionare il balletto, “non sarà una nuova compagnia privata ed esterna a sciogliere i nodi occupazionali”. E sul corpo di ballo (sempre privato) di Bolle, avverte: “Un pericoloso precedente”
Secondo una bozza trapelata a luglio il Ministero punterebbe a finanziare per tre anni una compagnia nazionale privata e itinerante invece di rafforzare i pochi corpi di ballo stabili rimasti nelle Fondazioni lirico-sinfoniche. Pensata per ridurre la precarietà, secondo alcuni rischia invece peggiorarla
Per Filagna (Fials-Cisal) dietro la bozza di luglio si cela “una mancanza di formazione e Cultura. Ma con il Ministero il dialogo resta aperto”. Bernabini, giornalista, denuncia invece l’isolamento delle Fondazioni: “Co-produzioni? Solo con l’estero”. E se oggi persino le étoile devono sbarcare su TikTok per acquisire notorietà è anche a causa di un certo immobilismo passato
Per l’ad nuovi modelli e partnership tra marchi sosterranno i volumi dal quarto trimestre. Sui dazi Usa: “Capiamo l’obiettivo, con Trump dialogo costruttivo”. Avanza la partnership con Leapmotor, ma a Cassino la produzione si ferma di nuovo. I limiti Ue? “Insostenibili. Puntare su incentivi per mini car e sostituzione dei veicoli obsoleti”
La Lombardia chiude il semestre a +2,8% spinta da chimica e alimentare. Veneto ed Emilia Romagna arrivano a giugno ‘25 in frenata (-1,3% e -1,4%). A penalizzarle: tessile e meccanica. Friuli e Trentino, invece, crescono grazie a cantieri navali e agricoltura. Nel semestre, +2,1% a livello nazionale
Dopo mesi altalenanti, luglio conferma l’andamento positivo di giugno: +0,4% sul mese, +0,9% sul ‘24. Cresce in modo diffuso la manifattura, ma crolla l’energia (-7,8%). Tuttavia, secondo il rapporto Cnel, la produttività è ferma dal 2019 frenata da micro-imprese, lavoratori poco qualificati e pochi investimenti sul digitale. E i beni alimentari costano il 30% in più
L’ex numero uno di Renault prende le redini del colosso francese del lusso - che vanta marchi come Gucci, Ysl e Bottega Veneta - e annuncia un piano fatto di razionalizzazione, riposizionamento strategico e scelte drastiche per invertire la rotta. Nel primo semestre ‘25, Kering ha visto gli utili dimezzarsi a 474 mln, con ricavi a -16%. Pinault: “Stratega, capisce i marchi”
Per il gruppo dell’agroalimentare ricavi a 1,31 mld (-3,7%), ma margini in forte crescita: Ebitda a 104,6 mln (+16,5%) e utile netto a 22,2 mln, contro la perdita di 1,3 mln del primo semestre ‘24. La controllata Centrale del Latte cresce nei ricavi (171,8 mln), ma arretra su Ebitda e utile (4,6 mln, -3,3%) a causa di costi in aumento. Mastrolia: "Obiettivo per Newprinces: 10 mld di ricavi entro il 2030"
L’azienda bresciana della climatizzazione torna al 100% alle famiglie Saccone e Dalla Bona dopo il riacquisto del 30% da Alto Partners. In sei anni l’azienda ha quasi raddoppiato i ricavi a 113 mln, aperto una sede in Texas e acquisito un distributore in Australia e Nuova Zelanda. Obiettivo per il 2025? Superare i 120 mln di fatturato
Il settore dei data server supererà i 200 mld di valore entro il 2030, creando 150mila posti di lavoro. E a beneficiare indirettamente di questo exploit non è solo il comparto tech, ma un complesso mosaico di realtà che operano in diversi ambiti: dai sistemi di raffreddamento al cablaggio, fino alla produzione di rack, gli armadi che ospitano i server
Emmanuel Becker, Ceo di Mediterra Datacenter ed ex presidente dell'Italian Datacenter Association: “Spesso i data center consumano meno di quanto dichiarato all’inizio”. La concentrazione in Lombardia? “Bisogna creare strutture regionali, distribuite sul territorio nazionale”. E con costi dell’energia più bassi “potremmo diventare un digital hub continentale”
