L’azienda di Bagnatica (BG) produce imballaggi primari per i settore farmaceutico e food. Dal ’16, quando il fatturato era di 74,5 mln, è cresciuta fino ai 126,3 mln del ’22. Ha chiuso il ’23 a 125,4 mln. Per il ceo Spolaor i risultati sono stati influenzati dalla pandemia, ma “ora il mercato tornerà a seguire le logiche industriali”
L’azienda bergamasca produce gas industriali e tecnici. Dal ’16, quando registrava ricavi per 550 mln, è cresciuta fino a quota 1 mld nel ’22 e ’23. Negli anni la crescita è stata sostenuta anche dalla diversificazione dei settori di vendita. L’ad Sestini: “L’idrogeno è l’energia del futuro ma i costi sono insostenibili. Serve anche il nucleare”
L’azienda si occupa di componenti elettronici per l’automotive e la room appliance. Dal ’16, quando registrava ricavi per 829 mln, è cresciuta arrivando a quota 1,5 mld nel ’23. Quest’anno la contrazione dei volumi impatterà sul fatturato. L’ad Moro: “Per l’industria automobilistica questi sono anni di stallo. Ma bisogna decidere ora i veicoli del futuro”
Dopo la crescita dai 64,2 mln di ricavi del ’16 ai 98,6 mln del ’23, l'azienda del tessile d'alta gamma prevede un forte rallentamento dovuto alla crisi che ha colpito il settore dalla fine dell’anno scorso. Ma “gli ultimi mesi ispirano fiducia”. L’ad Mantellassi: “L’emergenza riguarda tutta la filiera. Le piccole aziende e gli artigiani sono i più a rischio”
L’azienda dei sistemi di trasmissione di potenza, dopo anni di forte crescita (dai 303,7 mln del ’16 è passata a 1,2 mld nel ’23), registra un rallentamento per il calo del settore agricolo. Prevede di chiudere con una marginalità in linea con il '23, ma “il ’25 rischia di essere peggiore”. Il presidente Storchi: “L’aumento della popolazione mondiale ci permetterà di crescere”
L’azienda si occupa della produzione di salumi per la Gdo, i discount, l’industria e il food service. Dal ’16, quando registrava ricavi per 18,3 mln, ha continuato a crescere fino ai 38,6 mln del ’23. Ora punta ad espandersi fuori dall'Europa. E sulla delocalizzazione della produzione: “Non è da escludere, può aumentare la nostra competitività”
L’azienda delle spedizioni è cresciuta negli anni grazie alla sua capacità di “adattarsi alle mosse dei produttori”. Nel ’22, complice l’aumento della domanda post-pandemia e il conseguente aumento dei noli, il fatturato è passato da 2,9 mld a 4,5 mld. Il vicepresidente Nocentini: “Stiamo tornando al nostro normale andamento”
L’azienda degli yacht di lusso continua a crescere grazie “all’esclusività e all’artigianalità dei prodotti”. Nel ’16 il fatturato era di 296,9 mln, aumentato fino a sfiorare i 900 mln già nel ’23, cifra che conta di raggiungere quest’anno. Il direttore finanziario Bruzzese: “Ora investiamo sull’M&A. Vogliamo essere un aggregatore di competenze nel settore”
L’azienda milanese della refrigerazione continua ad aumentare i ricavi grazie alle frequenti operazioni di M&A. Il fatturato, dopo aver superato 1 mld nel ‘21 è salito fino a 1,4 mld nel ’23 e continuerà a salire nel ’24. Il ceo Nocivelli: “Per le acquisizioni bisogna arrivare dalle aziende al momento giusto con piani solidi. Importanti anche i manager e l’integrazione”
Per l’azienda mantovana dell’acciaio da 8 mld, quest’anno si sta delineando “difficile, per il ridimensionamento dei consumi e dei prezzi e quindi dei margini”. Per questo alla crescita per linee organiche ha affiancato le acquisizioni, come quella di Ascometal Fos-sur-Mer. “Così rafforziamo la filiera e continuiamo a diversificare”
La società è attiva nella consulenza con un’ampia gamma di servizi “generalista, ma molto customizzata”. Dal ’16, quando aveva un fatturato di 21 mln, ha continuato a crescere fino ai 35 mln del ’23. La spinta è derivata anche dalla forte capillarità soprattutto sul territorio italiano. Ma sul ’25 pesano le previsioni macroeconomiche incerte e il generale rallentamento del mercato
