L’industria di trasformazione traina il settore, che però dipende troppo dalle importazioni di materia prima. E mentre la logistica - carente su ferro e rotaia - fa lievitare i costi, i margini si assottigliano lungo l’intera filiera. Vacondio, Ad di Molini Industriali Modena ed ex presidente di Federalimentare: «Oggi la sfida è coniugare competitività e sostenibilità»
L’agroalimentare italiano accelera sulla digitalizzazione con IA, droni e sensori «per misurare e prevenire», ma la transizione resta lenta. Per l’ad di Orobix, azienda bergamasca che offre servizi digitali a molte aziende del settore, «le tecnologie sono pronte e più accessibili rispetto al passato, ma vanno implementate con consapevolezza. Anche perché ne beneficiano tutti gli ‘stakeholder’»
Cambiamento climatico, prezzi delle materie prime e richieste del mercato riscrivono le regole anche per l’agroalimentare Made in Italy. Mutti: «La qualità resta il nostro tratto distintivo, ma serve una governance di filiera che integri sostenibilità, innovazione e competitività». E intanto prodotti e territori si reinventano: dal Chianti rosé all’avocado hi-tech in Sicilia
Una trasformazione che spingerà le imprese a riprogettare materiali, design e filiere in chiave circolare. L’Italia, leader Ue con 162,2 kg di rifiuti riciclati per abitante, dovrà fare i conti con costi di adeguamento, logistica inversa e scarsità di materie seconde. Ma il settore delle macchine da imballaggio, che nel Paese vale 10 miliardi, potrebbe sfruttare questa stagione di cambiamento per consolidare la leadership europea
Dal Covid in poi molti tecnici, fonici e operatori del live hanno cambiato rotta, ma chi resta oggi punta su un futuro più sostenibile a 360 gradi. Come descrive il tecnico del suono Marsili, oggi i professionisti della musica cercano un equilibrio tra palco, lavoro e rispetto per il pianeta
I racconti degli artisti Alberto Bianco e Lodovico Rossi (Riverso) fotografano un settore molto diverso da quello di dieci anni fa: meno club, meno date e più rischio economico per chi vive di musica. «La crescita dei live riguarda una piccola élite», mentre scompaiono le agenzie di booking e nascono microformat per far sopravvivere la scena che parte dal basso
I dati Siae parlano di 39 mila eventi (+6,3% sul ‘23), 24 milioni di spettatori, 4,5 miliardi d’indotto. Ma il boom post-Covid ha portato con sé tante sfide: prezzi dei biglietti in aumento, concentrazione geografica degli eventi e difficoltà per i live di fascia media. Bianco, turnista per Fabi e autore per Giorgia: «Club e teatri storici stanno chiudendo: la spinta è tutta sui grandi palchi»
Per il presidente di Assomusica, nel post-Covid «la musica dal vivo è diventata quasi una necessità per le persone». Ma mentre oggi il settore si trova a fare i conti con costi in crescita e un sovraffollamento di grandi eventi concentrati nelle città, «ancora manca una legge che tuteli i lavoratori dai periodi di inattività». E non esistono solo stadi e palazzetti: «Dobbiamo puntare sul patrimonio, dall’Arena di Verona al Parco Archeologico di Pompei»
Nel ‘25 il settore si aspetta un nuovo rallentamento produttivo dell’1,5%, tra dazi americani, caro energia e dumping cinese. Buzzella, presidente di Federchimica, avverte: «La quota di import sul mercato italiano è passata dal 6 al 17% in appena quattro anni». Sull’energia: «Rischio desertificazione: agire ora». E Pichetto Fratin promette il decreto per la prossima settimana
Un anno dopo Trump, l’Europa è stretta tra Usa e Cina. La debolezza politica e industriale minaccia il futuro manifatturiero, mentre il rischio di un'Europa a sola trazione tedesca è sempre più vicino. Al Festival Città Impresa di Bergamo si cerca una strategia comune per reindustrializzare e rafforzare l’Ue
Dal capitalismo familiare alle startup ibride, dai marchi attivisti al ritorno alle radici: la ‘doppia’ cinquina 2025 del Premio Letteratura d’Impresa fotografa un Paese e l’evoluzione del senso del fare impresa. L’8 novembre a Bergamo - durante il Festival Città Impresa - una giuria di 200 lettori decreterà i vincitori
Joaquin Garcia, Head of Design di Italdesign dal 2023, racconta come l’azienda fondata da Giorgetto Giugiaro riesca ancora oggi ad essere competitiva: «Collaboriamo con tutti, dai top del mondo ai nuovi player. Ma Torino rimane l’ecosistema che alimenta il nostro lavoro»
