I dim sum in Occidente sono proposti come antipasti e al Dim Sum occupano un’ampia sezione della carta, soprattutto in veste di ravioli in molteplici fogge ( jiaozi chiusi, shao mai aperti, shao long bao a saccottino) diversamente farciti, cucinati al vapore oppure saltati alla piastra
L’interesse per le esperienze enogastronomiche di qualità e legate alla tradizione è in crescita. Il dato si traduce nei buoni risultati delle aziende che producono eccellenza, anche a dispetto di “anni complicati soprattutto a causa del costo di materie prime e trasporti”, commenta Malpighi, presidente dell’omonima acetaia. Oltre ad una proposta di livello il segreto però è saperla raccontare, “far conoscere la propria identità fatta di storia, valori, persone e prodotti”, aggiunge Ceresini della Giuseppe Giusti. Non a caso queste aziende (fra le molte) apriranno le porte durante WeFood, che nel weekend del 16 e 17 marzo porterà gli appassionati direttamente all’interno delle Fabbriche del Gusto
Le oche qui vengono seguite e controllate quando ancora sono nel grembo della chioccia; quindi allevate libere di scorrazzare e di alimentarsi a piacimento in grandi spazi all’aperto
Il fine settimana del 16 e 17 marzo segna il ritorno di WeFood anche in Veneto, dove 13 aziende sono pronte a raccontare al pubblico i segreti e la storia dei propri prodotti d'eccellenza. Tra queste Distilleria Poli, Antico Laboratorio San Giuseppe, Museo del Caffè Dersut, Società Agricola La Fagiana e, in esclusiva, Antica Quercia apriranno anche agli studenti universitari del Progetto Academy. E per una visione completa dell'enogastronomia veneta, il Ristorante Aldo Moro La Cuisine e il Ristorante Panevin proporranno uno showcooking
Prima l'euforia, poi "non ci andiamo perché vendiamo lo stesso". I segnali di crisi ignorati sia dai produttori che dal "negazionismo" milanese. L'attenzione spostata sul FuoriSalone senza capire che senza Salone il Fuori non esisterebbe. I numeri parlano di un declino pericoloso. Se non emerge un piano comune il rischio è di perdere la manifestazione simbolo del Made in Italy
Il regista americano porta la sua passione per gli spazi teatrali al Salone del Mobile 2024 con l'installazione curata da Antonio Monda. Il progetto offrirà uno spazio immerso nel velluto blu, simboliche porte da attraversare per immergersi nella manifestazione e riflettere sul ruolo che gli interni hanno con la loro capacità di interagire con chi li vive. Il coinvolgimento di Lynch a Milano, simbolo del rinnovamento del format espositivo avviato da qualche anno dagli organizzatori della kermesse, è stato accolto con grande trepidazione. Ma sarà una strategia efficace per la fiera chiave del nostro Paese?
Per raccontare l’annata 2018 Ca’ del Bosco ricorre a un 65% di Chardonnay, a un 29% di Pinot Nero e al Pinot Bianco per il restante 6% (da ventisei vigne diverse, con una età media di trent’anni)
Oltre 500 espositori in meno rispetto al 2019, 240 in meno rispetto al 2023. Per il Salone del mobile sono anni complicati segnati da una progressiva erosione di brand. Un ripensamento si rende necessario. La provocazione dell’imprenditore vicentino Cattelan: “Rendiamolo biennale” e aggiunge “se facessimo un referendum sono convinto che il 90% delle imprese sarebbe d’accordo”
«Telefono casa», diceva ET, nel celebre film di Steven Spielberg. ‘Telefono Napoli’, dicono gli avventori di questa pizzeria: e per farlo si deve innanzi tutto comporre il prefisso partenopeo: 081...
