Lo scorso anno l'azienda attiva nello stampaggio a caldo e nella lavorazione dell'ottone ha registrato ricavi per 287,4 mln (-2%), un Ebitda di 52,7 mln (-8%) e un utile netto di 28,6 mln (-7%). Scende soprattutto il mercato extra Ue, “che sconta in particolare le incertezze incontrate da alcuni settori negli Usa”
L’impresa di Valperga (TO) deve il 90% del fatturato allo stampaggio di acciaio, soprattutto per i settori agricolo e automotive (sulla scia dei quali quest'anno Facem sta frenando). “Prima l’attività supportava la nostra produzione di macchinari per la lavorazione di alimenti, ma già dagli anni Sessanta è diventata prevalente”. Tra '20 e '22 i ricavi sono saliti da 32,8 mln a 60,5 mln, mentre nel '23 si sono fermati a 49,7 mln
L’azienda vicentina del retail automatico chiude il 2023 con una crescita del 12,5% rispetto al 2022, nonostante il calo generalizzato del settore (-1,6%). Comunicato anche il dato di fatturato del primo semestre 2024 che cresce del 7%. Sale anche l’Ebitda attestandosi a 10,3 mln. Continua il progetto di managerializzazione voluto dall’ad Adriani con la nomina di Cantini
Specializzata in prodotti in gomma di alta qualità, dal ’16 cresce a un ritmo dell’11,5% l’anno. Ar-Tex International si trova a Viadanica (BG), nella Rubber Valley, quarto distretto per crescita, redditività e patrimonializzazione. Nel ’22 l’azienda realizzava circa un sesto dei ricavi di tutto il distretto (105,2 mln su 680 mln totali). Crescita single-digit anche nel ‘24
L’azienda emiliana delle pompe e motori a ingranaggi chiude il primo semestre con un fatturato di 22 mln, in discesa del 17,3% rispetto allo stesso periodo del '23. La società non ha reso noti altri indicatori economici. L’ad Bonfiglioli: “L’attuale contrazione del mercato globale non poteva non aver effetto anche su di noi”. Ma rilancia: “Il calo del core business sarà temporaneo”
Il primo semestre dell’azienda milanese dei sistemi di comando si è chiuso con un fatturato di 31 mln. A trainare è il +25,8% della linea di business Iam, dedicata alla produzione di parti di ricambio per l’automotive. Scende invece del 5,4% la divisione specializzata in cavi e sistemi di controllo. La società non ha reso noti altri gli indicatori economici
L’azienda realizza macchinari automatici per il collaudo di microchip, di schede e di dispositivi elettronici (anche più piccoli di un grano di pepe). Dal ’16 al ’22 i ricavi sono quasi raddoppiati (da 101 mln a 196 mln). Il Coo Ganio: “Dopo la pandemia il settore ha vissuto tre anni di boom. C’è da aspettarsi un ‘24 stabile prima di altri cinque anni di crescita”
L’azienda vicentina dell'abbigliamento di lusso è passata da 44,3 mln a 86,8 mln di ricavi tra il '16 e il '23. Quest'anno punta a chiudere con un +10% anche grazie alla spinta del canale distributivo di proprietà. Nel fatturato sempre più Oriente. L’ad Peruffo: “Nei prossimi anni concentreremo i nostri sforzi in Cina”
Da più di 140 anni l’azienda udinese lavora nel settore dell’arredo. Oggi è guidata dalla terza generazione della famiglia Gervasoni, che con Paolo Colonna e Fabio Sattin nel ‘15 ha fondato Italian Design Brands (ora Dexelance). Dal '16 al '23 i ricavi sono saliti da 22,1 mln a 38,5 mln. Con due acquisizioni ha accresciuto il suo know-how nelle sedie in legno, con cui punta ad aggredire i settori contract e navale e i mercati Usa e Asia