Tra ricerca estetica e innovazione tecnologica, l’azienda trevigiana Antrax - specializzata in radiatori e termoarredi - ha fatto della crisi del gas un impulso per crescere. L’ad Crosetta: «Ci ha stimolato a progettare nuovi prodotti e adattare quelli esistenti per soddisfare nuove esigenze. Per consumare meno energia, bisogna lavorare sull’efficienza»
Un settore difficile da quantificare. Tra arte, ingegneria e industria, per il report Design Economy di Symbola dovrebbe valere oltre 6 miliardi. E mentre sostenibilità e digitalizzazione cambiano le regole del gioco e crescono le necessità di settori 'nuovi' come l'healthcare, storiche eccellenze e piccole realtà fanno i conti con la vera sfida: proteggere ciò che ci rende unici
Marco Bettiol, docente all’Università di Padova, da oltre vent’anni studia l’evoluzione del settore delle calzature tecniche nel distretto di Montebelluna, dove nel 1986 nacquero le celebri Air Jordan 2. «Dagli anni ’90 a oggi sono cambiate molte cose: clima, tecnologia, competitor e consumi. Ma non il know-how italiano»
Per l’ad dell’omonimo colosso degli impianti siderurgici, «Trump l’ha dimostrato: il mondo non è più quello del 2020». E mentre anche la Cina inizia a fare i conti con la crescita di India e sud-est asiatico, l’Europa deve imparare a proteggersi senza isolarsi. Perché per un continente in calo demografico alzare muri sarebbe una rovina
Nel 2023 l’Italia ha prodotto 21,1 milioni di tonnellate di acciaio, perlopiù con forni elettrici (85,8%). E al di là di costi energetici talmente alti da intaccare la competitività, emergono opportunità concrete: aumentare l’efficienza, migliorare il riciclo e conquistare mercati strategici. Danieli: «Il premio per l'acciaio green forse non arriverà mai. Ma produrre verde sarà un requisito per vendere»
La siderurgia italiana mostra timidi segnali di ripresa nel ‘25 (produzione a +3,2% tra gennaio e settembre rispetto al -5,6% dello stesso periodo ‘24), ma resta fragile. Pesano costi energetici doppi rispetto ai competitor europei, export della materia prima in crescita, concorrenza extra-Ue e incertezza. Marcegaglia: «Difendere chi investe in un’ottica di autonomia strategica»
Il presidente di Feralpi e Confindustria Lombardia analizza lo stato del comparto siderurgico europeo che «ha perso 30 milioni di tonnellate in dieci anni». E chiede misure rapide e strutturali per «fermare l’export extra Ue di rottame ferroso, cruciale per le nostre produzioni» e per rafforzare la competitività e l’autonomia strategica europea
Oggi, scuole e accademie italiane devono sfornare talenti in grado di adattarsi a un mercato dove la spinta espansiva – perlomeno a livello produttivo – vacilla. La chiave? Diversificare, spaziando dall’animazione ai videogiochi. All’estero, intanto, autori come Marco B. Bucci possono approfittare di normative più favorevoli: «Negli Usa un autore incassa anche il 50% dei diritti, in Italia al massimo il 12%»
Il ladro dei fumetti, precursore della crossmedialità, è (anche) sul grande schermo da quasi 60 anni. Ma persino per la sua casa editrice oggi è fondamentale imparare a parlare a nuovi lettori. «Il fumetto, come passatempo, ha perso fascino. Ma questo non significa che sia spacciato»
Con oltre 24 mila visitatori nel ‘24, combatte lo stigma di una ‘nona arte’ effimera, affiancandole concerti, esibizioni ed eventi. Il presidente Dabbà: «Il fumetto ci circonda, è nei post social e nelle istruzioni per montare i mobili. Il suo futuro? Passerà per formazione, valorizzazione della tradizione e creatività italiana»
Dal 2019 il settore è cresciuto del 213%. Ma tra '23 e '24 le vendite hanno iniziato a rallentare. Mentre le edicole spariscono, il digitale si afferma come canale distributivo essenziale e i colossi globali investono sempre più sul talento italiano. La sfida più grande? Per Marco B. Bucci: «Catturare l’interesse della Gen Z, diversificando le modalità con cui il fumetto prende vita»
L’ad Schiavone non ha dubbi: «Sarà un trampolino per confrontarci con colleghi di tutto il mondo». Perché mentre canali distributivi, tempi e qualità dei prodotti cambiano - con edizioni più curate e prezzi in crescita -, l’Italia del fumetto si adatta. Ma i rischi di sovrapproduzione e speculazione sul collezionismo sono dietro l’angolo
