La recensione di questa settimana, tratta dall’Indice dei libri del mese di giugno, si occupa del saggio di Adriano Prosperi, “Cambiare la storia. Falsi, apocrifi, complotti”. Lo studioso riflette sull’incerto rapporto tra presente e passato indagando, attraverso quattro esempi illuminanti tra cui la Donazione di Costantino e i Protocolli dei savi anziani di Sion, la difficoltà di distinguere vero e falso, sottolineando il ruolo critico dello storico nel restituire verità, tra manipolazioni, miti e strumentalizzazioni politiche
Anche uno speaker con vent’anni d’aula alle spalle può trovarsi spiazzato. “Pensavo fosse come un congresso, ma è tutta un’altra cosa”, dice il Professor Luca Baiguini. Catturare l’attenzione, reggere il tempo, colpire nel segno: dietro quei dodici minuti c’è un percorso lungo settimane, sempre fianco a fianco con un coach. “Creiamo un ponte tra ciò che ha da dire e chi lo ascolta”, spiega Laura Baro, Team speaker
L’Auditorium Rita Levi Montalcini di Mirandola, epicentro del distretto biomedicale emiliano, ospiterà la quinta edizione dell’evento dedicato a scienza, tecnologia e imprenditorialità. Tra gli speaker il primario Calogero Alfonso, l’imprenditore Giacomo Spazzini e il chimico Gian Luca Falleti. “Essere parte di questa iniziativa significa uscire dagli uffici e incontrare idee e persone che ispirano il cambiamento. Ogni innovazione nasca dal dialogo”, affermano da Tecna, società che progetta soluzioni avanzate per il settore e partner della manifestazione
Trenta minuti sono bastati alla Giuria dei Letterati per definire la rosa finale. Non una corsa contro il tempo, ma idee evidentemente chiare: cinque libri che si tengono lontani dagli “stereotipi” e dalla “tessitura conforme” della narrativa italiana. A guidare l’indirizzo, il giurato Federico Bertoni, che ha parlato di autori “non allineati”, capaci di raccontare il mondo senza avere come obiettivo l’alta digeribilità
Gianluigi Simonetti è critico letterario e docente universitario, da anni impegnato nell’analisi della narrativa contemporanea e dei premi letterari come lo Strega, “il riconoscimento più capace di unire visibilità simbolica e impatto commerciale”. Ancora oggi quello a cui tutti cercano di partecipare: “Sta vivendo una stagione sempre più pop. Chi lo organizza sottolinea la volontà di avvicinare un pubblico vasto ai libri italiani contemporanei, ma lo scopo originario era difendere la qualità dalle pressioni del mercato”
La recensione di questa settimana, tratta dall’Indice dei libri del mese di giugno, si occupa del saggio Il valore degli oggetti Segni, spoglie, scarti nel romanzo dell’Ottocento di Donata Meneghelli. Un contributo che indaga il ruolo degli oggetti nei romanzi ottocenteschi di Balzac, James e Dickens, esplorando come segni, spoglie e scarti riflettano le trasformazioni della modernità industriale e di come la loro materialità sia al centro di una tensione tra presenza e assenza, memoria e perdita
Saviano, Terranova e Ciabatti fuori dalla cinquina, uno scandalo secondo Dagospia. Ma il premio nordestino rivendica la sua vocazione: “Non siamo nati per confermare, ma per scoprire”, ricorda Gribaudi, presidente del comitato di gestione. Intanto anche lo Strega finisce nel mirino. Al premio veneto si rimproverano finalisti “invisibili”, a quello romano scelte troppo prevedibili. Il punto – suggerisce Sinibaldi, giornalista e critico letterario – è non irrigidirsi nei meccanismi, ma restare flessibili”
La recensione di questa settimana, tratta dall’Indice dei libri del mese di maggio, si concentra su Vita, il saggio in cui il biologo Federico Cramer e il filosofo Claudio Villiot intrecciano le loro competenze per esplorare il fenomeno della vita da una doppia prospettiva, scientifica e filosofica. Attraverso sette capitoli tematici, gli autori propongono un dialogo – più parallelo che diretto – che affronta le grandi domande sull’origine, l’evoluzione e la complessità dei viventi, alternando riflessioni su miti, scoperte scientifiche e processi ecologici
