Davanti alle incertezze, le Pmi italiane rispondono puntando su visione, dinamicità e risorse umane. E così, nel confronto fra le eccellenze, la complessità diventa opportunità, tra diversificazione, managerializzazione e centralità del cliente. E il piano industriale torna a essere una bussola concreta
Come selezionare un manager sulla base degli obiettivi? Quanto conta che sia allineato alla cultura aziendale? E che tipo di stile deve privilegiare? Ad Altavilla una sezione tematica ha indagato questi temi. Le risposte nelle esperienze delle Champions: “Un imprenditore senza manager è solo e non può crescere”, ha spiegato Cimolai. E Novello: “I due ruoli sono sinergici: ma è un’armonia che va anche pianificata”
Dall’M&A alla digitalizzazione, dall’internazionalizzazione alla valorizzazione delle competenze, sono tante le strategie per poter creare valore facendo fronte alle pressioni del contesto globale. Per Marchetto (Somec): "Le acquisizioni permettono di intergrare mercati, competenze e prodotti rispetto ai 15 anni che servirebbero per svilupparli"
Nella due-giorni di confronto, i campioni di redditività navigano ‘oltre le turbolenze’. Aureli (Aetna): “Bisogna tenere assieme visione imprenditoriale e gestione manageriale”. Bollati (Davines): “Ci siamo dati noi il ritmo di crescita così da tenere un forte assetto valoriale e culturale”. E Piovesana (Alf Invest): “Quando ci aspettavamo che il mercato calasse abbiamo investito in nuovi spazi produttivi per crescere con altri prodotti”
Gli scali di taglia media sono sempre più attrattivi e nel ’24 hanno visto crescere il traffico oltre i livelli del ‘19. Spicca il caso di Trieste, che registra passeggeri in aumento del 41% e lancia cinque nuove destinazioni. Lavori in corso a Pisa e Genova. Situazione delicata per gli aeroporti “minori” dell’Emilia-Romagna: Forlì e Parma sono a rischio default, Rimini paga il crollo dei collegamenti con Russia e Ucraina ma mantiene una solidità patrimoniale e finanziaria che mostra margini di crescita
I primi quattro mesi dell’anno confermano il trend positivo registrato nel 2024 per il settore italiano. I grandi hub (Fiumicino, Malpensa) guidano il trend, ma gli scali minori faticano a sopravvivere senza sostegno pubblico. Saturazione delle infrastrutture, burocrazia e scarsità di personale ostacolano la crescita, mentre il modello low cost aumenta il traffico ma riduce la redditività
Dalle promesse di rivoluzionare la mobilità di Milano-Cortina 2026 alla dura realtà: il settore della mobilità aerea avanzata in Italia, come in Europa e negli Usa, è in fase di stallo. Ad oggi, infatti, nessuna delle aziende del settore ha raggiunto l’omologazione completa al volo con i passeggeri. Congelati gli investimenti italiani: degli 1,8 mld previsti da Enac solo una minima parte è stata spesa, mentre i 110 mln del Pnrr restano largamente inutilizzati. Primi test solo per i voli cargo
Per l’ex dg di Sacbo, che vanta 45 anni di carriera tra Linate, Malpensa e Orio al Serio, “gli aeroporti più grandi e presidiati dai vettori low cost sono cresciuti di più perché hanno investito sulle attività ‘non aviation’ come aree commerciali e alberghi”, ma in futuro “gli scali minori avranno successo perché collegheranno le aree periferiche in ascesa. La transizione digitale migliorerà il comfort dei viaggiatori, le tecnologie ridurranno l’inquinamento”
I produttori di energia elettrica sotto pressione da Confindustria e dal governo, che minaccia un’indagine su possibili speculazioni sui prezzi dell’energia. La loro redditività in parte deriva dal fatto che la produzione di rinnovabili viene pagata come fosse gas. Ma anche dall'idroelettrico e dagli investimenti sulle reti
