Non è solo la moda che a causa della crisi cinese denuncia una situazione forse peggiore di quella del 2008. L'automotive mette ko la Germania e anche la filiera di fornitura italiana registra cali del 30%. Ma è in crisi nera anche la chimica. Trainano solo Ict e industria degli armamenti. Gli industriali, da Guido Barilla a Bonometti, mettono sotto accusa il Green Deal, ma pesa soprattutto la mancanza di una nuova prospettiva industriale e l'incapacità di giocare un ruolo nel nuovo scenario geopolitico
Il presidente delle Officine Meccaniche Rezzatesi, ex numero uno di Confindustria Lombardia, parla apertamente di crisi storica: “La situazione sembra senza via d’’uscita, andiamo verso la catastrofe. L’elettrico non è l’unica soluzione, ci sono anche i biocarburanti. Il Piano Mattei apre nuove opportunità in Africa. La vittoria delle destre in Germania sarebbe un’ancora di salvezza. E se i giochi si riaprono, l’Italia può tornare ai vertici del motore endotermico”
Dai centri commerciali di lusso ai negozi tradizionali, le serrande abbassate sono sempre più numerose. Gli agenti immobiliari della Fiaip: “Il modello casa e bottega è sparito, bisogna ridurre i canoni di locazione”. In Emilia Romagna calano le attività al dettaglio (-5% in tre anni) ed esplode l’e-commerce (66 milioni di pacchi nel 2023). Confesercenti: “Le emozioni si sono spostate sui cellulari, i clienti ci chiedono foto e video. Ma gestire una vetrina sia fisica che virtuale è molto faticoso”
Uno tsunami dalle conseguenze potenzialmente drammatiche. A lanciare l’allarme sulla crisi della moda è Daniele Gualdani, titolare dell’aretina Lem Industries. Che dice: “In passato le crisi duravano non più di nove mesi e il calo del fatturato non superava mai il 20%, oggi per molti raggiunge l’80% da due anni. Il settore ha sbagliato due volte, sottovalutando prima l’impatto del Covid e poi la nuova frenata del ’22. La ripresa non è sicura, servono misure straordinarie per non far scappare i brand”
Andrea Pendin, titolare della tenuta “L’Armonia” di Montecchio Maggiore (Vi), punta il dito contro le tecniche tradizionali che propiziano il surriscaldamento del terreno. “La strada da seguire è l’agricoltura rigenerativa. I giovani sono abituati a gusti acidi che penalizzano i vini rossi e le alte gradazioni”
Il futuro della filiera vitivinicola è segnato da diverse sfide. Secondo il dg di Cielo e Terra, che con i suoi vini si posiziona anche su fasce di prezzo molto basse, “il valore del vino non riesce più a remunerare adeguatamente i viticoltori, che rappresentano l’anello più in difficoltà della filiera. E anche il vino dealcolato contribuirà a far crescere i prezzi”. E sul tema del cambiamento climatico parla Lunelli: “Per combatterlo bisogna salire in alta quota”
Mentre la chimica soffre, l’industria farmaceutica italiana vede crescere il fatturato a 52,4 mld (+52,3% dal ‘21) e l’export a 49 mld (+150% in dieci anni). Dietro a questa divergenza ci sono dinamiche globali che stanno ridefinendo il panorama di due settori storicamente vicini ma ora su percorsi differenti. Fumagalli (Steriline): “In Italia tanti investimenti, l’Europa fa più fatica”. Nicolini (Castagna Univel): “Gli integratori spingono la parafarmaceutica”
Nel 2023 sono circa 300 le aziende chimiche tedesche che hanno chiuso i battenti. Il settore registra le perdite record dei colossi Basf, Bayer e Covestro. L’indice Ifo sul clima aziendale ha toccato il livello più basso dalla crisi del 2008. L’interscambio Germania-Italia è diminuito sia come valore (-11,4%) che come volumi. Fumagalli (Steriline): “Chimica penalizzata dalla crisi dell’automotive”. Moltrasio (Icro Coatings): “La dipendenza dalla Germania è insostituibile e fa soffrire anche noi”