L'azienda bergamasca, che produce principi attivi e intermedi per l’industria farmaceutica (tra cui quelli del Polase e dell’Aulin) ha una quota export del 95%. Dopo la battuta d’arresto del ’22, lo scorso anno ha recuperato marginalità anche grazie alla discesa dei prezzi energetici. Nel ’23 ha annunciato un investimento di 200 mln di dollari in tre anni per aumentare la propria capacità produttiva
L’azienda si occupa di apparecchiature per il raffreddamento, lo stoccaggio e il trasporto del Gnl. Dal ’16, quando registrava ricavi per 8 mln, ha più che raddoppiato il fatturato arrivando a quota 18,7 mln nel ’20. Nel ’23 ha superato i 30 mln grazie al settore navale e all’espansione nel mercato asiatico. E per il futuro punta a nuovi settori, compreso l’aerospaziale
L’impresa realizza impianti di automazione industriale soprattutto per aziende dell’automotive. Dai 19,9 mln di fatturato del ‘16 è cresciuta fino ai 44,9 mln del ’21. Il calo del ’22 è motivato da “commesse che sono andate a ricavo l’anno successivo”. Industry Ams è tornata a salire nel ’23 (45 mln). Impero: “Ora gli investimenti peseranno su alcuni dati del ‘24”
L’azienda del settore energetico si occupa di tutta la filiera, dalla progettazione all’omologazione degli impianti fino al loro funzionamento. Dal ‘16, quando il fatturato era di 11,4 mln, è cresciuta fino ai 33 mln del ’23 soprattutto grazie all’ampliamento dell’offerta e dei settori serviti, tra cui quello più recente è l’aerospaziale
L’azienda d’ingegneria è attiva nel campo dell’energia anche con attività di collaudo e direzione lavori. Nel ’16 registrava un fatturato di 11,9 mln. Dopo un picco nel ’20 (37,5 mln) dovuto ad una grande commessa, i ricavi sono scesi a 22,8 mln nel ’21. Lo scorso anno ha chiuso a 35,4 mln. Ora punta sull’innovazione e in particolare sull’idrogeno, anche grazie ai progetti supportati dal Pnrr
L’azienda, che produce macchine cingolate con controllo da remoto e macchine speciali per i settori petrolchimico e della difesa, è passata da 5,3 mln a 25,2 mln tra ’16 e ’22. Nel ’23 i ricavi si sono fermati a quota 22,2 mln. Il vicepresidente Di Biase: “La nostra crescita passa soprattutto per l’unicità del prodotto e per l’innovazione, sempre protetta da brevetti. Ora spingiamo su nuovi settori e Paesi, come Cina, Cile e Sudafrica”
L’azienda produce scambiatori di calore in rame, alluminio e acciaio per caldaie murali a gas. Dal ’16 al ’22 ha registrato ricavi in salita da 47,4 mln a 132,1 mln, spinti negli ultimi anni soprattutto dagli incentivi. Proprio il fermo alle agevolazioni ha provocato il calo del ’23 (105 mln). Il ’24 si sta dimostrando ancora difficile. “Continuiamo ad investire, soprattutto sul mercato americano”
Il gruppo, che lavora nel campo della digitalizzazione delle aziende, riunisce più di 20 imprese. Dal ‘20 il fatturato è cresciuto passando da 109,8 mln a 153,6 mln nel ‘22. Nel ’23 i ricavi erano di 180 mln. Dello stesso anno è l’entrata nel capitale del fondo di private equity francese che “permetterà ad Altea di espandersi su mercati e settori nuovi, anche grazie all’intelligenza artificiale”
Il gruppo milanese del supporto alle attività digitali chiude il primo semestre con ricavi a -19% ma marginalità adjusted a +2%. Il risultato netto è negativo per 1,6 mln soprattutto per “svalutazioni, accantonamenti e gli elevati tassi di interesse”. Il presidente del Cda Monti: “Il mercato è complesso a livello settoriale e macroeconomico ma abbiamo già progetti che ci faranno crescere tra la fine del ‘24 e l’inizio del ‘25”
L’azienda brianzola, specializzata in prodotti per l’isolamento termico e la protezione dal fuoco, vede scendere i ricavi del 9% a 19,8 mln. Calo a doppia cifra per l’Ebitda, il cui peso sul fatturato però torna a “un livello fisiologico”. Bifire paga così l’andamento del settore, frenato soprattutto dai tassi di interesse e la fine del Superbonus. “Questo sarà un anno di transizione verso la crescita del ‘25”