Il Paese vive un boom delle “fabbriche di dati”: 200 gli impianti attivi (un terzo a Milano) e oltre 340 le richieste autorizzative pervenute a Terna nel ‘25 per allacciare nuove infrastrutture. Ma per dare pieno sviluppo a una filiera che potrebbe valere fino all’8% del Pil nel 2030 serve sciogliere i nodi del fabbisogno energetico e del riordino normativo
Il business dei data center dedicati al Gpu computing per l’addestramento dei modelli cresce esponenzialmente in tutto il mondo, mentre nel nostro Paese resta limitato. In Europa la domanda di servizi è trainata dal settore farmaceutico e dalla drug discovery. Baldassarra, Ceo di Seeweb: “Atteggiamento attendista. Il nostro mercato inerziale rispetto all’innovazione”
Dopo la fase espansiva del biennio ‘18-’20 e l’exploit del periodo Covid, nel primo trimestre ‘25 gli utenti dei canali a pagamento Vod (video on demand) calano del 2%. Amazon Prime è l’unica a crescere, mentre accelerano le piattaforme gratuite (+3,4%). Le sale? Ancora sotto i livelli pre-Covid, ma fino ad ora il '25 va meglio del '24
A tre mesi dai decreti correttivi del tax credit, il cinema italiano ingrana la marcia. Arrivano nuove grandi produzioni internazionali, mentre i piccoli operatori denunciano vecchie difficoltà. Resta da risolvere la questione dei criteri minimi di distribuzione, ma le produzioni ripartono. Azzollini (Confartigianato Cinema e Audiovisivo): “I primi dati arriveranno a fine anno. Ma intanto quasi tutti gli attori sono occupati”
Gabriele Niola, critico e autore del podcast Dicono che è bello, sostiene che anche una piccola realtà può riportare il pubblico in sala: basta saper comunicare bene, creare attesa e uscire dagli schemi. Gli esempi di successo non mancano, con il Cinema sotto le stelle della Cineteca di Bologna che quest’estate ha registrato 230 mila spettatori in 56 serate
Il direttore della Film Commission piemontese ha fiducia nella forza dell'industria. E dopo aver portato Fast & Furious 10 a Torino, non gira le spalle alle grandi produzioni estere: “Gli stranieri scelgono l’Italia per la qualità, non solo per gli incentivi. Ora serve ragionare sulla distribuzione”
Dopo i correttivi sul tax credit, la macchina del cinema italiano sembra essere ripartita. Il nuovo numero di Cult si muove tra Venezia e Cinecittà, sondando - grazie agli interventi del presidente di Confartigianato Cinema e Audiovisivo Azzollini, al direttore della Film Commission Torino Manera e al podcaster Niola - le avvisaglie di un settore in accelerata
La firma dell’abbigliamento maschile di lusso chiude il primo semestre ‘25 con ricavi a -3% (928 mln), ma utili netti su del 53% a 48 mln grazie a efficientamento operativo e vendite dirette in aumento (+6%). Bene il marchio Zegna, mentre i ricavi di Thom Browne arretrano del 22,4% e Tom Ford Fashion amplia le perdite (19,4 mln). Crescita nelle Americhe, ma la Cina frena (-16%)
Con la scomparsa del fondatore si apre la questione dell’eredità. Ma il futuro del suo “impero indipendente” e del patrimonio da 13 mld è già stato pianificato da tempo e guarda a famiglia, Fondazione e manager storici. L’obiettivo? Garantire la continuità di stile, autonomia e stabilità finanziaria per affrontare una crisi del lusso che sembra non voler battere in ritirata
Pittore, regista, medico: avrebbe potuto essere molte cose, ma alla fine re Giorgio è stato lo Stilista con la S maiuscola. Dalle vetrine di una Milano anni ’60 all’impero da 2,3 mld l’anno costruito rigorosamente da solo, ha fatto del lavoro la sua religione, fino alla fine. Mattarella: “Simbolo del genio italiano”. Lutto cittadino a Milano e Piacenza