Gualberto Martini, sulle prime alture della Valcamonica, è stato tra i primissimi ad avere recuperato una tradizione che si stava perdendo, quella della produzione del Fatulì
Nato come spin-off del Salone del Mobile di Milano nel ‘98, il Satellite arriva al suo quarto di secolo ospitando in questa edizione 22 scuole di design e università internazionali e circa 600 partecipanti provenienti da 37 paesi. L’idea è, sin dagli esordi, quella di facilitare l’incontro e il rapporto fra le imprese e i giovani progettisti - tutti selezionatissimi e under 35. Il SaloneSatellite Award premierà, come ormai da 13 anni, i designer più meritevoli, mentre una mostra alla Triennale Milano, intitolata "Universo Satellite", celebrerà la storia di questo “avamposto” del mondo del design
E pur elaborando una cucina di grande personalità, del maestro Gualtiero Marchesi ha conservato lo stile: nessuna ridondanza; sottrazione più che addizione di ingredienti; linearità tesa alla semplificazione; nessuna regressione barocca. Tutto ciò in una tensione innovativa di attualizzazione delle portate della tradizione...
Nata nel 2007, la manifestazione Arti Vive Festival è cresciuta di anno in anno, facendo approdare in ogni sua edizione affermati nomi del panorama artistico italiano e internazionale. Tutto questo nel cuore del centro storico di Soliera (MO), in cui a luglio le strade e le piazze si riempiono di “arti vive”, spaziando tra musica, teatro e performance artistiche. Il vicedirettore della Fondazione, Gozzi: “Creiamo una tipologia di intrattenimento diversificata, capace di contaminare il pubblico e spingerlo a confrontarsi con spettacoli lontani dai propri interessi”
L’assaggio delle bolle di Cà del Vént rende immediatamente l’idea della visione, soprattutto nel Revolution: un Pas Operé come tutte le altre tipologie...
Con il cuore dei carciofi che maturano in estate viene preparata una crema dal gusto delicato, dolce, perfetta da spalmare su crostini, da servire come antipasto
Le mode del periodo, secondo Federico Pupo, direttore artistico di Asolo Musica - Veneto Musica, sono "per la musica stile 'Beatles' e la musica etnica, sempre più apprezzata". La sfida per i direttori artistici è "conciliare l'opportunità di nuove proposte, la sostenibilità economica e i desiderata del pubblico che spesso accorre a vedere l'interprete piuttosto che ad ascoltare l'interpretazione”
Miscele di farine macinate e pietra, lunga e lenta lievitazione, guarnizioni fatte con materie prime di qualità: ecco i capisaldi su cui si regge l’ultradecennale successo di Montegrigna
Non è Sanremo, ma è pur sempre musica in grado di richiamare le folle. E, soprattutto, rivitalizzare luoghi che altrimenti avrebbero poco richiamo. Si tratta soprattutto di generi sperimentali e artisti indipendenti, che offrono l’occasione per incontrarsi e di coltivare interessi di nicchia (ma non solo). Gli esempi di Social Music City, Sexto ‘Nplugged e Arti Vive fra Milano, Pordenone e Modena
Il festival Sexto 'Nplugged porta ogni estate artisti internazionali e pubblico nel piccolo borgo del Friuli-Venezia Giulia. La svolta avviene nel 2006 quando si decide di puntare su generi musicali più contemporanei, il rock, il jazz, l’indie, l’elettronica. L’organizzatore Bortolussi: “Volevamo dimostrare che in una situazione architettonica sacra si poteva comunque creare un evento che avesse rispetto del luogo. La piazza dell’abbazia è un salotto e permette al pubblico di stare massimo a 2 mt. Così si crea un'intimità immersiva”
La prima tappa è Milano con il "Social Music City", mentre per gusti più tradizionali il "Bergamo Jazz Festival" offre concerti con artisti di calibro internazionale. Il "Filagosto Festival" a Filago propone un'atmosfera intensa con rock, indie e hip-hop. Intanto il "Fara Rock", dal 1994 a Fara Gera d'Adda, si distingue come un evento rock e funk che devolve tutto il guadagno in beneficenza. Chiude il viaggio il "Bergamo Sunfest", il più longevo festival reggae del nord Italia, offrendo non solo musica ma anche workshop, conferenze e tornei