Muta il pubblico, si trasformano i canali distributivi e anche il principale editore italiano ripensa le proprie strategie, investendo su digitale e nuovi medium (film, serie tv e altre produzioni) per espandere l’universo delle proprie storie. E se nelle poche edicole rimaste funziona ‘solo’ ciò che il cliente conosce, le librerie diventano il terreno dove osare e innovare
I tre studiosi, affiliati rispettivamente a Northwestern, Collège de France e Brown University, sono stati premiati per aver dimostrato come il progresso tecnologico e la «distruzione creativa» costituiscano i pilastri di una crescita sostenuta e sostenibile, evidenziando il confine tra società dinamiche e società destinate alla stagnazione
Da Casa Marcegaglia, le Top Italian Companies lanciano un messaggio chiaro a Bruxelles: «Meno ideologia, più competitività». Dall’acciaio alla chimica, dall’agroalimentare alla logistica, la richiesta è chiara: regole più snelle, decisioni più rapide e confronto su energia, sostenibilità e internazionalizzazione
Il presidente del gruppo educativo dell'Associazione Italiana Editori chiede alla politica di riflettere sul calo demografico e di andare ad agire sui sussidi alle famiglie e sui tetti dei prezzi: «Abbiamo proposto di introdurre la detrazione fiscale anche per i libri scolastici”. E sul digitale ricorda: «Oggi il 96% dei prodotti è ibrido. Ma gli e-book non sostituiscono la carta (e non è vero che sono meno costosi)»
Furi, promotore di libri scolastici e presidente dell’associazione di categoria, critica i vincoli imposti dal Ministero, che «ignorano i rincari di energia e materia prima». E se operazioni come quella di Feltrinelli e Treccani possono stimolare la concorrenza, forse servirebbe un cambiamento nella percezione delle famiglie: «I libri sono una spesa, ma anche un investimento sul futuro»
Il mercato dei libri scolastici in Italia vale 794 milioni di euro l’anno ed è dominato da pochi grandi gruppi. Ora anche colossi come Feltrinelli e Treccani si alleano per entrare nel settore, mentre l’intera filiera affronta costi energetici in aumento. Fontanari (Grafica Veneta) avverte: «Stiamo assistendo a una continua erosione dei nostri potenziali clienti»
Il 15 ottobre Annalisa Ambrosio inaugurerà a Torino il corso di Editoria Scolastica. E con ‘La seconda luna’ - antologia Zanichelli ideata da Alessandro Baricco - ha dimostrato che un altro modo di fare i libri di testo è possibile. Perché unire narrazione e design può aiutare a restituire il piacere della lettura, anche sui banchi di scuola
Nel nuovo numero di sabato 11 ottobre, un viaggio nel mondo dei libri di testo, tra nuove partnership, prezzi energetici in salita e calo demografico. Con le voci di: Riva (Aie), Furi (Anarpe), Fontanari (Grafica Veneta) e Ambrosio (Scuola Holden)
Nel giovedì della due-giorni mantovana a Casa Marcegaglia, le Top Italian Companies mostrano che si può crescere nonostante crisi, guerre e nuovi equilibri globali. Tra opportunità inedite e sfide europee, diversificazione dei mercati e solidità dei valori restano la chiave della stabilità. Cosulich: «Viviamo in un mare in tempesta, ma non si può smettere di navigare»
Il presidente della multinazionale parmense specializzata in automazione dei servizi è ora azionista unico. Forte di un piano industriale che punta a 200 milioni di ricavi (rispetto agli attuali 150), il gruppo si prepara a inaugurare un nuovo quartier generale ecosostenibile a Castelguelfo di Parma
Dopo colossi come Armani e Dior, come Valentino e Alviero Martini, anche la maison marchigiana entra nel mirino della Procura di Milano. I magistrati hanno chiesto l'amministrazione giudiziaria per presunto sfruttamento in due laboratori cinesi della filiera: «Condizioni di lavoro ottocentesche». L’azienda nega: «Controlliamo i fornitori»
Nonostante le vendite in crescita a settembre, da gennaio le unità uscite dagli stabilimenti italiani sono state solo 151 mila e l’anno si potrebbe chiudere con meno di 200 mila vetture all'attivo. Da Termoli a Mirafiori la metà dei lavoratori è interessata da ammortizzatori sociali, ma le nuove produzioni arriveranno solo nel ‘26. Previsto per il 20 ottobre a Torino l’incontro tra l’ad Filosa e i sindacati