Per il presidente dell’azienda chimica bergamasca "siamo tra l’incudine del made in Italy e il martello delle multinazionali che lasciano l’Ue". Il Green Deal? "Obiettivo giusto da preservare perché ci permetterà di avere le tecnologie per limitare i danni del riscaldamento climatico, ma sbagliato fossilizzarsi sull'auto elettrica"
Il presidente dei costruttori di macchine utensili è scettico: “L’aumento delle aliquote è l’unica soluzione per spingere le imprese a investire, ma forse sarebbe proprio meglio studiare qualcosa di diverso. Industria 4.0 è un’esperienza che non deve andare persa e continuerà a trainare i consumi”. Bargellini (Top Automazioni): “Il 4.0 funzionava benissimo, se non aderiamo al 5.0 è perché non vediamo nessun vantaggio”
Il vicepresidente di Confindustria punta sul dialogo con Roma e Bruxelles per migliorare il provvedimento. “Il tetto di 6,3 mld è già stanziato dal Pnrr, quindi non ci saranno sorprese negative come con il Superbonus. Abbiamo chiesto di prorogare la scadenza di 3-4 mesi, ma puntiamo a ottenere una misura strutturale. Curva di apprendimento inevitabile, ma il sacrificio verrà ripagato”
L’ex sindaco reggente di Padova, esperto di mobilità e trasporti, fa notare che lo slancio impresso dal Pnrr avrà un prezzo da pagare in termini di spesa corrente. “Alzare il costo del biglietto può essere una risposta, ma bisogna dirlo. Fondamentale aprire il dibattito. Le reti di trasporto vanno progettate prima dell’espansione urbanistica, non il contrario. E in futuro la pianificazione dovrà essere meno ideologica”
Per la maggior parte degli agenti immobiliari, le nuove forme di mobilità incideranno sul mercato. A Milano, nelle zone attraversate dalla linea M4 della metro, i prezzi delle abitazioni sono già cresciuti del 40% in dieci anni e i negozi di quartiere stanno lasciando posto alle catene. A Padova il tram farà salire i prezzi del 15%. Scetticismo solo a Bologna: “Miglioramento limitato, non porterà variazioni significative”
Per il presidente del Gruppo Clerici di Brescia (prodotti idrotermosanitari e arredobagno) “bisogna seguire la strada tracciata dall’elettrico. Nel nostro settore la partita riguarda chi fattura almeno 100 mln, il mercato ha bisogno di player più grandi. Anche noi abbiamo iniziato a trattare prodotti elettrici. L’edilizia privata soffre per la fine dei bonus e del rimbalzo post Covid, l’edilizia pubblica attende i benefici del Pnrr”
Il presidente e ad dell’azienda controllata dalla multinazionale francese, attiva nella distribuzione di prodotti e soluzioni per il mercato elettrico, prevede uno stop alle acquisizioni nel campo elettrico e un aumento delle concentrazioni sul versante idrotermosanitario. Che però cambierà pelle: “La pompa di calore apre le porte all’ibridazione. In Italia grande partecipazione, ma l’iniziativa è in mano agli stranieri”
Nel portafoglio del Polo del Gusto triestino c’è anche Dammann Frères, produttore francese di tè e infusi d’alta gamma rilevato da Gruppo Illy nel 2007. Per il presidente Riccardo Illy, nominato console francese a Trieste nel 2020 anche per gli investimenti sostenuti oltralpe, “essere presenti in Francia ha fatto aumentare il nostro standing. Il cambio di sede è stato un problema, ma la giustizia francese funziona bene e lo abbiamo risolto in due anni”
Il lanificio trevigiano ha mantenuto la propria indipendenza per non rinunciare a una storia che prosegue da cinque generazioni. "L’Italia ha perso tanti marchi, ma la nascita di campioni nazionali è un’utopia a cui non dobbiamo rinunciare”. L’azienda padovana di denim è stata acquisita da Chanel: “Abbiamo accettato per far crescere l’azienda. Ma c’è anche chi rifiuta perché non vuole farsi comandare”