Tra costi energetici elevati e la fine dei sussidi emergenziali, molti energivori italiani puntano sull’autoconsumo per restare competitivi. Ma la burocrazia blocca investimenti e innovazione. Per Mauro Fara, ad di Italia Alimentari, servirebbe “una semplificazione, piuttosto che più sostegni”. L'azienda ha installato sistemi di cogenerazione e trigenerazione in tutti gli stabilimenti, puntando anche sul fotovoltaico
L'azienda dell'argilla espansa punta alla totale sostituzione dei combustibili fossili con energie rinnovabili, raggiungendo il 50% di autoproduzione con un impianto agrovoltaico innovativo che sarà inaugurato a giugno. Per spingere la crescita di operazioni come queste “non c’è leva più efficace di un incentivo fiscale che spinga l’imprenditore a reinvestire in azienda"
Orsini chiede il ‘disaccoppiamento’ che però deve passare anche per Bruxelles. La premier indica agli industriali la soluzione dei Power purchase agreements, escludendo l'uso di altri soldi pubblici. E media tra industriali e i produttori ‘di Stato’: aumentare le rinnovabili e rilanciare il nucleare
Alla Cuoa Business School il 13 e 14 giugno oltre cento imprenditori delle eccellenze manifatturiere italiane si confronteranno sulle strategie di crescita in un contesto globale competitivo. Fra loro anche Marco Nocivelli, Davide Bollati, Mauro Fanin, Valentina Aureli, Denise Archiutti, Maria Cristina Piovesan. Focus su come guardare oltre le turbolenze, con un mix di visione, strategia e solidità finanziaria
Il vicedirettore del Corriere della Sera, da sempre attento osservatore del mondo dell’impresa, vede un enorme rischio nell’incapacità del nostro paese di fare quadrato di fronte all’incertezza e supportare il tessuto imprenditoriale. “Abbiamo imprese eccellenti, abituate a fare da sole. Ma se l’Italia fosse più favorevole nei loro confronti, sarebbero molte di più”
L'ad dell’aretina Lem aveva lanciato l'allarme già nell'autunno 2023 quando i grandi brand annunciavano ancora trimestrali positive. Oggi la crisi colpisce duramente il distretto che occupa 140mila addetti, con la metà delle piccole aziende a rischio chiusura. "Quando tornerà la domanda, parte dell'indotto sarà ormai inesistente"
Il ceo del gruppo milanese attivo nella refrigerazione commerciale, che ha chiuso il 2024 con 1,7 mld di fatturato (+17%) e 50 mln di utile netto, guarda oltreoceano nonostante il rischio dazi: “Scenario molto incerto, ma i giovani possono aiutarci a comprenderlo e a trovare nuove soluzioni. Il nostro approccio pragmatico ai temi Esg ha migliorato l’efficienza e verrà portato avanti a prescindere dalle impostazioni politiche. Il digitale spinge i clienti a chiederci previsioni sui consumi e assistenza nei punti vendita”
Cresce il numero delle piattaforme che consentono di effettuare operazioni completamente digitalizzate e automatizzate. Leonardo Fior: “Per ora l’accesso resta riservato a investitori professionali o qualificati, anche se con soglie più basse. Aprire ai risparmiatori retail è giusto, ma servirà un’adeguata educazione finanziaria”. Borgonovo (Yeldo): “Le nostre proposte di investimento nel real estate partono da 100 mila euro. E per le operazioni bastano due minuti”
Filippo Padovani, portfolio manager di Tenax Capital, afferma che “la centralità delle banche ha rallentato lo sviluppo della finanza alternativa, ma il trend è partito e continuerà a crescere. Le concentrazioni bancarie apriranno nuovi spazi e una parte crescente del risparmio privato andrà all’economia reale. Sinergia forte sul leverage buyout”. Morra (Hoshin): “Le banche rappresentano ancora la principale fonte di finanza per le aziende e non diventeranno irrilevanti, ma continueranno a tutelare il territorio”