L’azienda vicentina che produce leghe preziose per l’oreficeria e soluzioni galvaniche per gli accessori aveva più che raddoppiato il fatturato tra il'16 e il '22 arrivando a 125 mln. Nel ’23 e '24 su fatturato ed Ebitda pesa la crisi del lusso. Poliero: “È nei momenti di crisi che si deve investire"
Dal ’53 l’azienda della Motor Valley produce sistemi di guida. Dal ’16 al ’23 i ricavi sono saliti da 102 mln a 225 mln. Il Presidente e Ceo Claudio Ognibene: “Ci ha premiato fare investimenti in anticipo: come in India, dove ci dicevano di non andare, ma siamo presenti dal 2006". Ora il settore è rallentato: "Ma operiamo nelle costruzioni, nel material handling e nell’agricoltura: più le persone aumentano, più ci sarà bisogno di noi”
L’azienda padovana produce semilavorati alimentari per snack. Tra il ‘16 e il ‘23 è passata da 36,8 mln di fatturato a 74 mln. Negli ultimi dieci anni ha investito più di 60 mln su innovazione e sostenibilità. Il dg Campagnolo: “Oggi è necessario lavorare sugli aspetti salutistici delle materie prime. È una delle aspettative dei consumatori”
L’azienda di Guidizzolo (MN) produce macchine per l’orticoltura. Nata nel ’61 per mano di Luigi Ferrari, i figli Francesco e Dario sono entrati in azienda negli anni Ottanta nel segno dell’innovazione e dei brevetti. Oggi Ferrari Growtech sta raccogliendo i frutti di un lavoro sull’Ia: una macchina che, dopo aver memorizzato migliaia di immagini, rimuove le erbe infestanti intorno alle piante. Con l’export raggiunge circa 60 Paesi, soprattutto tra Europa e Nord America. Tra ’16 e ’23 i ricavi sono passati da 10,5 mln a 22,7 mln
L’azienda fa ricerca, produce e commercializza prodotti a base di acido ialuronico e suoi derivati. Tutta la produzione batte bandiera italiana, ma Fidia ha filiali commerciali anche in altri dodici Paesi esteri. Grazie a internazionalizzazione e acquisizioni il suo fatturato è passato dai 242 mln del ’16 agli oltre 463 mln del ’23. Alla fine di quest’anno dovrebbe attestarsi a circa 540 mln
L’azienda vicentina è diventata, in nemmeno trent’anni, un punto di riferimento nella distribuzione di componenti elettronici e lighting. Lo scorso anno ha chiuso con oltre 67 mln di ricavi (rispetto ai 76,7 mln del '22). L’amministratore unico Massimo Tirapelle: “L’estero? Per il momento il focus è sull’Italia”. Per il futuro non è esclusa anche la produzione: “Stiamo investendo per realizzare prodotti che hanno tempi di consegna più lunghi”
L’azienda riminese che produce portautensili per torni a controllo numerico è nata lavorando per conto terzi. Ora però l’80% dei ricavi deriva dalle proprie linee di prodotti innovativi. L’anno scorso ha chiuso superando i 30 mln, in leggera crescita rispetto ai 28,4 mln del 2022 mentre per il 2024 è previsto un rallentamento del settore. L’amministratore unico Marchetti: “Entro il 2025 cercheremo di portare a casa acquisizioni”
L’azienda friulana realizza mobili da ufficio, ma gestisce in realtà tutta la catena di approvvigionamento dalla produzione di energia alla logistica. Nel suo impianto da più di 1 mln di metri quadrati è installata la pressa più lunga d’Europa (67 metri).