Il dg della Lega Pro punta il dito contro la politica: “Siamo l’ultimo vagone del treno europeo, escludere lo sport dal Pnrr è stato un grave errore. Le istituzioni temono la speculazione edilizia, ma uno stadio moderno serve a riqualificare il territorio e patrimonializzare le società di calcio. Bisogna puntare su un modello pubblico-privato basato sulle concessioni a lungo termine”
L'analisi del Centro Studi ItalyPost ha mappato 300 aziende italiane d'eccellenza, selezionate per crescita di fatturato, Ebitda e utili negli ultimi sei anni. Tra queste figurano colossi come Barilla, Brembo e Piaggio, e Marcegaglia. Il 2024 si profila però complesso: dal rallentamento di Cina e Germania alle tensioni geopolitiche, le imprese affrontano nuove sfide. La vera prova sarà navigare la frenata della globalizzazione e la crisi demografica nazionale
L’azienda chimica brianzola, controllata dal colosso P&R, ha visto scendere il fatturato 2023 da 179,7 mln a circa 130 per il calo dei prezzi, che in precedenza avevano spinto la crescita. Per il managing director “le previsioni sul ’24 sono stabili". Fondamentale nel loro settore l'attenzione alla sostenibilità "senza la quale non si lavora con le multinazionali". La competitività? "Assistenza al cliente, personalizzazione dei prodotti e investimenti rapidi le nostre armi vincenti"
L’azienda tessile vicentina, che gestisce quattro brand tra cui Blauer e Ten C, ha chiuso il 2023 con un fatturato intorno ai 90 mln (+23%) e sta realizzando un nuovo stabilimento. Il presidente: “Vogliamo crescere all’estero e investire, ma senza indebitarci. Contrastare i colossi è come andare in guerra con la fionda, meglio specializzarsi e migliorare il servizio”
L’azienda parmense, produttrice di tubi flessibili termoplastici rinforzati, ha realizzato un maxi-impianto fotovoltaico che copre l’80% del fabbisogno energetico aziendale. Massimo Conti (Senior Advisor Esg): “Abbiamo stanziato un milione di euro senza agevolazioni, è stata una scelta fortemente voluta. Il fotovoltaico alimenterà anche un progetto di economia circolare per il riutilizzo degli scarti. E negli uffici, grazie ai sensori, l’impianto di climatizzazione resta spento cento giorni all’anno”
Castagna Univel è sia energivora che gasivora: “I nostri processi hanno bisogno di vapore, le alternative elettriche per ora non esistono”. Il managing director Alberto Nicolini spiega che in compenso l’azienda lodigiana ha installato tre impianti fotovoltaici, pompe di calore e sensori intelligenti per la riduzione dei consumi. “E nel 2025 realizzeremo una comunità energetica per condividere i benefici dei nostri risparmi”
L’estate 2024 evidenzia per la prima volta una tendenza che l’anno scorso si era solo intravista: agosto non è stato il mese più richiesto, i turisti stranieri (il 51% del totale) hanno preferito i mesi meno caldi e hanno garantito un flusso continuo da giugno a settembre. Per la presidente di Federturismo Confindustria “gli italiani hanno ridimensionato i loro progetti di vacanza per il caro prezzi. Ora i territori devono agire in sinergia per esprimere diversi tipi di turismo”. Tedeschi in flessione, mentre gli americani aumentano e spendono di più
Per il presidente di Aefi, il sistema fieristico italiano deve aumentare le manifestazioni oltreconfine per colmare il gap con Francia e Germania. “Le nuove unioni dovranno far coesistere i campioni e i prodotti internazionali delle piccole fiere. L’effetto ristori è finito, siamo tornati a distribuire utili. Il digitale è utile per tenere un contatto continuativo tra aziende e buyer. Le tensioni internazionali restano un’incognita”
