Esce oggi “AI killed the video star. L’intelligenza artificiale nell’audiovisivo”, il nuovo libro di Massimo Toniato, videomaker, docente e divulgatore. Un libro che vuole sgomberare il campo agli slogan facili: “Siamo vittime della narrazione per cui basta un prompt perchè il computer faccia tutto. Ma non è così”. Il volume analizza limiti e opportunità di strumenti che “più che sostituirci stanno cambiando il nostro ruolo”. “La discriminante? Non sarà tra chi usa o non usa l’AI, ma tra chi saprà integrarla in un processo creativo consapevole”
Nata nel 2024, la società milanese sviluppa modelli “de-generativi” progettati per compiere l’operazione inversa rispetto ai modelli generativi e riconoscere video e immagini artificiali. La percentuale di successo degli algoritmi dell’azienda, che a settembre ha beneficiato di un round seed da 2,2 mln di euro, si avvicina al 95%. Il cofondatore Marco Castaldo: “La tecnologia sovrascrive le legislazioni perché è più veloce. Le leggi hanno la necessità e l'urgenza di adeguarsi al contesto”
L'articolo di questa settimana, tratto dall’Indice dei libri del mese di maggio, ripropone gli interventi di Maurizio Bettini e Arnaldo Marcone sulle nuove Indicazioni ministeriali per l’insegnamento della storia. I due studiosi analizzano criticamente l’impostazione ideologica e identitaria del documento, che privilegia la narrazione della storia italiana come percorso unitario, radicato nella tradizione occidentale e cristiana e in continuità con la storia romana. Entrambi sottolineano i rischi di una visione semplificata e prescrittiva, auspicando un approccio più pluralista e critico
Il salam nell’ola, ovvero stagionato sotto strutto in anfore per almeno
tre mesi, nasce dall’antica esigenza
dei norcini di conservare i salumi integri durante i periodi più caldi
L'intelligenza artificiale promette accesso universale alla creatività. Ma per Pittoni (Padova Stories) e Marchioro (Studio AM), "la professionalità non si improvvisa". Le competenze tecniche restano il discrimine tra chi sperimenta e chi sa davvero fare questo mestiere. E sulla retorica del "o ti adegui o sei fuori", entrambi concordano: è una semplificazione. "Aggiornarsi è importante, ma l'AI non deve diventare un obbligo. Va scelta con criterio, non adottata per paura". Marchioro e Pittoni torneranno su questi temi sabato al Galileo Festival di Padova, in occasione della presentazione del libro di Massimo Toniato
Mateusz Miroslaw Lis, produttore, regista e co-fondatore del laboratorio SophIA, è tra i pionieri dell’intelligenza artificiale applicata all’audiovisivo. Sperimentatore pragmatico, per lui l’IA non sostituisce la creatività: “Serve a liberare risorse”. Strumenti come database intelligenti e modelli open source stanno già ottimizzando la pre-produzione, il casting e la gestione delle location: “Ora anche le piccole produzioni possono competere”. E avverte: “Bisogna imparare a usarli”
Giovanni Balletta è il fondatore e direttore del Baiff, il Burano Artificial Intelligence Film Festival, la prima rassegna europea dedicata ai cortometraggi realizzati con l’intelligenza artificiale. Il festival, nato nel ‘23, dimostra come l’AI abbia abbattuto le barriere economiche: “I film in gara costano in media 300-350 dollari, una cifra impensabile nel cinema tradizionale”
La recensione, tratta dall’Indice dei libri del mese di maggio, propone un percorso attraverso alcuni dei libri dedicati alla retorica. L’articolo intreccia la riscoperta della tradizione classica – dal manuale di Barthes alla “nuova retorica” di Perelman – con gli studi di Michele Prandi, che rivaluta le figure retoriche come strumenti concettuali. Si passa poi alla retorica politica contemporanea, analizzata nei lavori di Clément Viktorovitch, Laura Suardi e David Allegranti, che riflettono sull’attualità della persuasione e sui rischi della manipolazione nei discorsi pubblici e populisti