Punto interrogativo sul nuovo regolamento Ue a tutela delle foreste: “Obiettivi apprezzabili, ma andrebbero resi compatibili con la capacità del sistema”
L’azienda è nata producendo candele per compleanni e feste. Ora realizza anche fragranze d’autore per marchi della moda e della profumeria di lusso. Possiede 13 boutique monomarca. Nel ’23 i ricavi sono saliti a 46 mln. Il titolare Paolo Terenzi: “Un prodotto antico come una candela ha bisogno di essere continuamente innovato: la qualità è il punto di partenza, non di arrivo”
L’azienda, attiva nel settore elettrotecnico, offre soluzioni e prodotti per l’impiantistica, la domotica, l'energia e l'illuminotecnica. A novembre ’22 ha acquisito Performance in Lighting, che ha portato in dote 100 mln di fatturato. Il Ceo Paolo Cervini: “Puntiamo al miliardo di ricavi nei prossimi cinque anni: per raggiungerlo sarà fondamentale un buon percorso manageriale combinato con operazioni di m&a”
Nata come distributrice di raccordi, sei anni fa l’azienda milanese ha integrato la produzione aprendo uno stabilimento nel bresciano. Il Ceo Marco Regis: “Vogliamo riportare valore in Italia. Per darci futuro serve costruire e gestire anche la filiera”. Rispetto al ’22, ricavi e margini limati nel ’23, ma l’utile è salito. Quest’anno è partito sulla scia dello scorso, “ma ora torniamo a crescere spinti dagli investimenti sull’infrastruttura ottica”
L’impresa brianzola, poco più che ‘ventenne’, produce materiali per l’isolamento termico nei settori dell’edilizia e dell’industria. I risultati corrono con il vento in poppa degli incentivi che negli ultimi anni hanno impattato il settore. Ora è pronta all’espansione nell’area Dach. Intanto il ’24 sembra si configurerà come un esercizio all’insegna della stabilità
L’azienda, nata in seguito a una vincita al Totocalcio, progetta, produce e commercializza sistemi di comando per il settore automotive e fuoristrada. Lo scorso anno i ricavi hanno sfiorato una crescita a doppia cifra, mentre hanno frenato Ebitda e utile. Sul risultato netto hanno pesato i tassi e l’inflazione in Turchia. L’azienda risponde con gli investimenti: il nuovo magazzino vicino all’A4 sarà gestito con l’Ia
Fanti è specializzata nella produzione di packaging, imballaggi e contenitori in metallo e materiale plastico destinati soprattutto al settore chimico. Acquisendo la maggioranza dell’azienda veneziana Ocm ha fatto un passo deciso anche nell’alimentare. “Oltre il 50% del nostro fatturato viene dalle esportazioni. Per continuare a crescere dobbiamo puntare su internazionalizzazione e operazioni straordinarie”
L’azienda produce macchine per il packaging alimentare, medicale e cosmetico. Con lo sbarco in Borsa del ’19 è nato anche il Gruppo Ilpra. Negli ultimi mesi il suo percorso di internazionalizzazione ha fatto tappa in Arabia Saudita e Corea del Sud. L'ad Maurizio Bertocco: “Guardiamo con interesse ad America, Nord Africa e Francia. Regolamenti Ue? Non li temiamo: progettiamo macchine versatili per adattarci ai cambiamenti”
Dopo la crescita “intensa e anomala” seguita al post-covid, l’azienda produttrice di componenti per elettrodomestici ha chiuso sia il ’22 che il ’23 in flessione. Questo non ha frenato il piano di acquisizioni, con Sabaf che prima ha fatto shopping delle schede elettroniche della Pga di Fabriano (AN) e poi di cerniere per elettrodomestici della statunitense Mec. Intanto il ’24 si prospetta positivo, grazie a una “raccolta ordini che assicura un ulteriore miglioramento dei risultati” e al “contributo crescente dei nuovi stabilimenti in India e Messico”
