Per la presidente dell’Associazione Ville Venete, “una villa storica si difende meglio quando è viva, non quando resta immobile”. La vera tutela passa da un equilibrio tra identità culturale e sostenibilità economica. Per non farli diventare gioielli vuoti e ingestibili, bisogna fare sistema: “Una rete tra privati e istituzioni, accesso al credito, formazione e una visione imprenditoriale condivisa”
Le dimore storiche italiane sono ovunque: oltre 43.000 immobili vincolati, 34 mln di visitatori ogni anno, 210.000 eventi ospitati solo nel 2023. Ma più di 13 mln di metri quadri restano chiusi, inaccessibili, fuori da ogni strategia (+67% in un solo anno). “A volte manca persino un indirizzo mail a cui scrivere per chiedere una visita”. Così l’Italia conserva, ma non valorizza
La vocazione è segnatamente ittica,
con grande spazio ai crudi ordinabili
non solo in tartare, sashimi e carpaccio o nel plateau, ma anche a singoli pezzi...
Nella recensione dell'Indice che pubblichiamo questa settimana, il focus è sul libro 2Scienza chiara, scienza oscura. Ricerca pura, ricerca militare, Big Tech" di Gianfranco Pacchioni. Un'analisi di come la ricerca scientifica sia profondamente cambiata: dalle tradizionali forme accademiche, militari e industriali, si è passati a un modello dominato da poche Big Tech private, potenti e opache
La Reggia monzese è passata dal sogno di una “Versailles lombarda” al caos gestionale in meno di 10 anni. E oggi, dopo il naufragio della gestione mista pubblico-privato, naviga a vista, tra bilanci in rosso e un contenzioso milionario ancora aperto
L’Agricola Maroni, che alleva i propri animali all’aperto, lasciandoli liberi di cibarsi
delle erbe dei prati (le carni sono tutte grass fed), produce un ottimo
Violino di pecora
Il Castello di Thiene, esempio di architettura gotico-veneziana, è gestito da Francesca di Thiene che affronta le grandi sfide della conservazione, tra costi elevati e responsabilità di tutela. Da centro agricolo è divenuto polo culturale, ma la sostenibilità economica resta difficile. L’obiettivo per il futuro? Renderlo accessibile e autosufficiente, valorizzando il territorio
Per il manager culturale e docente alla Bocconi Guido Guerzoni il proliferare delle kermesse in località turistiche va di pari passo con una programmazione ormai omologata, con gli stessi nomi noti che calcano molti palchi. “E fra festival storici e festival più giovani non c’è molta differenza”. Rari i casi in cui si trova vera curatela. E a spostare persone da fuori sono più gli eventi musicali che i letterari (in cui al massimo i turisti “si imbattono”)
Per la presidente della Fondazione Paola Rovellini, servono visione e continuità. Il festival di Marina di Pietrasanta punta su una macchina organizzativa attiva tutto l’anno, superando la logica dell’evento stagionale. Come si regge il modello? Con un’impostazione manageriale: programmazione coerente, governance stabile, sostenibilità su base triennale. E si prova ad alleggerire anche il bilancio comunale con Art Bonus, sponsor e mecenati
Tanti volti noti, qualche polemica poltica e poca qualità. L'estate è costellata da centinaia di festival del libro. Dove prevale più l'autocompiacimento degli amministratori locali che la ricerca di una proposta culturale capace di diventare attrattiva anche in termini turistici. Con le dovute eccezioni
Locale dai toni rustici, ma estremamente curato e confortevole che, oltre ad alcuni
piatti di cucina, offre una carta delle pizze assai articolata e variegata
Solo in presenza di alleanze robuste e di una direzione curatoriale riconoscibile si può pensare alla cultura come struttura capace di generare senso e reputazione, senza ridursi a cornice. In un contesto ad alta pressione turistica come Taormina, Taobuk rifiuta la logica adattiva dell’intrattenimento perché “il turismo deve confrontarsi con la cultura, non il contrario”
Questa recensione dell'Indice dei libri del mese presenta il libro di Dionigi Albera che, attraverso la storia di Lampedusa, esplora come le isole del Mediterraneo siano diventate sia soglia che confine, teatro di tragedie migratorie e, al tempo stesso, luoghi di incontro culturale e religioso. Lampedusa, “eterotopia”, riflette tensioni e speranze delle società mediterranee, superando rappresentazioni semplicistiche