Undici finalisti, oltre novecento manoscritti letti da settanta persone, una giuria nuova ogni anno. “Il nostro metodo si fonda sul confronto e sulla pluralità di sguardi”, racconta Chiara D’Ippolito, lettrice e responsabile Ufficio stampa del Premio. “I testi candidati sono sempre più introspettivi, il romanzo politico è quasi scomparso”. In sala, intanto, major e indipendenti puntano gli stessi autori. Ma chi ha più mezzi non sempre ha la meglio: “Spesso l’esordiente sceglie chi può seguirlo più da vicino”
Il romanzo “Le Isole di Norman”, finalista del Premio Calvino 2015, ha dovuto attendere cinque anni prima di trovare un editore. Veronica Galletta, scrittrice livornese di origini siciliane con un passato da ingegnere, spiega che “le vie della pubblicazione sono lunghe e perigliose, bisogna avere pazienza. La letteratura è un mondo come gli altri, bisogna essere chiusi per pensare alle proprie opere ma anche aperti e curiosi verso gli incontri e i libri degli altri”
L’architettura AI sviluppata dall’Università di Padova, oggi usata da 8.500 tra docenti, ricercatori, personale tecnico-amministrativo, specializzandi e professori a contratto, sarà prossimamente aperta anche agli studenti dell’ateneo. “Vogliamo dare a tutti le stesse possibilità tecnologiche”, spiega Dario Da Re, direttore Digital Learning, che ha sviluppato il progetto. “Solo così si può colmare il gap delle digital skill che affligge l'Italia: in Europa siamo al 23esimo posto su 27 Paesi”
Per il fondatore di Wacebo Europe, che nel ‘22 ha fornito oltre 50.000 monitor interattivi alle scuole italiane (il 25% del totale), il tema vero è “l’assenza di una visione educativa”. “Manca la volontà di investire”, la tecnologia viene ancora vista come “un di più” secondo Fanizzi. E i soldi del Pnrr? Spesi (quando lo sono) “senza progettualità”
Il format “La fisica che ci piace” di Vincenzo Schettini, che riprende le sue lezioni in classe con il cellulare, riceve ogni giorno migliaia di visualizzazioni sui social. Gli studenti sono entusiasti a tal punto che chiedono agli insegnanti di seguire il suo stile, mettendo in discussione la loro autorità. Ma su Instagram è lo stesso Schettini a lanciare l’allarme: “I cellulari in mano agli studenti durante le lezioni stanno diventando una droga”
La recensione di questa settimana, tratta dall’Indice dei libri del mese di maggio, presenta il saggio con cui Amitav Ghosh indaga il ruolo dell’oppio nella storia globale, intrecciando vent’anni di ricerche con una narrazione avvincente. Fumo e ceneri, questo il titolo, esplora come il commercio di questa sostanza, tra India, Cina e Impero britannico, abbia plasmato equilibri politici, arricchito élite occidentali e alimentato crisi sociali, fino all’attuale emergenza degli oppiacei
Dietro l’ondata di entusiasmo post-pandemico e gli ingenti finanziamenti del Piano Scuola 4.0 per la digitalizzazione (2,1 mld) si cela una corsa all’acquisto, più che al cambiamento. Il giornalista Luca Tremolada: “Mentre noi europei restiamo bloccati nella discussione sulle regole e sui metodi, il resto del mondo va avanti. L’urgenza è quella di avere dal ministero delle linee guida su come introdurre l’IA in classe. Ma senza formazione dei docenti non si va da nessuna parte”
L’ente comasco nasce lo scorso dicembre e si presenta come un nuovo soggetto attivo nella valorizzazione del patrimonio tessile italiano e nella promozione della cultura della moda. Un esempio autentico di sinergia e collaborazione che vanta partnership con “Città Creativa Unesco” e progetti come l’Archivio Generativo