Bologna festeggia la quotazione in Borsa e l’ingresso di Informa, ma chiude il ’23 con un utile risicato e dice addio alla fusione con Ieg. Rimini-Vicenza reagisce alla scomparsa di Cagnoni espandendosi in Brasile e Arabia Saudita. Fiera Milano prova la svolta green, Verona prevale su Dusseldorf, Parma brilla nell’agroalimentare, Padova soffre. E nel ’22 le perdite sono state limitate dagli utili delle società controllate
Da Coin a Pro-Gest, per molte aziende che avevano approfittato dei tassi a zero è l’ora della resa dei conti. Gli alti oneri finanziari e la contrazione dei consumi aggravano la situazione di molte imprese. Eccone alcune alle prese con un debito difficilmente sostenibile. Alcune si trovano già a prendere decisioni strutturali, altre scommettono su un rapido miglioramento degli indicatori. Intanto chi è più fortemente patrimonializzato punta a conquistare quote di mercato
I primi mesi di quest'anno hanno evidenziato nuove tendenze, legate soprattutto alla crisi di Suez. La Spezia guadagna una parte dei container persi dai porti dell’Adriatico, ma la maggior parte va in Spagna e Nord Africa. Il trasporto merci via aereo sale del +17%, ripristinati anche i collegamenti ferroviari con la Cina. Franco (Dachser e Fercam): “Reazioni di pancia, i container torneranno a crescere”
Per il sales manager dell’azienda trevigiana, il servizio ferroviario da e per l’Estremo Oriente garantisce “tempi di spedizione accettabili”. I cantieri del Pnrr da opportunità a problema: “L’assenza di coordinamento ha portato molti disservizi, servono politiche di sostegno che compensino i danni subiti”. E la propensione alla sostenibilità pone il tema dello snellimento burocratico: “Il legislatore deve favorire la riqualificazione dei magazzini abbandonati”
In un contesto reso problematico dalla crisi di Suez e dai dazi dell’Ue sulle auto elettriche prodotte in Cina, il porto romagnolo annuncia un’iniziativa per potenziare gli scambi con Pechino. Ma con la chiusura della Via della Seta, dopo il dietrofront di Trieste e il porto off shore mai nato di Venezia l'inizativa emiliano romagnola sembra più una dichiarazione di intenti che realtà
Per l’ex presidente dell’Autorità Portuale di Venezia, l’iniziativa di Ravenna è solo un piccolo segnale che non può far recuperare il terreno perso nelle relazioni commerciali con la Cina. “L’obiettivo è far approdare le grandi navi da 20 mila teu in su, ma attualmente nessun porto ha i requisiti necessari per raggiungerlo. Solo un grande porto con cinque scali può essere un interlocutore autorevole per i grandi operatori internazionali. L’offshore a Venezia? Affondato dagli interessi di Trieste, Genova e porti del Nord Europa”
Secondo l’economista dello sport Andrea Goldstein, ospitare le Olimpiadi per un Paese è sinonimo di prestigio, ma non sempre di sostenibilità economica. “Parigi ‘24 e Milano-Cortina ‘26 saranno dei test in questo senso, nonostante lo spreco di denaro per il bob a Cortina”. Sulle criticità della rassegna italiana, “anche nel ‘59 c’era preoccupazione per i ritardi, poi Roma ‘60 fu forse la migliore in assoluto. I Giochi restano un'opportunità importante per fare investimenti in infrastrutture, purché si rispettino le regole”
Volete capire se una impresa è sana e crede nel suo futuro? Andate nei loro bilanci direttamente alla voce "compensi agli amministratori". Se i compensi sono bassi, troverete nell'ultima riga utili, se è alto, con ogni probabilità il bilancio chiude in perdita. I casi di Aeffe, Geox, Safilo, Aquafil. E poi quelli delle Champions Carel, Piquadro, Antares, Sabaf, Sol, Cembre ed Esautomotion