In posizione strategica tra il duomo e il teatro Alla Scala, giusto a mezzo della Galleria Vittorio Emanuele II, si trova uno dei locali più chic della città meneghina: il ristorante del celebre cuoco Carlo Cracco
Il turismo può vantare una caratteristica invidiabile nel panorama economico: è resiliente e cresce nonostante i periodi di crisi. Dal 2012 al 2022 Veneto, Emilia e Lombardia hanno riportato risultati notevoli. Aumenti superiori al 30% per Verona e Bologna, mentre Milano ha registrato un -1,3% ma con un +5,5% sul fronte delle presenze. Nel 2023 (secondo i dati provvisori) tutte le regioni fanno un balzo anno su anno. E Lombardia e Veneto portano a casa una leggera crescita anche sul pre-Covid
Chi entra in questo ristorante, deve farlo con spirito libero, facendosi accompagnare dalle sapienti mani della coppia di cuochi Matias Perdomo e Simon Press
Locale semplice ma lindo e curato (gestito da una coppia originaria di Torre del Greco), che offre sia alcuni piatti di cucina mediterranea (lineari e ben eseguiti) sia una ottima scelta di pizze
Per Matteo Montebelli, del Centro studi del Touring Club Italiano, l’ultimo anno segna la vera ripresa sul fronte del turismo. Con delle differenze di andamento sul territorio che si giustificano anche con i cambiamenti climatici, che posticipano l’avvio della stagione turistica e impongono alla montagna di ripensarsi anche senza neve. Sul turismo di prossimità: “Esisteva già prima del Covid, poi ovviamente si è rafforzato. Oggi cala sulla percentuale di turisti totale, ma resta ancora un trend”
La Cotognata è stata riconosciuta come Prodotto agroalimentare tradizionale lombardo, proprio perché – da sempre – è una preparazione tipica di questa regione
Il primo anno post-pandemia ha visto il recupero dei record toccati nel 2019 in termini di arrivi. Secondo i dati del Sistema Statistico Regionale, erano stati 20,1 mln nel ‘19, 19,92 mln da gennaio a novembre 2023. Gli stranieri crescono del 2,8%, con un aumento del 10,9% delle presenze tedesche. Bene Verona che nel periodo considerato dell’anno scorso raggiunge quota arrivi a 5,22 mln (5,13 mln nel ‘19), e anche Venezia raggiunge il ‘19 (9,9 mln di arrivi). Intanto gli aeroporti regionali fanno un salto sul '22, ma hanno ancora segno meno sul pre-Covid: Venezia-Tessera -2% con 11,3 mln di passeggeri, Verona-Villafranca -5,5% (3,4 mln), Treviso-Sant’Angelo - 6,8% (3 mln)
Il Franciacorta di punta della cantina Vigna Dorata si è rivelato il Satèn, etichetta che è capace di esaltare al meglio le caratteristiche di finezza fruttata del vitigno Chardonnay
Se il 2022 è stato dichiarato l'anno della ripresa del turismo, con il fenomeno del "revenge travel" di cui hanno beneficiato città d'arte e piccoli borghi, il 2023 è stato l’anno del consolidamento. I trend indicano che “l'Italia rimane una meta ambita per il turismo all'aria aperta e per la cultura locale, prevalentemente grazie ai flussi internazionali”, spiega Montebelli (Touring Club Italiano). Gli italiani, invece, si spostano verso borghi e città d'arte anche grazie alla spinta del Covid che ha portato a riscoprirli, ma restano mete secondarie
Dietro la battaglia sulle città a 30 km orari passano tutte le divisioni politiche tra i partiti e nei partiti. Se lo schleiniano Lepore ne fa una battaglia ideologica, il riformista Giordani la affronta con pragmatismo. Mentre la Lega combatte la decisione e intanto simpatizza con Fleximan che “decapita” autovelox. Dietro una misura che sembra di semplice sicurezza per i cittadini si nasconde in realtà un conflitto tra gli abitanti delle ztl e il popolo che usa l’auto per lavorare