Per la presidente del Museo Nicolis trovarsi a Villafranca di Verona “è tutto tranne un limite”: “Oggi escursionisti e turisti di prossimità cercano territori fuori dalle rotte convenzionali”. Aperto al pubblico dal 2000, raggiunge i 50 mila visitatori all’anno. Come far quadrare i conti? Serve un approccio imprenditoriale: “Per questo abbiamo un business plan, controlliamo costi fissi e variabili, monitoriamo il break-even”
La recensione di questa settimana, tratto dall’Indice dei libri del mese di maggio, presenta la nuova edizione italiana di Working di Studs Terkel, opera del 1975. Pubblicata ora nel Belpaese da Marietti 1820, è una selezione di 54 interviste per restituire la varietà delle esperienze lavorative americane. Il volume, introdotto da Francesca Coin, esplora il lavoro come fonte di senso ma anche di alienazione, mettendo in luce aspirazioni, frustrazioni e strategie di sopravvivenza dei lavoratori, con una sorprendente attualità
Dal 2013 la Fondazione creata da Isabella Seragnoli ha accolto oltre 7mila studenti, 35 mostre fotografiche e 400 eventi pubblici. Un progetto unico di welfare e restituzione alla città
Dal 2008 la Fondazione Cosso anima il Castello di Miradolo, a Pinerolo (TO), con arte, musica, natura e formazione per i giovani. “In fabbrica ho visto vuoti da colmare: serviva cultura, fiducia e visione”, spiega la fondatrice Maria Luisa Cosso, industriale del settore meccanico. Che si racconta dicendo: “Sono stata allevata dai miei operai”
Nata nel 2024, la società milanese sviluppa modelli “de-generativi” progettati per compiere l’operazione inversa rispetto ai modelli generativi e riconoscere video e immagini artificiali. La percentuale di successo degli algoritmi dell’azienda, che a settembre ha beneficiato di un round seed da 2,2 mln di euro, si avvicina al 95%. Il cofondatore Marco Castaldo: “La tecnologia sovrascrive le legislazioni perché è più veloce. Le leggi hanno la necessità e l'urgenza di adeguarsi al contesto”
L'articolo di questa settimana, tratto dall’Indice dei libri del mese di maggio, ripropone gli interventi di Maurizio Bettini e Arnaldo Marcone sulle nuove Indicazioni ministeriali per l’insegnamento della storia. I due studiosi analizzano criticamente l’impostazione ideologica e identitaria del documento, che privilegia la narrazione della storia italiana come percorso unitario, radicato nella tradizione occidentale e cristiana e in continuità con la storia romana. Entrambi sottolineano i rischi di una visione semplificata e prescrittiva, auspicando un approccio più pluralista e critico
L'intelligenza artificiale promette accesso universale alla creatività. Ma per Pittoni (Padova Stories) e Marchioro (Studio AM), "la professionalità non si improvvisa". Le competenze tecniche restano il discrimine tra chi sperimenta e chi sa davvero fare questo mestiere. E sulla retorica del "o ti adegui o sei fuori", entrambi concordano: è una semplificazione. "Aggiornarsi è importante, ma l'AI non deve diventare un obbligo. Va scelta con criterio, non adottata per paura". Marchioro e Pittoni torneranno su questi temi sabato al Galileo Festival di Padova, in occasione della presentazione del libro di Massimo Toniato
Mateusz Miroslaw Lis, produttore, regista e co-fondatore del laboratorio SophIA, è tra i pionieri dell’intelligenza artificiale applicata all’audiovisivo. Sperimentatore pragmatico, per lui l’IA non sostituisce la creatività: “Serve a liberare risorse”. Strumenti come database intelligenti e modelli open source stanno già ottimizzando la pre-produzione, il casting e la gestione delle location: “Ora anche le piccole produzioni possono competere”. E avverte: “Bisogna imparare a usarli”
Giovanni Balletta è il fondatore e direttore del Baiff, il Burano Artificial Intelligence Film Festival, la prima rassegna europea dedicata ai cortometraggi realizzati con l’intelligenza artificiale. Il festival, nato nel ‘23, dimostra come l’AI abbia abbattuto le barriere economiche: “I film in gara costano in media 300-350 dollari, una cifra impensabile nel cinema tradizionale”