Una guida ragionata per orientarsi tra i piccoli editori al Salone Internazionale del Libro. A fornire alcuni consigli Matteo Fontanone, editor esperto e collaboratore dell'Indice dei libri del mese: dal giovane editore indipendente Alter Ego a TerraRossa, attenta alla qualità e alla scoperta di nuove voci. E sul fronte delle traduzioni realtà come Edicola Ediciones e Sur a fare da ponte con Sud America
Pugliese di origine ma segnato in modo indelebile dall’esperienza francese a fianco del leggendario Pierre Gagnaire, lo chef Antonio Guida propone una cucina raffinata nella quale le salse giocano un ruolo di primissimo piano e vengono eseguite con una maestria esemplare
Fuori dai padiglioni del Lingotto, dal 9 al 20 maggio, il Salone del Libro si espande con oltre seicento appuntamenti diffusi tra biblioteche, musei e cortili. Tra questi, l’Indice dei libri del mese porta in piazza San Carlo la sua idea di conversazione culturale. Dal centenario di Marina Jarre a Lidia Poët, da Edith Bruck agli esordi del Premio Calvino, una geografia di voci dimenticate, nuove scritture e memoria condivisa
Dal 15 al 19 maggio il Lingotto ospita la 37esima edizione della manifestazione: 137 mila metri quadri, oltre 700 stand e 220 ore di laboratori sotto la direzione di Annalena Benini. Dopo la crisi del ‘17, il Salone si sta confermando negli anni un motore culturale, grazie al nuovo modello di governance pubblico-privata. Restano criticità: costi elevati per i piccoli editori e la necessità di una vera strategia di filiera per l’editoria. Intanto nel ‘24 i visitatori sono saliti a 222 mila, +3,3% rispetto all’anno precedente, ma ancora lontani dai picchi storici di dieci anni fa
Silvio Viale, presidente dell’Associazione Torino la Città del Libro e Ceo di Eventi3, guida da sei anni la rinascita del Salone Internazionale del Libro di Torino. “La divisione fra la parte gestionale e quella culturale ci permette di mantenere i conti in ordine e di garantire la sostenibilità dell’evento, senza perdere di vista la sua natura di bene comune”, spiega. E sull’utilità attuale della fiera: “Offre un’esperienza immediata e interattiva che il digitale fatica a replicare”
I cinghiali dell’azienda agricola La Rovere vivono allo stato semi-brado, in un sottobosco ove sono liberi di grufolare, procurandosi da soli il cibo...
Si tratta di chicchi che provengono da spighe raccolte nel cuore
della risaia, lasciati maturare un anno intero e calibrati alla perfezione per diventare più resistenti alla cottura
Leonardo, il supercomputer del Cineca di Bologna, è tra i più potenti al mondo. Ma l’Italia, come l’Europa, resta indietro sul fronte più avanzato: quello del calcolo quantistico, destinato a rivoluzionare industria e sicurezza. “La vera differenza con gli Usa non è la scienza, è il capitale privato” avverte il fisico Simone Montangero, fra i relatori del Galileo Festival. Il quantum entra nei laboratori, ma per arrivare all’impresa “servono investimenti, visione e, soprattutto, una politica industriale”
La recensione di questa settimana, tratta dall’Indice dei libri del mese di aprile, è dedicata a “Covando un mondo nuovo. Viaggio tra le donne degli anni Settanta”, fototesto pubblicato da Einaudi nel ‘24 e nato dalla collaborazione tra la fotografa Paola Agosti e la scrittrice Benedetta Tobagi. Attraverso una selezione di immagini in bianco e nero e testi che intrecciano memoria e analisi, il volume racconta la vitalità, la creatività e le contraddizioni del movimento femminista italiano negli anni Settanta
Dal 9 all’11 maggio la città si trasforma in un laboratorio dove innovazione e scienza si mettono in scena senza filtri confrontandosi con le imprese. Oltre cinquanta eventi con tantissimi relatori: dal deputato Andrea Mascetti chiamato a raccontare la nuova legge sullo spazio al direttore sanitario Irccs Fabrizio Pregliasco passando per Padre Paolo Benanti. Academy e Premio Galileo coinvolgeranno come ogni anno studenti e lettori