L’head of operation della fintech milanese, proprietaria di una piattaforma di Supply Chain Finance che aiuta le aziende capofiliera a ottenere uno sconto sulla fattura anticipata dal fornitore, spiega com’è cambiato l’accesso al credito lungo le catene di fornitura: “L’integrazione delle informazioni dal sistema gestionale dell’impresa ci consente di gestire una moltitudine di fornitori in modo semplice, formulare indicatori predittivi in tempo reale e dialogare con le banche gestendo l’intero flusso dati in modo automatizzato”
Una volta erano le banche e gli intermediari a dettare legge sugli investimenti finanziari. Oggi l'evoluzione dei mercati e delle tecnologie sta disegnando scenari nei quali sia i privati che le imprese possono investire con strumenti diversi. Le esperienze di Hoshin Corporate Finance e FinDynamic nell’ambito del factoring (la cessione del credito a terzi). Padovani (Tenax Capital): "Strumenti complementari più che alternativi"
La space economy vive una nuova stagione di crescita e in questo contesto anche la sostenibilità diventa cruciale: servono regole condivise per gestire orbite sempre più affollate e valorizzare i dati spaziali per la Terra. Se ne è discusso al panel “Sostenibilità nello spazio” del Galileo Festival. Tra i temi: detriti orbitali, industria responsabile, progetto Iride e la prima legge italiana sulla space economy
Presentato al Galileo Festival di Padova il progetto Space Rider, lo shuttle europeo realizzato da Thales e Avio pensato per aumentare la permanenza in orbita ottimizzando i costi. L’Italia al centro anche della produzione di cellule solari CESI, più redditizie del fotovoltaico a silicio, e della “nuova era” delle missioni spaziali congiunte in vista di una difesa planetaria integrata
“Oltre il Pnrr: space economy, startup e Pmi” è il titolo del panel organizzato nell’ambito del Galileo Festival di Padova che ha acceso i riflettori sul dinamismo dell’ecosistema spaziale italiano. Tra trasferimento dati satellitare, missioni lunari e fusioni industriali, al centro del dibattito il ruolo strategico del Next Generation Eu e la sfida cruciale della formazione
Telecomunicazioni, mappe di navigazione e osservazione della Terra. Le smart cities dipendono molto più di quanto si immagini dai satelliti. “Il dato spaziale ha senso solo se diventa servizio per i cittadini”, ricorda Bussoletti (e-Geos). Per Beco (Aiad-Confindustria) una delle sfide sarà dotare le auto di sistemi connessi per leggere l’ambiente urbano. Topputo (PoliMi): “Prossime frontiere? Portare i satelliti più vicini alla Terra e ripararli direttamente in orbita”
Dal 5 all’8 maggio va in scena l’alleanza tra Fiere di Parma e Fiera Milano per ridefinire Tuttofood. Che diventa parte di una piattaforma internazionale grazie alla partnership anche con Koelnmesse. Il nuovo format integra food, beverage e mixology, amplia l’offerta espositiva e rafforza il posizionamento strategico in Europa. Focus su digitalizzazione e sostenibilità, con eventi anche diffusi in città e calendarizzazione alternata con Cibus e Anuga
L’ad di Fiere di Parma sull'asse Cibus-TuttoFood: “Milano è l’unica piazza italiana con la scala e le infrastrutture per giocare una partita mondiale sul Food". Contando anche Koelnmesse, partner storico di Parma, "possiamo oggi offrire un sistema fieristico integrato da 340mila metri quadrati". Un sistema fieristico unico sulla via Emilia? "Abbiamo dimostrato di saper crescere, e bene, anche da soli"
Il gruppo emiliano sinonimo di mortadella sarà presente a TuttoFood con le novità del brand Mopur, che si distingue per le proposte a base di proteine vegetali. Andrea Righi (direttore di FelsineoVeg): “Divulgazione sul benessere alimentare e degustazioni attirano consumatori onnivori alla ricerca di alternative equilibrate. Nella nostra offerta anche prodotti sfiziosi come le scagliette al gusto di pollo per le piadine. L’aumento dei volumi rende i prezzi più accessibili, ma è giusto mantenere un posizionamento più elevato”