La recensione, tratta dall’Indice dei libri del mese di maggio, propone un percorso attraverso alcuni dei libri dedicati alla retorica. L’articolo intreccia la riscoperta della tradizione classica – dal manuale di Barthes alla “nuova retorica” di Perelman – con gli studi di Michele Prandi, che rivaluta le figure retoriche come strumenti concettuali. Si passa poi alla retorica politica contemporanea, analizzata nei lavori di Clément Viktorovitch, Laura Suardi e David Allegranti, che riflettono sull’attualità della persuasione e sui rischi della manipolazione nei discorsi pubblici e populisti
Una guida ragionata per orientarsi tra i piccoli editori al Salone Internazionale del Libro. A fornire alcuni consigli Matteo Fontanone, editor esperto e collaboratore dell'Indice dei libri del mese: dal giovane editore indipendente Alter Ego a TerraRossa, attenta alla qualità e alla scoperta di nuove voci. E sul fronte delle traduzioni realtà come Edicola Ediciones e Sur a fare da ponte con Sud America
Fuori dai padiglioni del Lingotto, dal 9 al 20 maggio, il Salone del Libro si espande con oltre seicento appuntamenti diffusi tra biblioteche, musei e cortili. Tra questi, l’Indice dei libri del mese porta in piazza San Carlo la sua idea di conversazione culturale. Dal centenario di Marina Jarre a Lidia Poët, da Edith Bruck agli esordi del Premio Calvino, una geografia di voci dimenticate, nuove scritture e memoria condivisa
Leonardo, il supercomputer del Cineca di Bologna, è tra i più potenti al mondo. Ma l’Italia, come l’Europa, resta indietro sul fronte più avanzato: quello del calcolo quantistico, destinato a rivoluzionare industria e sicurezza. “La vera differenza con gli Usa non è la scienza, è il capitale privato” avverte il fisico Simone Montangero, fra i relatori del Galileo Festival. Il quantum entra nei laboratori, ma per arrivare all’impresa “servono investimenti, visione e, soprattutto, una politica industriale”
La recensione di questa settimana, tratta dall’Indice dei libri del mese di aprile, è dedicata a “Covando un mondo nuovo. Viaggio tra le donne degli anni Settanta”, fototesto pubblicato da Einaudi nel ‘24 e nato dalla collaborazione tra la fotografa Paola Agosti e la scrittrice Benedetta Tobagi. Attraverso una selezione di immagini in bianco e nero e testi che intrecciano memoria e analisi, il volume racconta la vitalità, la creatività e le contraddizioni del movimento femminista italiano negli anni Settanta
Al Festival non mancheranno gli imprenditori per illustrare i rispettivi percorsi di innovazione. Irsap punta sulla domotica residenziale, Mitsubishi sull'IA per gestire raccolta e analisi di dati, Molino Rossetto su innovazione di prodotto e sostenibilità. Alberto Baban (VeNetWork): “Le attuali incertezze dei mercati frenano gli investimenti, ma siamo pronti a ripartire appena torna chiarezza. L’IA nelle fabbriche? Ancora embrionale”
La mostra in programma a Milano fino al 27 luglio è la prima retrospettiva europea dell’artista giapponese. Memorie d’infanzia che si intrecciano con le cicatrici ancora aperte di Hiroshima (dove l’artista vive dal 2010) e Fukushima a “testimonianza di quanto il lavoro di Yanagi sia estremamente attuale”, spiegano i curatori Vicente Todolí e Fiammetta Griccioli, affrontando “tematiche urgenti come la rimessa in discussione dello stato nazione, l’attraversamento dei confini e l’energia nucleare”
La recensione di questa settimana, tratta dall’Indice dei libri del mese di aprile, prende in esame Natura geniale di Kristy Hamilton, pubblicato da Feltrinelli nel ‘24. Tardigradi, giraffe e formicai, il libro esplora come la natura continui ad ispirare innovazioni tecnologiche sorprendenti, invitando a riscoprire la saggezza evolutiva compendiata nella frase del Premio Nobel August Krogh: “Per un grande numero di problemi, esisterà un animale, o una serie di animali, attraverso i quali sarà conveniente studiarli”