Giovanni Caprara, editorialista esperto di spazio del Corriere della Sera e direttore scientifico del Galileo Festival, racconta la sfida della space economy, giunta ad un momento di svolta: “Al Senato è al vaglio la legge nazionale che garantirà trasparenza e finanziamenti al settore”. “Il Pnrr è stato un trampolino – sottolinea –. Il futuro sarà sempre più segnato dalla capacità di attrarre capitali privati, di favorire fusioni tra aziende e di sostenere la crescita delle startup. Solo così potremo competere davvero a livello globale”
Al Festival non mancheranno gli imprenditori per illustrare i rispettivi percorsi di innovazione. Irsap punta sulla domotica residenziale, Mitsubishi sull'IA per gestire raccolta e analisi di dati, Molino Rossetto su innovazione di prodotto e sostenibilità. Alberto Baban (VeNetWork): “Le attuali incertezze dei mercati frenano gli investimenti, ma siamo pronti a ripartire appena torna chiarezza. L’IA nelle fabbriche? Ancora embrionale”
La mostra in programma a Milano fino al 27 luglio è la prima retrospettiva europea dell’artista giapponese. Memorie d’infanzia che si intrecciano con le cicatrici ancora aperte di Hiroshima (dove l’artista vive dal 2010) e Fukushima a “testimonianza di quanto il lavoro di Yanagi sia estremamente attuale”, spiegano i curatori Vicente Todolí e Fiammetta Griccioli, affrontando “tematiche urgenti come la rimessa in discussione dello stato nazione, l’attraversamento dei confini e l’energia nucleare”
L’autosufficienza idrica
a temperatura costante unita a un modello di coltivazione che tutela la
biodiversità, sono alla base di una produzione di riso qualitativamente
superiore
Lo chef, il valente Claudio Sadler, in questa nuova elegante location
continua a proporre la sua cucina ispirata ai piatti regionali, plasmati
e reinterpretati con originale creatività
La recensione di questa settimana, tratta dall’Indice dei libri del mese di aprile, prende in esame Natura geniale di Kristy Hamilton, pubblicato da Feltrinelli nel ‘24. Tardigradi, giraffe e formicai, il libro esplora come la natura continui ad ispirare innovazioni tecnologiche sorprendenti, invitando a riscoprire la saggezza evolutiva compendiata nella frase del Premio Nobel August Krogh: “Per un grande numero di problemi, esisterà un animale, o una serie di animali, attraverso i quali sarà conveniente studiarli”
La città lagunare omaggia l’artista con una mostra a Palazzo Donà Brusa, sede veneziana del giovane gallerista Tommaso Calabro, presentando oltre quaranta opere tra dipinti, fotografie, assemblage, gouaches e grafiche. Tra i lavori più iconici: Venus Restaurée e Cadeau. Una monografica raccontata da un punto di vista di uno spazio che in pochi anni si è distinto nel panorama artistico contemporaneo
La Pasqua e i ponti lunghi portano in scena nuove mostre d’impatto, da Milano a Venezia passando per Bologna e Ferrara. Gli organizzatori si dividono fra chi fa mostre “a pacchetto” e chi riceve un incarico da un committente. Più rischio (ma anche più guadagni potenziali) per i primi, più stabilità per i secondi. Intanto aumentano i costi della logistica, addirittura più alti delle assicurazioni. Anche per via delle guerre, che intanto limitano i prestiti
Storico dell’arte e curatore di fama internazionale, Marco Goldin ha fondato Linea d’ombra nel 1996, società leader nell’organizzazione di mostre che hanno raccolto anche più di due mln di visitatori in una singola città. In autunno, due nuove esposizioni:" Confini da Gauguin a Hopper "a Villa Manin e "Da Picasso a Van Gogh "a Treviso. “Le mostre importanti? Sempre più rare perché richiedono investimenti molto elevati e anni di lavoro. Difficili senza un adeguato supporto pubblico”
Prima surmaturati in pianta, poi appassiti in fruttaio per tre mesi,
a temperatura e umidità controllate, i grappoli donano un nettare
complesso ma non stucchevole...