Per il docente emerito di Strategia d'impresa e Organizzazione aziendale all’Università di Padova, sul fronte delle remunerazioni la soluzione è il giusto compromesso: “L’importo deve essere sufficientemente alto per attirare persone di qualità, ma non così elevato da intaccare il principio di equità”. Sul tema "c’è sempre più attenzione, anche perché in passato ci sono stati casi di amministratori usciti con liquidazioni esagerate, a fronte di risultati non brillanti"
I conti del primo trimestre delle società che producono energia mostrano che la componente di redditività determinata dall’idroelettrico si è fatta preponderante. In alcuni casi, come a2a, dei 202 mln di crescita dell’Ebitda una parte che sfiora il 50% deriva dall’idroelettrico. In altri casi, dove l’Ebitda aumenta meno, è sempre l’acqua a trainare. L’efficienza di questa forma di energia sfiora il 100%, contro l’attuale 30% circa del fotovoltaico
Per la vicepresidente dell'associazione, con la delega specifica alla cultura di genere, “il vulnus del problema è la maternità”. Fra le soluzioni: “Perché non promuovere lo smart working per gestire il work life balance?" Ma è necessario "un cambiamento culturale, anche da parte di noi donne. Basta pensare che qualcosa ci sia precluso”
Dopo un confronto con il ministero del Lavoro, l’Emilia-Romagna ha ottenuto il via libera per gli studenti minorenni che potranno lavorare come apprendisti stagionali anche in settori diversi dal percorso di studi. L’assessore Colla: “Sanatoria che dà una risposta alla formazione dei giovani liceali e alla carenza di lavoratori nelle imprese turistico-ricettive. E ridurrà la quota di lavoro in nero che in questi settori si verifica”
Il trasporto su gomma è fra i principali responsabili delle emissioni totali di gas serra. In Italia si spostano così il 90% dei passeggeri e circa l’85% delle merci e dunque la logistica su strada è destinata a restare centrale. La soluzione per la mobilità sostenibile va trovata qui. Ecco la ricetta del direttore studi e strategie di Autostrade per l’Italia
Alla vigilia di Cibus, la più importante fiera nazionale del settore, l’alimentare tira le somme di due anni complicatissimi. L’esplosione dei costi delle materie prime nel '22 e l’inflazione nel '23 portano l’export del settore a un più 6,6%, ma calano - seppur di poco - i volumi e la marginalità delle aziende non ne guadagna. Fanin (Cerealdocks): “Per andare all’estero le imprese devono crescere. E sulle materie prime dobbiamo puntare sulle scorte strategiche”
Tutto pronto per il Salone Internazionale dell'Alimentazione: previsti, dal 7 al 10 maggio, 60 mila visitatori e tremila espositori, il ritorno degli asiatici e buyer in crescita del 40%. Per l’ad di Fiere di Parma nel settore “la volatilità di alcune componenti è stata calmierata dall’innovazione e spesso è stata assorbita dall’industria”
Il presidente dell’Autorità portuale di Trieste oltre che dell’organizzazione e dei porti europei ragiona sui fattori di competitività degli interporti. “Contano i treni, ma il bilancio lo fanno magazzini e immobili”. Sul fare sistema “serve creare un network, ad esempio a livello veneto o di Nord Est. Il tema va affrontato dal punto di vista industriale, attraverso partecipazioni societarie”
L’idea di una società unica degli interporti del Nord Est - suggerita da Zeno D’Agostino - sembra ad oggi poco plausibile. La realtà è che tra le tre città “ci sono già stati momenti di forte collaborazione, minati da politica e differenze amministrative”. Un approccio unitario sarebbe fondamentale per competere a livello europeo, e a chiederlo dovrebbero essere in primis le associazioni di rappresentanza degli industriali