Nei suoi cinque stabilimenti tra Italia e Germania l’azienda produce packaging flessibili in materiali plastici. L’ad Renato Zelcher: “Il nostro punto di forza è la ricerca: portiamo sul mercato prodotti innovativi prima dei competitor”. Sugli ultimi risultati pesa il calo dei prezzi della materia prima: "In realtà i volumi hanno retto meglio dei ricavi". E sul Ppwr: “Sta creando incertezza e confusione, ma senza decreti attuativi è ancora difficile capirne gli impatti effettivi”
Nata realizzando carburatori per moto, l’azienda ha ampliato il proprio portafoglio prodotti ed è arrivata anche ai componenti per l’iniezione elettronica. In India, dove Dellorto era sbarcata con una partnership e ora conta due plant e una joint venture, la sua quota di mercato è cresciuta fino ad arrivare al 20%. Lo scorso anno ha spento 90 candeline. Il vicepresidente esecutivo Andrea Dell’Orto: “Per il centenario ci piacerebbe crescere su Nord America e Messico. E fare acquisizioni”
L’azienda milanese è specializzata nella produzione per conto terzi di polveri decoloranti per capelli. Serve centinaia di clienti in 85 Paesi e in Europa ha una quota di mercato dell’80%. Tra ’22 e ’23 ricavi ed Ebitda sono scesi. Il presidente Gabriele Magni: “Effetto inflazione, che ha ridimensionato il potere d’acquisto del cliente finale”
L’azienda ravennate produce gomme trattate per cavi elettrici. Tra ’16 e ’23 i ricavi sono raddoppiati, passando da 20 mln a circa 40 mln. Nei primi del Duemila la quasi totalità del fatturato era ottenuta in Italia: oggi la quota è scesa sotto il 50%. L’ad Galanti: “Le nostre parole chiave? Customizzare, innovare, digitalizzare e andare all’estero”
Nata nel ’79 producendo articoli per l’arredamento, l’azienda di Vicenza è passata dal vendere quasi unicamente per l’estero ad avere un 30% di fatturato generato in Italia. Nel ’23 i ricavi sono stati pari a 108 mln, stabile la marginalità (39 mln) rispetto al ‘22. Circa il 90% della sua produzione è esternalizzato a imprese artigiane tra i 5-10 chilometri di distanza dal suo stabilimento
Il Gruppo è attivo nella cosmetica professionale. Eccezion fatta per il ’20, da anni Alfa Parf cresce a doppia cifra di esercizio in esercizio. Dietro ai risultati della multinazionale con sede nella bergamasca c’è la spinta delle acquisizioni. Con quella di Iv San Bernard del ’22 è entrata anche nel settore della cosmetica per animali
Arrivata alla terza generazione, l’azienda della famiglia Nessi opera nella vendita di materiali per il settore edilizio. Nel ’23 ha registrato ricavi per 210 mln e un Ebitda di più di 35 mln. L’ad Federico Nessi: “L’impatto dei bonus è stato limitato, la crescita è in larga parte dovuta alle oltre 10 acquisizioni dell’ultimo triennio”. I ‘magazzini per l’edilizia’ di Eternoo sono presenti in 11 regioni: “Vogliamo diventare l’Esselunga dell’edilizia”
L’azienda veneziana è la ‘madre’ del pane da tramezzino più conosciuto in Italia, prodotto su cui si è specializata dagli anni Ottanta. Ma per Arte Bianca non c’è solo lo Stivale: esporta in altre 20 nazioni e sta sviluppando anche il mercato Usa. Da poco sono partiti i lavori per una nuova linea di produzione. “Come farcela nella Gdo? Proponendo un prodotto differenziante e che crea fidelizzazione: quindi, puntando sulla qualità”
È grazie a una rivista americana che il fondatore dell’azienda riminese ha avuto l’idea di iniziare a produrre palloncini in foil in Italia. Dal ’16 al ’22 il fatturato di Grabo è cresciuto a un ritmo di quasi il 50% all’anno. Il ‘boom’ è arrivato anche grazie ai social. Il vicepresidente Joshua Grassi: “Il mercato ora è in grande fermento. E nel futuro saremo sempre più sostenibili”