Sulla vicenda delle città a 30 km all'ora, appare profonda la differenza tra le due anime del Pd. Il sindaco di Bologna Matteo Lepore, esponente di quella ideologica e massimalista capeggiata da Elly Schlein, promuove il limite in città in modo ideologico, rischiando scontento e perdite di consenso. Il sindaco di Padova Sergio Giordani adotta un approccio pragmatico, "applicandolo dove sarà necessario, ma non in tutta la città", che potrebbe competere con successo contro il centrodestra
"Fleximen sta arrivando" è la firma del misterioso giustiziere di autovelox, colpevole di una ventina di attacchi nel Nord Italia. I suoi gesti hanno intensificato il dibattito sulla sicurezza stradale, dividendo l'opinione pubblica tra chi lo ritiene un eroe e chi un vandalo. Le istituzioni lo condannano, ma i suoi gesti hanno aperto a divergenze sull’utilizzo e la gestione di dispositivi di controllo del traffico e "zone 30". I sindaci della Lega, in particolare, criticano alcune installazioni e propongono riallocazione dei fondi
Nel ‘22 questi ‘instrumentum diaboli’ hanno portato in dote ai venti principali Comuni italiani 76 mln sui 550 mln derivanti da multe. Anche se la legge obbliga a segnalare i controlli, la discussione sulle modalità e sui luoghi persiste. Famoso il caso di Colle Santa Lucia (BL), comune di nemmeno 350 anime che due anni fa incassava 350 mila euro grazie all’autovelox di Passo Giau abbattuto a inizio gennaio. La spesa di queste somme è però vincolata. E se le alternative esistono e sono utilizzate negli altri Paesi, in Italia sono invece ancora illegali
Ceresio 7 è il rooftop per eccellenza di Milano. Si trova all’interno di un palazzo degli anni Trenta (a pochi passi dal Cimitero Monumentale), collocato al piano attico, con la famosa terrazza con piscina dalla quale si gode una bella vista sullo skyline metropolitano
Secondo il ricercatore dell’Istituto Bruno Leoni, è necessario affrontare il tema “Città 30” in modo estraneo da ogni ideologia. “Gli effetti della limitazione sono diversi da città a città e l’aspetto fondamentale è partire dai dati per valutarne l’applicazione”. Nel caso di Bologna, “la misura è estesa al 90% delle strade e arriva fino alla cerchia della tangenziale”. Secondo Andrea Giuricin, serve pragmatismo: “Nessuno mette in dubbio l’utilità dei limiti nei pressi di scuole, parchi o strade con molti attraversamenti pedonali. Ma ci sono soluzioni intermedie”
Da circa 4 anni in uno dei quartieri del Comune vicentino, campeggiano due dispositivi posizionati nell'arco di 500 m. "I residenti ci segnalavano frequenti comportamenti scorretti dovuti a velocità elevate", spiega il sindaco Diego Marchioro. Da qui la decisione di introdurre il limite a 30 km/h, di installare 3 dossi e anche i due autovelox “che avevamo acquistato molti anni prima, probabilmente tramite contributo pubblico". Da allora però non sono mai stati utilizzati. "Abbiamo un solo strumento da inserire all’interno per rilevare la velocità, dunque non potrebbero comunque funzionare contemporaneamente. Diciamo che sono una dissuasione psicologica"
Nella campagna, a poca distanza dagli argini del Grande fiume, questo semplice ma curato ristorante-pizzeria, ha portato – nel cuore della Pianura Padana – l’‘arte bianca’ di qualità superiore
La cantina Derbusco Cives vanta una gamma di etichette di ottima fattura. Spicca fra queste il Rosé (100% Pinot Nero, in parte fermentato in barrique) che sosta per oltre quattro anni sui propri lieviti
Cantina che ha scritto la storia della vitivinicoltura in Franciacorta, Cavalleri è ora governata dai nipoti del fondatore, secondo principi di serietà, rispetto e ricerca della qualità senza compromessi