La città lagunare omaggia l’artista con una mostra a Palazzo Donà Brusa, sede veneziana del giovane gallerista Tommaso Calabro, presentando oltre quaranta opere tra dipinti, fotografie, assemblage, gouaches e grafiche. Tra i lavori più iconici: Venus Restaurée e Cadeau. Una monografica raccontata da un punto di vista di uno spazio che in pochi anni si è distinto nel panorama artistico contemporaneo
La Pasqua e i ponti lunghi portano in scena nuove mostre d’impatto, da Milano a Venezia passando per Bologna e Ferrara. Gli organizzatori si dividono fra chi fa mostre “a pacchetto” e chi riceve un incarico da un committente. Più rischio (ma anche più guadagni potenziali) per i primi, più stabilità per i secondi. Intanto aumentano i costi della logistica, addirittura più alti delle assicurazioni. Anche per via delle guerre, che intanto limitano i prestiti
Dal surrealismo a Cattelan, passando per outsider e per la Banda Marameo, al MAMbo si mettono in scena settant’anni di arte italiana che gioca a fare la seria. Tra paradossi, doppi sensi e battute tutt’altro che leggere, Balbi e Molteni firmano una mostra che dissimula per colpire, e sorride per non obbedire. Il risultato? Una lezione sul potere liberatorio, e profondamente italiano, di ridere anche quando non si dovrebbe
Roberto Bernocchi, pubblicitario, docente e autore di ‘La storia della pubblicità’, ripercorre la storia della pubblicità italiana, dalle opere di artisti al servizio del regime fascista al fenomeno iconico di Carosello. Ma “la creatività del settore si è esaurita negli anni ‘90” con la genialità di quell’Oliviero Toscani tanto odiato dai pubblicitari. Per il futuro, preoccupano l’eccessiva specializzazione professionale all’interno delle agenzie (“Si lavora ancora a compartimenti stagni”) e l’onda lunga – ma inevitabile – dell’IA
In Francia si lavora su un progetto, in Italia - dice Andrea Stillacci, fondatore dell’agenzia pubblicitaria Herezie - “spesso si crede ancora che basti uno spot in tv”. Le aziende oggi arrivano con un problema, non con una richiesta di creatività. E poi si dividono: tra chi costruisce una visione e chi vuole solo “far girare il prodotto”. E la pubblicità del futuro? “Quella che parla con onestà e coraggio”
Per anni è bastato essere affidabili e puntuali. Oggi invece anche chi lavora dietro le quinte deve comunicare valori, visione e identità. “Costruire una marca è diventato un atto strategico”, ma più del 60% delle aziende B2B ammette di non sapere come fare. Frasson (Fkdesign): “Non devi solo vendere un prodotto, ma comunicare una promessa”
La recensione di questa settimana tratta dall'Indice dei libri del mese di aprile analizza Le classi sociali in Italia oggi di Pier Giorgio Ardeni, pubblicato da Laterza nel ‘24. Il libro riprende il lavoro pionieristico di Paolo Sylos Labini, aggiornando la riflessione sulla struttura sociale italiana. Ardeni esplora l’evoluzione delle classi sociali dal dopoguerra ad oggi, con particolare attenzione alla classe media e alle disuguaglianze crescenti, proponendo una critica alle politiche neoliberiste e un richiamo alla necessità di una modernizzazione economica
Bruno Munari non è stato solo un artista e un designer ma sin dal 1930 ha lavorato come pubblicitario e art director collaborando con i marchi più prestigiosi del Belpaese. Dalle campagne minimaliste per Olivetti, al Manifesto pensato nel 1964 per Campari, in cui il logotipo è inclinato per essere letto da un viaggiatore su un vagone dell'appena nata linea M1, ogni progetto diventa un’opportunità per educare il pubblico alla bellezza, sfidando le regole tradizionali del settore
Dal 7 al 13 aprile la manifestazione trasformerà la città in un hub culturale. Oltre 1000 eventi diffusi nei diversi distretti esploreranno il tema “Mondi Connessi” attraverso mostre e installazioni con un focus su tecnologie, natura e sostenibilità. Tra i progetti più attesi , “Unfold” presso Base e “Library of Light”