Nel cuore di Padova alla guida del ristorante Exforo, dall’anima poliedrica e cosmopolita, lo chef interpreta la stagionalità con equilibrio e visione contemporanea…
Dal surrealismo a Cattelan, passando per outsider e per la Banda Marameo, al MAMbo si mettono in scena settant’anni di arte italiana che gioca a fare la seria. Tra paradossi, doppi sensi e battute tutt’altro che leggere, Balbi e Molteni firmano una mostra che dissimula per colpire, e sorride per non obbedire. Il risultato? Una lezione sul potere liberatorio, e profondamente italiano, di ridere anche quando non si dovrebbe
Dal Carosello, invenzione tutta italiana del 1957, all'era digitale, la pubblicità si trasforma di continuo cercando di illuminare prodotti in un’epoca in cui l’attenzione dura due secondi. Per Francesco Bozza di Grey Italia: "Le migliori pubblicità non parlano del prodotto, ma di come ci fa stare. Il brand activism? Spesso forzato. Sta lasciando spazio ad azioni più spontanee”. Andrea De Micheli di Casta Diva: “La gen Z odia la forma patinata, cerca l’imperfezione più vera”
Una piccola parte della produzione viene commercializzata a otto mesi: si ottiene così la Raspadura, ovvero
sottilissime e gustosissime sfoglie
ricavate direttamente dalla forma con un apposito coltello
A Milano Davide Longoni ha sei panifici, ma è in quello al Mercato
Centrale, un laboratorio con negozio (o, più propriamente, un banco di vendita), che si può trovare la pizza in teglia
Roberto Bernocchi, pubblicitario, docente e autore di ‘La storia della pubblicità’, ripercorre la storia della pubblicità italiana, dalle opere di artisti al servizio del regime fascista al fenomeno iconico di Carosello. Ma “la creatività del settore si è esaurita negli anni ‘90” con la genialità di quell’Oliviero Toscani tanto odiato dai pubblicitari. Per il futuro, preoccupano l’eccessiva specializzazione professionale all’interno delle agenzie (“Si lavora ancora a compartimenti stagni”) e l’onda lunga – ma inevitabile – dell’IA
In Francia si lavora su un progetto, in Italia - dice Andrea Stillacci, fondatore dell’agenzia pubblicitaria Herezie - “spesso si crede ancora che basti uno spot in tv”. Le aziende oggi arrivano con un problema, non con una richiesta di creatività. E poi si dividono: tra chi costruisce una visione e chi vuole solo “far girare il prodotto”. E la pubblicità del futuro? “Quella che parla con onestà e coraggio”
Per anni è bastato essere affidabili e puntuali. Oggi invece anche chi lavora dietro le quinte deve comunicare valori, visione e identità. “Costruire una marca è diventato un atto strategico”, ma più del 60% delle aziende B2B ammette di non sapere come fare. Frasson (Fkdesign): “Non devi solo vendere un prodotto, ma comunicare una promessa”
La recensione di questa settimana tratta dall'Indice dei libri del mese di aprile analizza Le classi sociali in Italia oggi di Pier Giorgio Ardeni, pubblicato da Laterza nel ‘24. Il libro riprende il lavoro pionieristico di Paolo Sylos Labini, aggiornando la riflessione sulla struttura sociale italiana. Ardeni esplora l’evoluzione delle classi sociali dal dopoguerra ad oggi, con particolare attenzione alla classe media e alle disuguaglianze crescenti, proponendo una critica alle politiche neoliberiste e un richiamo alla necessità di una modernizzazione economica
Bruno Munari non è stato solo un artista e un designer ma sin dal 1930 ha lavorato come pubblicitario e art director collaborando con i marchi più prestigiosi del Belpaese. Dalle campagne minimaliste per Olivetti, al Manifesto pensato nel 1964 per Campari, in cui il logotipo è inclinato per essere letto da un viaggiatore su un vagone dell'appena nata linea M1, ogni progetto diventa un’opportunità per educare il pubblico alla bellezza, sfidando le regole tradizionali del settore
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