L’azienda di Chiuduno (BG) produce caschi e dispositivi di sicurezza per lo sport e per il lavoro. Dal ‘16, quando i ricavi erano pari a 24,6 mln, l’azienda ha più che triplicato il proprio fatturato arrivando a quota 81,4 mln nel ’23. Lo scorso anno è calato invece l’Ebitda, frenato soprattutto dagli investimenti a medio-lungo termine “necessari per la crescita futura”. Il dg Zambon: “Ora lavoriamo per espandere parte della produzione in Nord America e Europa”
L’azienda di Brescello (RE), che produce soluzioni per riscaldamento e raffrescamento, è passata dai 154 mln di ricavi del ’16 ai 419,1 mln del ’22. Con l’esaurirsi della spinta data dai bonus per la riqualificazione energetica, nel ’23 il fatturato è sceso. E ora, in un contesto di contrazione del mercato, Immergas chiede “normative chiare per consumatori e aziende: al momento non solo sono instabili, ma dettano tempistiche spesso irrealizzabili”
L’azienda che si occupa di componentistica e arredi per il trasporto ferroviario chiude il primo semestre ’24 con ricavi in aumento da 33 mln a 39,4 mln (+19%) soprattutto grazie “ad un incremento dei volumi di produzione ma anche da un aumento dei prezzi di vendita”. Salgono anche utile, da 3,7 mln a 4,5 mln (+23%), e la marginalità che si attesta a 4,5 mln (+11%). L’ad Russello: “L’obiettivo rimane espanderci a livello internazionale con un occhio alla sostenibilità”
La discesa della marginalità (a 3,7 mln, -59%), per l’azienda orafa vicentina, è da attribuire alla crescita delle spese “per marketing e comunicazione e del costo del lavoro”. Scendono anche i ricavi (29,6 mln, -15%) ma sale la somma di fatturato e ordini (posizione commerciale netta) che si attesta a +11% (69,4 mln) a giugno e a +17% a settembre “trainata dal mercato americano”
L’azienda emiliana delle pompe e dei motori a ingranaggi si lascia alle spalle un primo semestre che vede cali a doppia cifra per ricavi (-17,3%), Ebitda (-34,8%) e utile netto (-37,6%). Pesa soprattutto “la generale frenata dell’industria europea e americana, con particolare riferimento all’automotive” (che registra un calo delle vendite del 34,3%). Sale però il capitale investito (35,4 mln, +13,1%)
L’azienda che produce macchine per il packaging alimentare, medicale e cosmetico registra un fatturato di 26,8 mln, in calo rispetto al 30 giugno ’23 e influenzato “dalla crisi industriale italiana ed europea e dal rialzo dei costi delle materie prime”. Scende anche l’utile (2,2 mln, -30,5%), a causa dei nuovi finanziamenti per incrementare il magazzino. Ma per l’ad Bertocco “le attese per la seconda parte del '24 e per il '25 sono positive”
L’azienda dei sistemi di comando e cavi di controllo chiude il semestre anche con una perdita di 2,1 mln. La riduzione di marginalità e utile è dovuta principalmente “all’aumento dei costi operativi in Turchia dovuti all’inflazione” e al rallentamento del mercato agritech. A fine anno previsti ricavi tra 55 e 60 mln. L’ad Barbieri: “Dalla seconda metà del ’25 prevediamo che il settore mostrerà segni di stabilizzazione e potremo riguadagnare terreno”
L’azienda delle componenti meccatroniche per macchine industriali chiude il semestre con ricavi per 14,1 mln (-27% rispetto al pari periodo del ’23). Sul risultato pesano anche una “congiuntura sfavorevole dei mercati e l’instabilità geopolitica”. In calo anche l’Ebitda (-55,8%) per “la maggiore incidenza dei costi fissi sui volumi di vendita”. Per il futuro la società punta su nuovi Paesi (Sud America e India) sfruttando la recente acquisizione di Sangalli Servomotori
Punta a una crescita media ponderata della marginalità a doppia cifra l’operatore bresciano delle Tlc nel suo Piano Strategico al ’27. Prevista anche una “forte generazione di cassa” con cui azzerare il debito nel ’28. L’investimento, annunciato una settimana fa, su un terreno per costruire un Data Center sarà di 13 mln. Resi noti oggi anche i dati del bilancio semestrale: salgono ricavi (+5,6%) ed Ebitda (+6,7%), segno meno per l’utile (-9,2%) fiaccato dagli investimenti