Secondo l’economista industriale Franco Mosconi, quando si parla di sostenibilità sociale un fattore fondamentale è lo spirito di comunità. “È quell’attitudine che porta ogni attore pubblico, privato e del terzo settore a dialogare e collaborare per lo sviluppo dell'ecosistema. E per le imprese si traduce in positivi risultati economico-sociali”. Mentre su come combinare innovazione e spirito di comunità per le pmi, Mosconi auspica ad un “ruolo attivo da parte delle associazioni di categoria”
Alla Green Week di Parma, l'ingegner Giampaolo Dallara ha sottolineato l'importanza di integrare sostenibilità economica e sociale nell'attività aziendale. "Investire in un ambiente lavorativo sereno è vantaggioso per tutti", sostenendo la bontà delle politiche di redistribuzione delle risorse. Visione definita da Aldo Bonomi "una lezione di umanesimo industriale". "D'altronde è lo spirito di comunità di pubblico e privato a trainare l'Emilia-Romagna", chiosa Mosconi
Sale il numero degli anziani e l’Italia non si sta preparando a sufficienza. Il rischio è un sistema previdenziale non più sostenibile. La proposte dell’ex ministro del lavoro, protagonista sabato sera al Festival: “Crescita economica, occupazione e un Welfare che guardi all'intero ciclo di vita delle persone, non solo al momento della pensione”
Presenza capillare nelle fiere e negli eventi B2B, analisi di mercato, gestione dei dati, materiali promozionali e raccolta dei feedback dei clienti. Sono questi gli ingredienti del marketing dell’azienda bergamasca che sviluppa e produce in conto terzi prodotti destinati all’industria nutraceutica, farmaceutica e cosmetica
Il 2023 è stato ancora un anno di profondi e repentini cambiamenti. Ha segnato un rallentamento rispetto agli anni precedenti, che però portavano con sé una crescita eccezionale. Ma le Champions si preparano ad una nuova fase di consolidamento e spinta. Grazie a delle loro caratteristiche determinanti: l’essere finanziariamente solide, particolarmente flessibili, il saper coinvolgere e valorizzare le loro risorse umane e guardare ai mercati con ottiche di medio-lungo termine
Secondo il presidente trevigiano dell’associazione di categoria e di Arper, la transizione ecologica deve coinvolgere uniformemente le filiere: “Solo così resteremo competitivi nel mondo”. Sulla sua impresa spiega: “Abbiamo assunto un manager ex Ikea per imparare ad essere green”. Sul Salone e le critiche mosse da alcuni imprenditori sui costi esorbitanti: “Resta l’evento del design che tutto il mondo ci invidia. Qualsiasi fiera costa il successo che ha”. Pubblichiamo l’intervista contenuta nel libro “Il design della sostenibilità”
Gare? “Giustissime, ma fra un anno. Le mareggiate non consentivano di agire prima”, spiega l’assessore al patrimonio e al demanio Sebastiano Callari. E sul “diritto di prelazione” per gli attuali concessionari precisa: “Li tutela, ma li obbliga anche ad adeguarsi all’offerta più alta”. L’arrivo di grandi gruppi come in Veneto “dipende dall’ampiezza delle spiagge che vanno a gara”. In Fvg i lotti “saranno da valutare, a volte la frammentazione è l’opzione migliore”
Secondo l’analisi del presidente di Confcommercio Emilia-Romagna, Enrico Postacchini, i centri storici perdono più esercizi commerciali della periferia a causa “dell’incursione dei grandi gruppi internazionali”. Fenomeno che ha “alzato l’asticella delle locazioni commerciali a sfavore delle piccole attività”. Il calo è compensato in parte “dai nuovi flussi turistici da cui le periferie sono escluse”. Tra i motivi di sofferenza per il settore anche la “concorrenza del mercato online, degli spacci aziendali della manifattura e dell’agricoltura che seguono regole diverse dalle attività commerciali”
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