A TuttoFood l’azienda padovana presenta un burger americano a base di carne bovina macinata. Il direttore commerciale Raffaele Pilotto vede “un rilancio della tradizione zootecnica, perché le proteine di origine animale continuano ad attirare il consumatore e il piacere di una grigliata non è sostituibile. La formazione riguarda soprattutto la manualità, che nonostante la tecnologia rimane fondamentale. E il welfare aziendale non è solo un investimento sulle persone, ma una risposta concreta ai bisogni manifestati”
Dal 2011 al 2023, 550mila giovani italiani sono emigrati all’estero, causando una perdita stimata di 134 mld e impoverendo il tessuto produttivo nazionale. L’Italia, incapace di trattenere e attrarre talenti, vede anche un esodo interno di laureati dal Sud al Nord. Le agevolazioni fiscali hanno favorito alcuni rientri, ma le recenti restrizioni rischiano di bloccarne gli effetti
Prima sindacalista nelle fila della Cgil, poi sottosegretaria, viceministra e infine ministra. Maria Teresa Bellanova, oggi in Italia Viva, è sempre stata impegnata sui temi del lavoro e dei diritti. Sull’ia dice: “Oggi la nostra sfida è aprirci all’innovazione. Devono farlo le imprese, ma anche i sindacati e la politica. È la via maestra per aumentare la produttività e così i salari”. Il monito a chi è ostile, o spaventato: “Un problema di oggi, se non affrontato, diventa molto più grave domani”
Per il presidente della Fondazione Capitale & Lavoro la partecipazione al capitale d’impresa “può restituire al lavoratore dignità, coinvolgimento, diritti di intervento, crescita economica e può anche introdurlo all’idea di imprenditorialità futura. Bisogna invertire una narrazione che poggia su una premessa culturale sbagliata. I nostri studi dimostrano che le imprese sono più attente di quanto si pensi. La legge sulla partecipazione non tocca alcuni aspetti che andrebbero modificati”
Nel 2024 l’Italia vede aumentare gli occupati e calare i disoccupati, eppure resta fanalino di coda in Ue, soprattutto per le performance negative del Sud e l’elevato numero di inattivi (amplificato dal fenomeno del lavoro nero). Male la fascia 15-24 anni e le donne. A giugno i cittadini saranno chiamati a esprimersi sul Jobs Act, in vigore dal 2015. Ma per più di qualcuno è una battaglia di retroguardia
Maria Porro, presidente del Salone del Mobile, difende il format della Design Week: “La questione dei costi è reale, ma non riguarda gli spazi espositivi. Su alloggi e mobilità faremo nuove partnership per costruire un’offerta più accessibile". E sul ritorno: "Va valutato su più livelli, non solo nei contratti chiusi nei sei giorni di fiera. Poter incontrare gli operatori statunitensi mentre Trump annunciava i dazi è stata un’opportunità rilevante”
Per Barbara Minetto, direttore generale della veneziana Magis, è giunta l’ora di porre un freno al Fuorisalone: “Ha preso troppo spazio e distrae i clienti, che in alcuni casi non raggiungono nemmeno la fiera. La città non può drenare risorse dagli espositori, bisogna trovare una via d’uscita per calmierare i prezzi e coordinare tutti gli eventi. Meglio puntare sul SaloneSatellite, che porta giovani designer e idee innovative”
I numeri dell’edizione 2025, abbinata alla biennale Euroluce, sono in linea con il precedente del ’23. Ma le opinioni sono contrastanti. Presotto (Arblu): “In fiera costi alti, farsi notare è difficile. Per noi al FuoriSalone è andata benissimo”. Barona (Le Fablier): “Promuoviamo un nostro evento su invito, altrimenti passa chiunque e si fa confusione”. Ma Calligaris (Orbital Design Collective): “In azienda è difficile riunire tanti clienti come avviene in fiera”. E Fantoni: “Bene la crescita dei visitatori stranieri. Bisogna lavorare sull’armonia degli spazi e aumentare la qualità del Fuorisalone”