L’azienda modenese delle costruzioni fa shopping in Medio Oriente e acquisisce la società di Dubai che nel Golfo commercializza additivi per la macinazione di cemento e calcestruzzo. L’ad Zini: “Dopo una prima fase operativa tramite la filiale commerciale Kerakoll Gulf, ora siamo pronti a scalare la nostra presenza nella regione”
Bonfiglioli apre la nuova edizione di Farete denunciando un’Europa fragile, schiacciata tra superpotenze “come una maionese che esce fuori dal panino”, e sottolinea la necessità di modernizzare l’industria. Orsini affonda su energia accessibile, investimenti e produttività: “Serve un piano da 8 mld. Per i salari un taglio Irpef all’anno non basta”
La gioielleria italiana si affaccia a Vicenzaoro con un fatturato ‘24 a +5% (Vicenza +8%), ma il ‘25 è già zavorrato da incertezza geopolitica, rally dei prezzi di oro e argento e dazi concordati al 15%. Dopo il boom del ‘24 (+41%), nei primi 5 mesi l’export frena del 15,2%. Crollano Turchia e Usa (-42% e -19%), mentre brilla il Far East (Cina a +20%)
Il gruppo emiliano e il player romagnolo uniscono le forze per consolidare la presenza della ceramica italiana oltreoceano. Lo stabilimento Del Conca di Loudon - attivo dal 2014 in Tennessee - diventerà un hub creativo e produttivo condiviso, dove Italcer potrà sviluppare collezioni esclusive per il mercato nordamericano
Il tasso di occupazione sale al 62,8% (+0,1 punti su giugno, +13mila unità), ma la crescita resta disomogenea: brillano uomini (+0,4%) e giovanissimi (+1,7% tra i 15-24 anni), mentre donne e 25-34enni arretrano. Sull’anno (+0,9%, +218mila unità) spiccano gli over 50 (+4,2%). Disoccupazione giù al 6% (dato minimo da giugno 2007), ma salgono gli inattivi
L’azienda veronese dell’Amarone chiude il primo semestre ‘25 con ricavi a 29,3 mln (-2,9% sul ‘24), Ebitda in crescita a 3,9 mln e utile netto quadruplicato. Il mercato italiano arretra (-11%), mentre i top wines salgono al 26% dei ricavi. Ordini in accelerazione nel terzo trimestre “per dinamiche logistiche”
La holding trentina dell’energia registra ricavi per 1,1 mld(+4,3%) spinto dal prezzo delle commodities. Crolla l’ebitda a 254 mln (-27,4%) per effetto dell’idroelettrico, che torna a valori medi dopo le piogge record del ‘24. L'indebitamento finanziario segna 595 mln in seguito a nuovi investimenti su fotovoltaico ed eolico
Il gruppo cesenate dell’ingegneria del sottosuolo chiude il primo semestre ‘25 con ricavi a 312,2 mln (+19%) ed Ebitda ricorrente a 44,3 mln (+65%). Sale il risultato netto da 0,6 mln a 6,1 mln. La divisione Trevi cresce del 26% con nuovi cantieri in Europa, Medio Oriente e Italia (spinta dal Pnrr). Confermate le stime ‘25
Il marchio di Fidenza chiude il primo semestre ‘25 con un Ebitda di 6,9 mln, ribaltando il rosso di -7,8 mln dello stesso periodo ‘24. Fatturato a -6% (116,8 mln), ma è frutto di scelte strategiche. E dopo la crisi (che aveva portato all’attivazione della composizione negoziata), riduce il debito di 20 mln. Il presidente Negra: “Abbiamo ricostruito le fondamenta”
Prorogato l'incarico del presidente Besseghini e dei quattro membri dell'Authority che decide sugli investimenti delle aziende del settore e regola il mercato. Appelli degli addetti ai lavori per la nomina di esperti, evitando indicazioni per uomini di partito
Nel primo semestre ’25, il gruppo degli articoli da disegno registra ricavi in calo del 5,6% a 314,5 mln, penalizzato dai tagli alla spesa scolastica in Usa e Uk. Tiene il margine Ebitda (20,8%), ma l’utile netto scende del 29,6% (22,5 mln), complice un impatto valutario negativo che pesa per 7 mln. Migliora la Pfn, ma il titolo cede il 4,24%