All’assemblea di Unindustria il presidente invoca una manovra che punti a dare slancio a competitività e crescita. E sostiene che si può «volare alto», ma servono investimenti e una «volontà politica» vera. Meloni? «Vicina alle imprese, ora lo dimostri coi fatti». Appuntamento a lunedì per l’incontro a Palazzo Chigi
Dopo meno di un mese da premier, Sébastien Lecornu si dimette: «Impossibile proseguire». Macron resta (di nuovo) senza esecutivo e deve decidere se nominare un nuovo primo ministro, andare alle urne o fare anche lui un passo indietro. Entro mercoledì sera gli ultimi negoziati. Lo staff del presidente: «Se non avrà successo, Macron si prenderà le proprie responsabilità»
Con il calo delle vendite negli Usa (-19,6%), la Cina riversa l’eccesso di produzione in Europa, dove i colossi dell’e-commerce come Shein e Temu sfruttano la lentezza dell’Ue nel adottare regole precise. Intanto l’export europeo perde terreno in Cina (-20%) a causa del calo dei prezzi dell’abbigliamento e di uno yuan debole rispetto all’euro
In Dirtbag Billionaire, David Gelles racconta Yvon Chouinard, il fondatore di Patagonia: dal clean climbing alla moda outdoor, fino alla cessione a un trust per l’ambiente di un gruppo da 6 miliardi di dollari. Un modello che vuole rifondare l’idea del fare impresa, ma che sconta inevitabili contraddizioni
Per il presidente della Fondazione Capitale & Lavoro (in uscita il 14 ottobre il libro che ne racconta il percorso), l’ingresso di lavoratori nel capitale può dar vita a «un vivaio, una fabbrica d’imprenditorialità» provvidenziale, specie in momenti critici come quello della successione. E anticipa l’intenzione di presentare emendamenti alla legge varata a maggio
Due testamenti studiati nei minimi dettagli per gestire un patrimonio da oltre 11 miliardi e garantire la continuità della maison. La Fondazione controlla le azioni, con diritti di voto divisi tra collaboratori storici e parenti. E per il futuro sono chiare le disposizioni sull’ingresso di gruppi internazionali. Al centro: rispetto dei valori ed equilibrio tra impresa e famiglia
Se tante discoteche chiudono i battenti, ci sono anche quelle che resistono. E cercano modi per reinventarsi, nonostante le difficoltà. Coragli (Tenax): “Il segreto è diversificare: noi abbiamo iniziato portando le sfilate in discoteca”. Ma i costi non sono indifferenti. Muscinelli: “Negli anni ‘80 rifiutai Ray Charles perché costava troppo. E oggi un trapper qualunque chiede 30mila euro per una serata”
Sono oltre 2100 le attività che hanno chiuso dal 2010, tra costi di mantenimento sempre più alti, il calo demografico dei giovani italiani e una pressione fiscale altissima. Ma le difficoltà non sono solo economiche: a cambiare è stato innanzitutto il modo in cui si socializza (e si ascolta la musica). Resistono, tuttavia, le realtà provinciali: «Costi più contenuti»
In 20 anni di carriera, il dj bolognese ha calcato i palchi dei più importanti festival internazionali, come Nameless e Tomorrowland. Sulla crisi del settore è netto: «I ragazzi vengono a vedere gli artisti, ma finita l’esibizione se ne vanno, non rimangono a ballare. E la trap ha vinto sulla dance»
Dal 1999 Matteo Botteghi fa ballare i club italiani: nel suo curriculum tre remix per Jovanotti e un quarto in arrivo. Ma con la crisi del settore, anche il mestiere del disc jockey è cambiato: «Oggi devi essere speaker, producer, vocalist, influencer. E ormai si suona quasi solo nel weekend»
Un viaggio tra successioni, conflitti e strategie innovative. Perché alla “vecchia guardia” delle baruffe familiari, oggi si affiancano modelli basati su pianificazione metodica ed eredità sostenibili. Come quella studiata da Chouinard, fondatore di Patagonia raccontato da Stefano Agnoli nella recensione di Dirtbag Billionaire
Dalle oltre 2.000 chiusure degli ultimi 15 anni a forme innovative di aggregazione musicale. Il nuovo numero percorre le sale dei locali più storici del Paese, riflettendo sull’evoluzione del ruolo del dj in un contesto culturale, demografico e sociale in radicale trasformazione
Secondo quanto previsto dal testamento dello stilista, il gruppo avrebbe avviato colloqui preliminari per arrivare alla cessione di una quota di minoranza (15% entro 18 mesi). Tra i soggetti contattati figurerebbe anche L’Oréal, indicata dallo stilista come potenziale partner di riferimento insieme a Lvmh ed EssilorLuxottica
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