Giovanni Gervasoni, presidente dell’omonima azienda udinese controllata dal gruppo Dexelance, promuove la formula con il doppio evento: “Giusto mescolare divertimento e concretezza, anche se in fiera si fanno meno affari di una volta e l’uscita di alcuni brand è stata una perdita importante. Se la gente vuole fare coda per un cocktail o un gadget non si può evitare, bisogna essere benevoli. Noi faremo una scrematura più attenta agli eventi per i clienti. I costi degli alberghi? Conviene andare in b&b”
Il presidente dell’azienda varesotta che produce scambiatori di calore e sistemi di raffreddamento non è sorpreso dalle mosse di Trump: “Sta facendo quello che aveva annunciato, anche se in modo inusuale. Ora tutto dipende dalla reazione dell’Ue, che deve rimanere allineata agli Usa per non farsi colonizzare dalla Cina. L’India ha costi paragonabili a quelli cinesi, è democratica e ha un potenziale enorme per l’export. Le oscillazioni di rame e alluminio rischiano di bloccare gli investimenti”
L’effetto collaterale del braccio di ferro Usa-Cina potrebbe essere un’invasione di prodotti cinesi sul mercato europeo. Una tesi che ha spinto il ministro Urso a parlare di rischio maremoto e a chiedere nuove misure di salvaguardia per contrastarlo. Montalban (Visottica): “Gli ordini si sono fermati. L’impatto sarà soprattutto sui consumi, ci stiamo preparando al rallentamento”. Bellini: “Gli americani guardano ancora all’Ue. Ma noi dobbiamo aumentare i consumi interni”. E intanto Hong Kong corteggia le imprese italiane
Il meccanismo introdotto nel 2018 per contrastare i primi dazi di Trump fissa un tetto per l’export dei Paesi extra-Ue. Taiwan ha esaurito in tre giorni la quota assegnata per il trimestre aprile-giugno. Dazi di sei mesi per Egitto, Giappone e Vietnam. Banzato (Acciaierie Venete): “Le mosse di Trump faranno rallentare l’export dei settori che consumano acciaio e faranno spostare l’export di prodotti finiti dagli Usa all’Ue. La salvaguardia si può aggirare facendo partire i prodotti dai Paesi privi di limitazioni”
Per Maurizio Castro, esperto di relazioni industriali e commissario giudiziale della veneziana Speedline, il Veneto rischia di perdere i ceti professionali più evoluti. “Territorio impoverito da delocalizzazioni ostili, imprese impreparate ad affrontare i riposizionamenti ed erosione dei distretti. Serve più concertazione per creare campioni nazionali, e anche la composizione negoziata non deve rimanere prerogativa di pochi soggetti. Speedline punta a una cordata di componentisti innamorati del territorio”
Il caso Berco evidenzia l’assenza di imprese pronte ad assorbire i lavoratori in uscita nel raggio di pochi km e spinge De Pascale a invocare una riflessione sullo sviluppo armonico dell’Emilia-Romagna. Cotugno (Fiom-Cgil): “Ferrara è desertificata, ma soffrono anche Reggio, Modena, Ravenna e Forlì”. In Veneto preoccupa la metalmeccanica veronese (200 licenziamenti in 4 aziende di 3 comuni sparsi tra campagne e colline). E i problemi di ricollocamento riguardano anche i lavoratori delle aziende penalizzate dall’inverno demografico
Da Berco a Speedline, le aziende a rischio chiusura stanno valutando la produzione di armi e mezzi militari per garantire la continuità occupazionale, come ha già fatto la Faber di Castelfranco Veneto (Tv). Castro (Speedline): “La nostra quota di produzione per la difesa crescerà in rapporto alle richieste dell’Ue e in particolare della Germania”. Valentini (Fiom-Cgil Venezia): “Mercato che potrebbe evolvere”. Cotugno (Fiom-Cgil Emilia-Romagna): “Non è la soluzione migliore, ma non ci mettiamo di traverso”