A giugno la produzione cresce dello 0,2%, ma resta debole rispetto ai dati di Francia (+3,8%) e Spagna (+2,3%), con un -0,9% su base annua. Nel trimestre cresce solo dello 0,1%, mentre tra gennaio e giugno scende dell’1,1% rispetto ai primi sei mesi del '24. Bene l’energia (+7,3%), ma continuano a calare beni di consumo (–3% annuo) e manifattura (-1,7% annuo)
Dal 1990 l’azienda vicentina produce arredo outdoor di design. Realtà familiare, innovativa e sostenibile, tra ‘17 e ‘23 ha visto i ricavi passare da 45,4 al picco di 86 mln, con una marginalità che nel ‘24 ha toccato il 28,8%. Con quasi il 90% della produzione internalizzato, risponde ai copiatori seriali del Far East puntando su velocità e creatività
Il Mase approva il Conto Termico 3.0, ora accessibile anche a privati non residenziali ed enti del terzo settore. Agli interventi incentivabili si aggiungono fotovoltaico con accumulo e colonnine elettriche. Previsti 900 mln annui, con incentivi medi del 65% (fino al 100% per edifici pubblici in piccoli comuni)
Dopo anni in perdita, l’azienda bergamasca conferma la ripresa iniziata nel ‘24 con ricavi semestrali a 128,7 mln (+4,8%), Ebitda adjusted in crescita del 35% a 21,6 mln e utile netto adj raddoppiato a 9,7 mln. Stabile la divisione nutraceutica, mentre cresce il Pharma e corre la cosmetica: +15,7% (a fine ‘24 calava del 18%). Premia la Borsa: +4,86%
Il gruppo bergamasco specializzato in carte decorative per arredamento e flooring - ma attivo anche nella produzione di energia da biomasse - continua a crescere: nel semestre, ricavi a +6% (marginalità del 10,2%), Ebitda su del 34% e utile netto più che raddoppiato a 2,8 mln. E dopo l’acquisizione, nel ‘24, della cinese Changzhou Ndt, continua a guardare oltre i confini
Il gruppo riminese della distribuzione alimentare chiude il primo semestre ‘25 con ricavi stabili a 994,8 mln (+0,7%), ma Ebitda in calo a 47,6 mln (-14%) e utile giù a 12,6 mln. Va meglio il secondo trimestre, con ricavi a +2,8% e utile stabile. Sulla marginalità pesa l’avvio della nuova piattaforma logistica in provincia di Roma
La holding De Benedetti - che controlla Kos e Sogefi - chiude il primo semestre con ricavi in leggera contrazione a 912,2 mln. Crolla l’utile (-87,35% a 14,45 mln), ma è a causa di poste straordinarie che, lo scorso anno, avevano contribuito per 94,5 mln. Cresce la redditività operativa (marginalità al 15,5%), ma il mercato punisce: titolo a -7,4%
Il produttore italo americano di macchine agricole e per l’edilizia - con stabilimenti anche a Modena e Cesena - chiude il secondo trimestre ‘25 con ricavi a 4,7 mld (-14%) e l’utile crollato a 217 mln (404 mln nel ‘24). Soffre il core business agricolo (-17%), ma i tagli ai costi attutiscono il calo della domanda: confermata la guidance
Giorgio Armani e G.A. Operations dovranno corrispondere 3,5 mln per pratica commerciale ingannevole. Secondo l’Antitrust, avrebbero promosso - come leva di marketing - una sostenibilità della filiera “non veritiera”, mentre la produzione si svolgeva in subappalto, tra nero e condizioni insalubri. Armani: “Amarezza e stupore, ricorreremo al Tar”
Lo storico marchio del beverage chiude il primo semestre ’25 con vendite a 1,53 mld (+0,3%, +3,5% nel secondo trimestre), utile in calo del 6% a 206 mln e margine lordo in crescita a 934 mln (+2,6%). Dazi Usa? Impatto stimato sull’Ebit tra 4 e 45 mln, ma possibili contromisure pronte. Confermata la guidance
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