L’azienda attiva nell’estrazione e lavorazione delle materie prime ha chiuso il ‘23 con ricavi per 183,6 mln, in leggera flessione dopo anni di crescita (187,8 mln nel ‘22) soprattutto a causa del rallentamento in settori chiavi come quello della ceramica. Per ritornare a crescere l’azienda si concentrerà sull’economia circolare sulla scia del ‘critical raw materials act’ dell’Ue
L’azienda della refrigerazione e del condizionamento registra ricavi per 110,4 mln (-11%). Il calo è influenzato soprattutto dall’automotive (-8,2%, -6,3 mln), che risente “del ciclo negativo che ha colpito Europa e Stati Uniti”, e dal leisure (-34%, -5,8 mln), una “flessione prevista dopo le forti crescite post covid”. Cala anche l’Ebitda in valore assoluto ma il peso sui ricavi sale da 12,7% a 13% grazie a costi della materia stabili
L’azienda padovana dell’outdoor design registra un fatturato di 47,5 mln (50,6 mln al 30 giugno ’23). Per la società la flessione è “un segnale di normalizzazione del mercato”. Cala l’Ebitda ma regge il risultato netto a 3,1 mln (rispetto ai 3,3 mln nel '23). In leggero miglioramento la Pfn. Oggi in Borsa il titolo ha chiuso a +2,69%
L’azienda bergamasca dei sistemi di sicurezza è passata dai circa 97 mln di ricavi del ’16 ai 180 mln dello scorso anno. Grazie alle acquisizioni ha ampliato la propria offerta, che ora si estende anche a impianti di evacuazione sonora e di antintrusione, dispositivi di rilevazione incendi e antifurto e soluzioni per la building automation. Punta ai 300 mln nel ’30. L’ad Edoardo Barzasi: “Per centrare il target dobbiamo guadagnare quote di mercato, investendo sui prodotti e sulla struttura commerciale”
L’azienda di facility ed energy management chiude il ’23 con un fatturato di 59,8 mln, in crescita rispetto all’anno precedente (52,3 mln) e supera anche il picco del 2020 (raggiunto grazie alle attività di sanificazione dovute alla pandemia). A spingere la crescita futura sarà l’ampliamento dell’offerta nel settore dell’energy management soprattutto nei Balcani, dove l’azienda si è espansa negli ultimi anni
L’azienda di macchinari agricoli di Molinella (BO) chiude il ’23 con ricavi per 30,5 mln, in flessione dopo anni di crescita, complice un settore in forte rallentamento. Tengono invece Ebitda e utile netto (rispettivamente 6,1 mln e 4,1 mln nel ’23). Il ’24 un anno complesso “ma noi continuiamo ad investire puntando sull’innovazione e anche sull’elettrico”, spiega il direttore generale Rossi
L’azienda concessionaria di auto e veicoli commerciali è passata dai 139,5 mln di fatturato del ‘16 ai 201,2 mln del ’23. La crescita è dipesa “in parte dal rincaro dei prezzi delle auto e in parte dall’ampliamento della nostra offerta di servizi”. Nel ’24 è previsto invece un ulteriore calo della marginalità, già scesa nel ’23 (18,2 mln rispetto ai 34 mln del ’22) dopo anni di crescita sostenuta
La multinazionale di Travagliato (BS) specializzata nella tracciabilità e nel controllo qualità ha chiuso il semestre con ricavi consolidati per 87,6 mln. L’azienda è in perdita per 22 mln (contro i 19,2 mln del pari periodo del ’23), “a causa essenzialmente di 9,1 mln di costi non ricorrenti”. La marginalità si attesta a 3,4 mln (contro i -5,4 mln del primo semestre dello scorso anno) per la "riduzione del costo del lavoro". Ordini raccolti a +7%. Il Ceo Gianluca Mazzantini: “Primi importantissimi passi della riorganizzazione aziendale
L’azienda bresciana dei connettori elettrici chiude con ricavi pari a 119,5 mln in crescita rispetto ai 117,6 mln del primo semestre ’23. L’aumento è trainato dalle vendite italiane. Ebitda e utile netto segnano invece una flessione (rispettivamente -9,8% e -12,8%) principalmente a causa dei maggiori costi di produzione e del personale. Investiti 13 mln su due nuove sedi