Nuovi festival, più ricerche sui bilanci (con premiazioni annesse), altre Book Week e un programma sempre più ricco di incontri con gli autori in Libreria. Tutto tenuto assieme, come di consueto, dall’attenzione al mondo delle imprese (virtuose). È questo il 2024 affastellato di eventi di ItalyPost. Tra i più attesi spicca la novità del Festival èStoria a Gorizia, in partnership con il gruppo Nem, che andrà ad affiancare Città Impresa, Green Week e Galileo. Poi ancora più occasioni di esplorare il mondo dei libri, a Padova così come nei centri più piccoli del Nord, sempre in partnership con i quotidiani locali
Da un’idea del 2005 di Adriano Ossola, il Festival internazionale dedicato alla storia è cresciuto negli anni arrivando a richiamare oltre 40mila presenze in Fvg. Ma per il 2024 è in cantiere una novità in vista di una crescita ulteriore, con la parte organizzativa affidata a Post Eventi, che ha chiuso in collaborazione con il gruppo editoriale Nord Est Multimedia un accordo di acquisizione del marchio. Sinergie importanti anche in vista di GO!2025, la nomina congiunta di Gorizia e Nova Gorica come Capitale della Cultura il prossimo anno. Ossola rimarrà alla guida della manifestazione, in primis curando il tema di questa prossima edizione: “Date”
Il calendario 2024 di ItalyPost promette un'esperienza coinvolgente. WeFood il 16-17 marzo offre l'opportunità di esplorare le eccellenze enogastronomiche del Paese. Poi, nel weekend 22-24 marzo, il Festival Città Impresa a Vicenza, focalizzato su economia e politica, accoglierà economisti, opinion leader e imprenditori. La Green Week, a Parma dal 5 al 7 aprile, affronterà il tema della sostenibilità con 14 sezioni tematiche. Dal 3 al 5 maggio invece il Galileo Festival a Padova esplorerà scienza, innovazione e trasferimento tecnologico. Senza dimenticare l'appuntamento con èStoria a Gorizia
Dei weekend all’insegna del libri per offrire al pubblico l’opportunità di incontrare autori di primo livello appartenenti a diversi generi. A darne prova sono le edizioni precedenti di Trebaseleghe (Pd), Cornedo Vicentino (Vi), Susegana (Tv), Torri del Benaco (Vr) e Ponte San Nicolò (Pd). Esempio del fatto che nei piccoli centri c’è fame di cultura e voglia di fare comunità. Le presentazioni, promosse in collaborazione con i quotidiani locali, quest’anno puntano a crescere in numero nel Triveneto, con nuovi appuntamenti già in programma
Il Centro Studi ItalyPost guidato dall’analista finanziaria Caterina della Torre prosegue nella collaborazione con L’Economia del Corriere, per selezionare le 1.000 “Champions” italiane. Sono le migliori imprese sulla base di stringenti criteri applicati agli ultimi 6 bilanci. A marzo la presentazione in Borsa Italiana e l’uscita speciale sul settimanale del Corriere, poi il tour di presentazione. Seguirà l’estrapolazione delle 50 migliori aziende di alcuni dei settori chiave del Made in Italy, che si incontreranno in due giorni di ‘forum’. Quest’anno cresce anche il numero dei territori coinvolti nella ricerca sulle “Best performer”. Saranno 20 le province e regioni indagate per estrarre le migliori aziende locali. Novità dell’anno: le ricerche sulle Città Distretto
Sebbene la maggior parte delle università abbiano registrato una crescita delle iscrizioni negli ultimi dieci anni, il futuro, considerato l’inverno demografico in avanzamento, non sarà altrettanto roseo. E in prospettiva, spiega Francesco Profumo, già ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, “i nati nel 2022 sono meno della metà dei nati nel 2004 (da iscritti all’università). Quindi tra vent’anni avremo la metà dei laureati”. Profumo sottolinea, poi, alcuni problemi sistemici, come “il ridotto numero di studenti internazionali (solo il 3% sul totale) e i pochi iscritti agli Its”
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