Piovesana (Alf DaFré) e Barona (Le Fablier) raccontano le nuove tendenze del design italiano, leader europeo con 6,3 mld di fatturato: ambienti sempre più personalizzati, ritorno al colore, superamento del minimalismo e riscoperta della “naturalità”. E anche sui mercati esteri, l’Italia continua a dettare il passo. Ma attenzione: si rischia di trascurare l’innovazione a causa di un tessuto di PMI dove la ricerca fatica a decollare
Mentre l’arredo indoor frena, l’outdoor tiene. Dopo il Covid, l’interesse per gli spazi esterni è cresciuto e le aziende hanno colto l’occasione, puntando su un ambito ancora poco presidiato, e per questo con forte potenziale di crescita. “Abbiamo creato una divisione dedicata”, dice Gervasoni. “Il mercato ha parlato, noi ci siamo allineati”, aggiunge Varaschin. Ma non tutti ci credono. E anche al Salone lo spazio per l’outdoor è ancora tutto da costruire
È una voce dissonante quella di Alberto Bassi, storico e critico del design, professore ordinario all'Università IUAV di Venezia e presidente del Cluster Tecnologico Nazionale Made in Italy. "Se non si mettono soldi nella ricerca, non si può che rifare quello che c'è o adattarsi alle condizioni della domanda del mercato". E ancora: “Il Salone? Oggi non aiuta le relazioni commerciali. Per questo molti preferiscono incontrare i clienti nei loro showroom"
La recensione di questa settimana tratta dall'Indice dei libri del mese di aprile analizza "Lo stato-progetto e i suoi rivali" di Charles S. Maier, professore emerito di Harvard. Il libro propone una nuova interpretazione della storia del XX e XXI secolo che supera la dicotomia democrazie-totalitarismi attraverso il concetto di "stato-progetto militante", entità politica che trasforma attivamente la società anziché limitarsi ad amministrarla, di cui fascismo, nazismo, stalinismo e New Deal sono tutti esempi
Il fashion resta ancora un sistema che premia velocità, convenienza ed estetica. Le possibili soluzioni? Dalla Mora (Womsh): “Dobbiamo smettere di raccontarla come rinuncia”. Cipriani (Rifò): “Non può essere un plus, deve diventare il cuore del progetto di un’impresa”. E per farlo, spiega Moro (Cikis Studio), la strada deve essere quella dettata dai dati
Nonostante la spinta iniziale dei Fridays for Future, l’attivismo delle nuove generazioni pare aver perso slancio. E se il 61% degli under-24 si dice sensibile ai temi della sostenibilità, i dati parlano anche di una difficoltà a tradurla in atti concreti (per esempio, solo il 52% limita gli sprechi energetici, contro il 77% degli over 55). Ed è sempre più difficile sfuggire al consumismo (si vedano gli acquisti nel fast fashion). Riflessioni a margine dell’appuntamento, al Green Economy Festival di Parma, con Beatrice Aimi, Paolo Braguzzi e Giovanni Mori
Il numero di italiani che scelgono prodotti alimentari a base vegetale sfiora il 70%. Malaspina (Danone): “Non è più una nicchia di persone intolleranti al lattosio, il mercato si è aperto anche a chi consuma proteine animali. Le due fonti proteiche coesisteranno”. Thellung de Courtelary (Impact Food): “I nostri burger vegetali hanno lo stesso sapore del corrispettivo di origine animale, il 90% dei nostri clienti è onnivoro. La carne coltivata? Una grande opportunità”
La recensione di questa settimana tratta dall'Indice dei libri del mese di marzo esplora diversi libri “distopici” sul tema del populismo americano, evidenziando come questi testi anticipino fenomeni politici contemporanei. Si va dal racconto Diritto di voto di Isaac Asimov, inserito nella raccolta La terra è abbastanza grande del 1957, a Da noi non può succedere di Sinclair Lewis del 1935, Oltre il giardino di Jerzy Kosinski (1971) e Tutti gli uomini del re di Robert Penn Warren (1946)
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