Attiva nel settore della refrigerazione e del condizionamento, Indel B ha realizzato un frigo per lo Shuttle Columbia. Grazie alla quotazione in Borsa ha dato il via a una serie di acquisizioni che l’hanno aiutata a passare dai 90 mln di ricavi del ’16 ai 227 mln del ’22. In lieve flessione il ’23. Ma le aspettative nel medio-lungo termine “rimangono buone”, soprattutto grazie ai mercati Nord e Sudamericani
L’azienda emiliana crea soluzioni di stampa su misura per i propri clienti. Nel 2009 ha dato il via alle acquisizioni, oggi arrivate a 13. Dopo la frenata seguita alla pandemia, i ricavi sono tornati a crescere (140 mln nel ’23). Ma dopo il covid l’aumento dei costi delle materie prime e lo shortage di componenti elettronici ha continuato a pesare su margini e redditività. Entro il prossimo anno Custom vuole portare la quota export al 70%
L’azienda orafa di Vicenza, presente nel settore Aim (oggi Egm) dal 2016, ha visto passare i ricavi da 20 milioni a 67. Dati molto positivi anche per l’Ebitda, che dal 2020 al 2022 è salito da 4,2 a 15,8 mln. Lieve flessione solo per l’utile, che rimane comunque sopra i 10 mln. Il 90% del fatturato è realizzato all’estero e la società è presente in più di 50 Paesi con 700 concessionari, ma l’ad Nardin spiega che ha scelto di focalizzarsi “solo sui Paesi che ci danno un riscontro veloce. Distribuire pioggia porta a poco dappertutto”
Nata come azienda che produce e progetta packaging flessibili per l’alimentare, con le acquisizioni è entrata negli imballaggi per l’industria dolciaria e farmaceutica. Tra ’16 e ’22 era passata da 40,4 a 61,7 mln di ricavi. Poi un incendio l'ha costretta a rivedere gli obiettivi per il ’23. L’ad Nicolini: “L’impegno delle persone ci ha aiutato a non perdere quote di mercato. Ora ritorniamo a regime”
L’azienda friulana, che produce e fornisce materiali per l’edilizia, la termoidraulica e l’arredobagno, ha chiuso il 2023 con 276 milioni di ricavi, 30 di Ebitda e 20 di utile. La crescita è avvenuta e prosegue per linee esterne. Per l’ad Vincenzo Zanutta, dopo la spinta del Superbonus, bisogna rispondere a nuove esigenze: “Oggi le persone cercano soluzioni abitative con soluzioni energetiche che generano entrate superiori alle rate del mutuo. Questo ci ha portati a diventare venditori di servizi, un generalista con tante specializzazioni per ogni segmento di mercato”
Dal 1991 il Gruppo è specializzato nel marketing per centri commerciali: acquista spazi (anche temporanei) e offre servizi per attrarre nuovi clienti e fidelizzare gli esistenti. Tra le sue società c'è Pta Payment Solutions, che ha una quota del 95% nel mercato delle gift card nel nostro Paese. In Italia ha ingaggiato più di 9 mila retail e, a livello internazionale, opera in 650 mall. Dal ’16 al ’22 è passata da 5,8 mln di ricavi a 29 mln, con un Cagr del 30,8%
Iniziata nel 1900, l’attività della Legatoria Editoriale Giovanni Olivotto oscilla tra automazione e artigianalità, in un processo votato a garantire la qualità del prodotto finale. Dai rifili alla polvere della carta, tutto in azienda viene raccolto per essere riciclato. Se la tecnologia usata nella legatoria è quella degli anni Ottanta, per l’ad Rosa Olivotto "si può migliorare nella stampa: il futuro sarà il digitale. Ora ha costi proibitivi, per questo l'incognita è quali investimenti tecnologici bisognerà fare"
Nel '23 aumentano fatturato (più che raddoppiato sul '16), utile ed Ebitda per l’azienda farmaceutica di Mozzate (CO), controllata da Zeta Farmaceutici Group di Sandrigo (VI). Il presidente Benedetti: “Ci siamo differenziati sviluppando i prodotti che richiedono un numero inferiore di autorizzazioni”. Decisivo il supporto alle multinazionali: “Facilitiamo il loro ingresso in un mercato che non conoscono”