La cultura attraversa le mura dell’impresa e diventa occasione di crescita (anche) professionale. Obiettivo: trovare nuovi strumenti per leggere la complessità di un mondo che cambia. Così imprese come Carraro, Manini Prefabbricati, Lago e tante altre invitano grandi autori in fabbrica a dialogare con i lavoratori. Gribaudi: “Portiamo la lettura oltre i luoghi ovvi della cultura”. E i direttori del personale si ritrovano a "Libri sotto le stelle"
A definire lo stile del pizzaiolo, Pasquale Pometto, è l’impasto
a lunga lievitazione
che garantisce un prodotto leggero,
di scuola napoletana,
con cornicione poco accentuato
Vecomp, azienda informatica veronese, ha trasformato uno spazio formativo in un teatro di cultura d’impresa. Con il Vecomp Theater e l’Academy, promuove eventi che mettono al centro le persone e le relazioni, puntando sulla contaminazione culturale come leva strategica
In questa recensione dell'Indice dei libri del mese focus sul saggio di Elgas, intellettuale senegalese residente in Francia, dal titolo "I buoni risentimenti". L'autrice analizza il disagio postcoloniale, criticando l’identità africana fondata sul risentimento e il vittimismo. Sottolinea la persistenza della colonialità anche dopo la fine del colonialismo e invita a superare stereotipi e semplificazioni
Oltre cento partecipanti ogni anno, 550 soci attivi, romanzi e saggi al centro. La rassegna estiva di AIDP (Associazione Italiana Direzione Personale) Veneto-Fvg porta la cultura nel mondo delle risorse umane (e non solo). “Non è un evento per specialisti, ma un progetto pensato per chi lavora con le persone e vuole farlo meglio. Anche leggendo”
Per lo scrittore, docente alla Cattolica e studioso di letteratura industriale, verso l’impresa c’è “un’indubbia ostilità da parte della società”. Responsabilità anche degli intellettuali che la raccontano senza conoscerla e con idee preconcette. “Serve un nuovo racconto onesto e scevro di pregiudizi. Ma all’orizzonte ancora non si vede”
Nel 2019 Matera era Capitale Europea della Cultura: 60 mln investiti, 1.500 eventi, una mobilitazione senza precedenti. Nel ‘23 i musei statali lucani hanno registrato il 54% di presenze in meno rispetto al ‘19. A rendere difficile dare seguito, sicuramente anche pandemia e cambio di amministrazioni proprio quando serviva consolidare la legacy. “È mancato un piano”, dicono gli operatori. Orlando (Fondazione Matera-Basilicata 2019) rivendica il cambio di metodo, ma ammette: “Senza politiche stabili, l’eredità resta sulla carta”
L’impasto lievita senza fretta e il risultato, qualsiasi sia il topping,
è una pizza leggera, in stile napoletano, ma senza cornicioni esageratamente accentuati
A Castel Goffredo, piccolo paese del Mantovano, c’è la tradizione del Tortello amaro. Si chiama così
per la presenza nel ripieno dell’erba di San Pietro, nota anche come ‘erba amara’
Nata nel ‘15 come risarcimento post-Matera, la Capitale italiana della cultura è oggi un’occasione per ridefinire identità urbane e posizionamenti simbolici. Da Agrigento a L’Aquila, fino a Pordenone ‘27, le città usano la candidatura per “farsi vedere diversamente”. “Non chiediamo attenzione, ma riconoscimento”, dicono i promotori. E anche chi non vince, intanto, prova a far cambiare lo sguardo su di sé
A contendersi il titolo (che all'Italia toccherà nel 2033) sono anche Viterbo, Norcia, Pesaro-Urbino, Trieste e forse Siracusa. La città della mole mette al centro un occhio scintillante, simbolo di creatività e futuro, ideato da 80 studenti. “Il processo è già progetto”, afferma il direttore Riitano. La sfida è “far mettere le ali a Torino” e renderla città creativa e inclusiva
La recensione dell'Indice questa settimana punta l'attenzione sul libro di Josephine Quinn "Un racconto lungo 4000 anni". Un'opera che smonta il “civilisational thinking”, mostrando come l’idea di una civiltà occidentale pura e privilegiata sia un costrutto recente e ideologico. Attraverso la sua analisi, evidenzia la complessità, la mobilità e l’interconnessione del Mediterraneo antico, criticando narrazioni storiche rigide e identitarie e offrendo una visione ampia e aggiornata della storia
Secondo l'esperto di politiche culturali Sacco, la forza trasformativa di una Capitale Europea della Cultura non si misura tanto durante l’anno dell’evento, ma nel modo in cui un territorio riesce a proseguire il percorso avviato. Rigenerazione urbana, competenze, governance e visione a lungo termine sono gli ingredienti per far sì che il titolo non sia solo un’etichetta: “Non basta avere il patrimonio culturale – sottolinea – oggi vince chi dimostra di saper affrontare sfide complesse”