L’azienda distributrice di articoli e apparecchiature medicali riprende il suo trend di crescita abituale dopo l’aumento anormale legato al covid. Tra ‘16 e ‘19 era cresciuta passando da 35,5 mln a 43,3 mln mentre nel ‘20 registrava 84,3 mln di fatturato. Nel ’23 si attesta invece sui 65 mln. Il presidente Manzoni: “Nel ’23 si è azzerato l’effetto covid sulle vendite”
L’azienda produce più di 300 tipi di farine professionali principalmente per aziende industriali. Dal ’16 al ’22 è cresciuta, passando da 39,5 mln a 79,9 mln di ricavi sia grazie alle acquisizioni di altri mulini sia per l’ampliamento della clientela. Nel ’23 chiude a 83 mln, grazie anche all’aumento del prezzo del grano dovuto alla guerra in Ucraina il cui effetto, secondo il presidente Valente “si esaurirà nel ’24”
L’azienda trevigiana, che produce accessori per condizionamento, ricambio dell’aria, ventilazione e fotovoltaico, è passata da 19,1 mln di ricavi nel ’16 ai 51,1 mln del ’23. Dal ’21 è Società Benefit. L’ad Anna Munari: “Non pensiamo ad acquisizioni né operazioni straordinarie". Per crescere "potenziamo il catalogo e il servizio che offriamo”. E sulle rinnovabili: “A oggi il mercato italiano non sembra pronto a un cambio drastico”
Dal ’16 al ’20 l’azienda di Costa Volpino (BG) specializzata nella fornitura di sistemi di coperture e rivestimenti di facciata metallici ha raddoppiato il fatturato passando da 32,5 mln a 66,1 mln. Nel ’22 è arrivata a quota 140,4 mln mentre nel ’23 ha chiuso a 127,5 mln. Il ’24 si prospetta in linea. E per superare la concorrenza sempre più accesa Sandrini Metalli punta ad aprirsi a nuovi mercati
L’azienda che si occupa di offrire soluzione a noleggio di mezzi e macchinari per differenti settori (dall’edilizia agli eventi) dal ’16 al ’22 è passata da 40,5 mln a 92,3 mln Nel ’23 ancora in crescita fino a 112,3 mln. A fare la differenza le sei acquisizioni degli ultimi due anni. Ora l'interesse è sbarcare al Sud con le prossime operazioni
Il risultato netto dell’azienda bresciana di componenti per elettrodomestici era cominciato a scendere dopo aver registrato 14,1 mln nel primo semestre ’22. Nel '23 aveva chiuso a 15,3 mln. I ricavi adjusted si attestano a 143,1 mln (+24,5%). Anche Ebitda adjusted e Ebit adjusted crescono a doppia cifra. Spingono in particolare il nuovo settore induzione e i mercati Messico e India
La società torinese di servizi d’ingegneria ha chiuso il ’23 con ricavi per 79 mln in crescita rispetto ai 58 mln del ‘22 (e più che triplicati rispetto ai 24,6 mln del ’16). Il presidente Brasso: “Puntiamo a diversificarci: nel ’23 abbiamo messo a segno quattro piccole acquisizioni, anche nel medtech”. E sul futuro: “Stiamo vivendo un cambio culturale nel vivere la mobilità. Vedremo le conseguenze solo sul lungo periodo”
L’azienda modenese che si dedica alla produzione di alcool per uso alimentare, industriale ed energetico è passata dai 22,5 mln del ’20 ai 45,5 mln del ’22. Ha chiuso il ’23 a 30,4 mln. Anche a causa della “pessima campagna vitivinicola” il ’24 si sta delineando come un anno sfidante. Il Ceo Bonollo: “Oggi grappa e vino sono considerati un lusso. Per crescere ancora puntiamo sul bioetanolo”
L’azienda bresciana delle telecomunicazioni chiude il semestre con 27,5 mln di fatturato. L’apporto della neoacquisita Connecting Italia vale 1,6 mln: al netto di questo, la progressione messa a segno da Intred è del +5,6%. Non sono stati resi noti gli altri dati economici. Il Ceo Peli: “Fiduciosi di migliorare ulteriormente nella seconda parte del ‘24”
Giù ricavi (-4,2% a 68,5 mln) ed Ebitda (-12,3% a 13,3 mln) per l’azienda bresciana dei sensori. Utile netto pressoché stabile (-3,4% a 7,2 mln). Sale invece la raccolta ordini (+5,7%). Cresce il mercato asiatico (+25%) mentre frenano quello italiano (-14,4%) e Ue (-8,5%). L’ad Perini: “Primo semestre in linea con le previsioni”. Il titolo oggi chiude in Borsa a -0,71%
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