In un settore che il consigliere d’amministrazione Davide Magris definisce “ancora molto parcellizzato”, con la sua crescita per linee esterne è arrivata a un fatturato consolidato di 200 mln nel ‘23. È socia di Inpacs, il più grande gruppo europeo (3 mld di ricavi) di distributori specializzati nella rivendita B2b di prodotti per la pulizia e l’igiene. Il ’24 è partito con “un leggero rallentamento della domanda, ma nel nostro mercato ci sono sempre opportunità, sia di crescita organica che per acquisizioni”
Il compensato che l’azienda di Sabbioneta (MN) ottiene dalla lavorazione del pioppo diventa non solo porte o mobili, ma anche parti di camper e navi. L’ad Nicoletta Azzi: “Coniughiamo innovazione e sostenibilità, così ci facciamo trovare pronti quando norme e direttive lo richiedono”. Tra ’20-’22 il fatturato è balzato da 68 mln a 108 e l’Ebitda è triplicato (da 8 mln a 24 mln). Mentre nel ’23 i principali dati economici hanno subito un calo low-single digit
L’azienda padovana di sistemi per la protezione solare e la copertura degli spazi esterni registra una crescita costante dei ricavi (da 45,1 mln nel 2020 a 91,3 nel 2023) e un calo degli utili (da 10,3 mln nel 2022 a 3,7 nel 2023). L’ad Alessio Bellin: “Il Covid ci ha dato una spinta, ora c’è una normalizzazione”. Nel 2022 la prima acquisizione in Germania: “Vogliamo crescere sul mercato europeo, andare oltreoceano per noi è difficile”
Per produrre i suoi componenti metallici di precisione il gruppo opera su nove stabilimenti, di cui quattro all’estero (Germania, Brasile, Cina, Usa). L’au Mario Sangalli: “Per gestire un gruppo complesso come il nostro l’It è stata e sarà fondamentale”. Aurelio Sangalli Holding viaggia oltre i 360 mln di ricavi e prevede un 2024 di crescita. Sull’apertura al capitale: “Ogni tanto ci corteggiano, ma per ora non voglio mollare”
L’azienda metalmeccanica di Calliano (Trento) prevede un 2024 difficile, dopo anni di crescita costante per il fatturato e una prima contrazione dell’Ebitda nel 2023. Il core business è l’automotive, che pesa per oltre il 30% dei ricavi, seguito dall’agricoltura e dalle macchine da costruzione e movimento terra. Mirco Cainelli: “Vogliamo portare tutte le aziende del gruppo alle performance della principale, poi potremo aprire il capitale”
L’azienda della famiglia Fornari produce resistenze elettriche di potenza. “La nostra fortuna? Oggi la transizione energetica ci viene incontro”. In tempi non sospetti, ha spinto l’acceleratore sulle acquisizioni: la holding oggi conta 25 società in tutti i continenti. Il ’24 si preannuncia all’insegna della crescita. Nel futuro c’è anche la valorizzazione del marchio: “Fino a oggi abbiamo mantenuto quello delle aziende acquisite”
L’azienda vicentina di edilizia stradale e asfaltature autostradali (attiva anche nelle opere di difesa idraulica) ha chiuso il 2023 con 38 milioni di ricavi e 5,9 di marginalità. Il fatturato ha avuto un andamento altalenante, ritenuto fisiologico, e le stime per il 2024 sono all’insegna della stabilità. L’ad Mainetti: “Servono incentivi per il riciclo dei materiali, vogliamo puntare sulla sostenibilità per mitigare il nostro impatto”
Personalizzazione e verticalizzazione sono le parole chiavi dell’azienda partita da Mantova nel ’95 e che è arrivata a stendere 32 mila chilometri di fibra ottica in Italia. Ha collegato anche Bosco Fontana, la tenuta da caccia dei Gonzaga. Negli ultimi quattro anni, in media, il margin è stato oltre il 30%. A novembre ha portato a termine la sua seconda acquisizione: “E non è detto sarà l’ultima”
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