Un tempo occasioni di business redditizio, oggi le fiere d’arte italiane sono piuttosto momenti di rappresentanza per gallerie e artisti. Addamiano (Dep Art Gallery): “Con le vendite in fiera non pareggiamo i costi. E l’Italia fatica a portare i clienti internazionali che contano”. Maggi e Zanello (Galleria Fumagalli): “Troppa frammentazione per competere con l’estero”. Mentre Fassi (Artissima) rivendica il ruolo culturale e relazionale delle fiere: “Restano un crocevia a livello di connessioni, relazioni strategiche, politiche culturali”
In Italia oltre il 60% delle realtà artistiche private ha scelto la forma giuridica della fondazione. Una scelta strategica: “Serve a dare struttura alla collezione, aumentare la reputazione e valorizzare le opere”, spiega l’economista Alessia Zorloni. È così che il collezionismo familiare si trasforma in asset identitario. E il ritorno, oggi, è anche simbolico: “Un dividendo estetico e culturale che rafforza la legacy nel tempo”
Palazzo Lana Extrême Riserva 2013 è un Franciacorta Pinot Nero 100%, da due vigne (Quindicipiò e Brolo) particolarmente vocate, ad altissima
densità di impianto
Nel 2024 il fatturato delle transazioni è calato del 26% per le case d’aste e del 12% per le gallerie d’arte. In Italia tiene banco il taglio dell’Iva al 5% annunciato dal governo. Zanello (galleria Fumagalli di Milano): “Nell’attesa il mercato era quasi fermo”. Zanini (galleria Centro Steccata di Parma) punta il dito contro le case d’aste: “Potenze economiche che sfruttano il nostro lavoro”. Caterina Fossati (Aste Bolaffi di Torino): “Negli ultimi anni le quotazioni sono schizzate per colpa dei fondi d’investimento, forse stiamo uscendo da una bolla”
La recensione di questa settimana, tratta dall’Indice dei libri del mese di giugno, tratta di “Gorgo Cpr. Tra vite perdute, psicofarmaci e appalti milionari” di Lorenzo Figoni e Luca Rondi: un’inchiesta giornalistica che illumina il sistema opaco e patogeno dei Centri di permanenza per il rimpatrio italiani. Il libro, attraverso documenti e testimonianze, denuncia un sistema in cui la gestione è affidata a privati attraverso appalti milionari e in cui manca un reale controllo pubblico o giudiziario, con la sistematica violazione dei diritti fondamentali
Noto per essere il ristorante etnico più premiato in Italia, il locale di Claudio Liu
rimane una tappa imperdibile per chi cerca un’esperienza fusion di alto livello
Il calo delle compravendite non spaventa Mattia Munari, gallerista padovano attivo dal 2004: “Pausa meno negativa di quel che sembra, le operazioni di successo sono sempre arrivate in tempi di crisi. Il taglio dell’Iva sull’import dai Paesi extra Ue attirerà molti operatori, ma ci saranno anche altri vantaggi per tutta la filiera. L’ostruzionismo verso le case d’asta è anacronistico, ormai ci sono anche loro e l’artista deve trovare il modo di approfittarne”
Mattia Vezzola Grande Annata Rosé 2018: un Metodo Classico
che per metà fermenta e vinifica in barrique, e che sosta poi
in bottiglia, per la seconda fermentazione, cinque anni
È una rarità lo Strachitunt
(in dialetto: stracchino tondo), un formaggio erborinato a due paste naturale, ottenuto, cioè, senza
aggiunta di muffe (penicillum)
Per l’ad dell’azienda toscana, che produce trasduttori per gli altoparlanti impiegati negli eventi live, “nel post Covid la ripresa ha generato un boom che ora rischia di rientrare. I concerti hanno sostituito sagre e feste di partito, ma oggi c’è meno ascolto e più esibizionismo”. Dal 2023 l’azienda è presente anche in Cina e negli Usa, dove però “la manifattura è sparita e non esiste alternativa a ciò che arriva dalla Cina”
La recensione di questa settimana, tratta dall’Indice dei libri del mese di giugno, segnala alcuni contributi che affrontano il ruolo dell’Unione Europea in un contesto globale in rapida trasformazione, tra crisi, sfide geopolitiche e la necessità di autonomia strategica. Tra gli autori citati Antonio Padoa-Schioppa con “Destini incrociati. Europa e crisi globali”, Enrico Letta con “Molto più di un mercato. Viaggio nella nuova Europa” e Antonio Missiroli con “La difesa dell’Europa. Chi garantisce la sicurezza del continente?”
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