Nel panorama delle Pmi italiane, il tema della fragilità gestionale emerge con forza in un mercato sempre più complesso. Luisa Barbieri, temporary manager specializzata in Direzione Generale, analizza le criticità: "Molti imprenditori non investono nella propria formazione" e sottolinea come "le cause scatenanti sono quasi sempre riconducibili a mancanze di competenze a livello gestionale o all'assenza di strumenti di controllo"
Per le imprese italiane ridurre la dipendenza dai combustibili fossili e investire nell’elettrificazione può essere la chiave per garantire competitività e resilienza nel contesto economico e geopolitico attuale. Le imprese stanno progressivamente investendo in processi di decarbonizzazione, Alessandro Macciò in Elettrificare per crescere racconta le strategie di 30 di queste realtà
Coro di sì al Green Economy Festival di Parma sul nucleare di nuova generazione. Dodaro (Enea): “Nucleare e fonti rinnovabili dovranno cooperare. I nuovi sistemi di sicurezza impediranno incidenti come quello di Fukushima”. Martini (Rse): “Ci sono tanti scienziati italiani che hanno continuato a studiare il fenomeno all’estero, ora vogliamo recuperarli”. Petrucci (Prometheus): “I giovani ingegneri non devono arrendersi al richiamo del fintech. Non bisogna solo fare soldi, ma anche fare cose”
La transizione energetica è un viaggio urgente verso un futuro sostenibile. Le rinnovabili sono pronte a decollare, ma resistenza culturale e norme inadeguate frenano il cambiamento. Al Green Economy Festival di Parma, una discussione su ostacoli e prospettive delle fonti rinnovabili con Attilio Piattelli, Stefano Fracasso, Michele Governatori, Silvia e Margherita Vascellari. Perché, alla fine, l’energia che ci manca è quella a sostegno della transizione green
Si potevano ridistribuire risorse e asset con cui finanziare i Comuni e offrire servizi ai cittadini. “E invece si continua a favorire l’ex monopolista”. A dirlo Federico Testa, presidente di Agsm Aim al Green Economy Festival di Parma. Il riferimento ovviamente è alle gare su reti e impianti idroelettrici, evitate con un emendamento alle leggi di bilancio. “Sarebbe giusto, come tra l'altro prevedono le regole europee, che questa ricchezza venga anche redistribuita”
La transizione energetica avanza a livello globale con investimenti che hanno raggiunto 2,1 mld di dollari nel 2024, il doppio rispetto ai combustibili fossili. Il settore trainante è la mobilità elettrica (747 mld), seguito dalle rinnovabili (728 mld) e dalle infrastrutture di rete (390 mld). La Cina domina con 818 mld investiti, ma paradossalmente resta il maggior consumatore di carbone. Per raggiungere la neutralità entro il 2050 servirebbero 5,6 mld annui fino al 2030. L'Italia si apre alle tecnologie della transizione, ma resta indietro nella crescita delle rinnovabili rispetto Paesi con Germanie e Spagna e la quota di auto elettriche è tra le più basse della Ue
Sassi (Confindustria), Gianluca Bufo (Iren), Besseghini (Arera), Colaninno (Piaggio), Pontremoli (Dallara e Presidente Motor Valley), Mutti e non solo: nella città emiliana la sostenibilità scende dal palco degli slogan per confrontarsi con la realtà delle imprese. Settori come i motori, l’agroalimentare o il mondo dell’energia raccontano una transizione fatta di scelte complesse, tra innovazione, competitività e attenzione ai territori
C’è Liberti che racconta un Mediterraneo sempre più caldo, Caraveo che scruta un cielo ormai ingombro di rottami spaziali, Cottino che ci porta a tavola tra insetti e alghe, Volpi che svela come la natura ci abbia anticipati su tutto, e Pileri che ci ricorda che il suolo non è solo terra. Cinque libri per rileggere la sostenibilità e immaginare il nostro domani, in attesa del voto finale sabato 29 marzo alle 15
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