Davanti alle incertezze, le Pmi italiane rispondono puntando su visione, dinamicità e risorse umane. E così, nel confronto fra le eccellenze, la complessità diventa opportunità, tra diversificazione, managerializzazione e centralità del cliente. E il piano industriale torna a essere una bussola concreta
Come selezionare un manager sulla base degli obiettivi? Quanto conta che sia allineato alla cultura aziendale? E che tipo di stile deve privilegiare? Ad Altavilla una sezione tematica ha indagato questi temi. Le risposte nelle esperienze delle Champions: “Un imprenditore senza manager è solo e non può crescere”, ha spiegato Cimolai. E Novello: “I due ruoli sono sinergici: ma è un’armonia che va anche pianificata”
Gli scali di taglia media sono sempre più attrattivi e nel ’24 hanno visto crescere il traffico oltre i livelli del ‘19. Spicca il caso di Trieste, che registra passeggeri in aumento del 41% e lancia cinque nuove destinazioni. Lavori in corso a Pisa e Genova. Situazione delicata per gli aeroporti “minori” dell’Emilia-Romagna: Forlì e Parma sono a rischio default, Rimini paga il crollo dei collegamenti con Russia e Ucraina ma mantiene una solidità patrimoniale e finanziaria che mostra margini di crescita
I primi quattro mesi dell’anno confermano il trend positivo registrato nel 2024 per il settore italiano. I grandi hub (Fiumicino, Malpensa) guidano il trend, ma gli scali minori faticano a sopravvivere senza sostegno pubblico. Saturazione delle infrastrutture, burocrazia e scarsità di personale ostacolano la crescita, mentre il modello low cost aumenta il traffico ma riduce la redditività
Dalle promesse di rivoluzionare la mobilità di Milano-Cortina 2026 alla dura realtà: il settore della mobilità aerea avanzata in Italia, come in Europa e negli Usa, è in fase di stallo. Ad oggi, infatti, nessuna delle aziende del settore ha raggiunto l’omologazione completa al volo con i passeggeri. Congelati gli investimenti italiani: degli 1,8 mld previsti da Enac solo una minima parte è stata spesa, mentre i 110 mln del Pnrr restano largamente inutilizzati. Primi test solo per i voli cargo
I produttori di energia elettrica sotto pressione da Confindustria e dal governo, che minaccia un’indagine su possibili speculazioni sui prezzi dell’energia. La loro redditività in parte deriva dal fatto che la produzione di rinnovabili viene pagata come fosse gas. Ma anche dall'idroelettrico e dagli investimenti sulle reti
Tra costi energetici elevati e la fine dei sussidi emergenziali, molti energivori italiani puntano sull’autoconsumo per restare competitivi. Ma la burocrazia blocca investimenti e innovazione. Per Mauro Fara, ad di Italia Alimentari, servirebbe “una semplificazione, piuttosto che più sostegni”. L'azienda ha installato sistemi di cogenerazione e trigenerazione in tutti gli stabilimenti, puntando anche sul fotovoltaico
L'azienda dell'argilla espansa punta alla totale sostituzione dei combustibili fossili con energie rinnovabili, raggiungendo il 50% di autoproduzione con un impianto agrovoltaico innovativo che sarà inaugurato a giugno. Per spingere la crescita di operazioni come queste “non c’è leva più efficace di un incentivo fiscale che spinga l’imprenditore a reinvestire in azienda"
Orsini chiede il ‘disaccoppiamento’ che però deve passare anche per Bruxelles. La premier indica agli industriali la soluzione dei Power purchase agreements, escludendo l'uso di altri soldi pubblici. E media tra industriali e i produttori ‘di Stato’: aumentare le rinnovabili e rilanciare il nucleare
L'ad dell’aretina Lem aveva lanciato l'allarme già nell'autunno 2023 quando i grandi brand annunciavano ancora trimestrali positive. Oggi la crisi colpisce duramente il distretto che occupa 140mila addetti, con la metà delle piccole aziende a rischio chiusura. "Quando tornerà la domanda, parte dell'indotto sarà ormai inesistente"
Il ceo del gruppo milanese attivo nella refrigerazione commerciale, che ha chiuso il 2024 con 1,7 mld di fatturato (+17%) e 50 mln di utile netto, guarda oltreoceano nonostante il rischio dazi: “Scenario molto incerto, ma i giovani possono aiutarci a comprenderlo e a trovare nuove soluzioni. Il nostro approccio pragmatico ai temi Esg ha migliorato l’efficienza e verrà portato avanti a prescindere dalle impostazioni politiche. Il digitale spinge i clienti a chiederci previsioni sui consumi e assistenza nei punti vendita”
Filippo Padovani, portfolio manager di Tenax Capital, afferma che “la centralità delle banche ha rallentato lo sviluppo della finanza alternativa, ma il trend è partito e continuerà a crescere. Le concentrazioni bancarie apriranno nuovi spazi e una parte crescente del risparmio privato andrà all’economia reale. Sinergia forte sul leverage buyout”. Morra (Hoshin): “Le banche rappresentano ancora la principale fonte di finanza per le aziende e non diventeranno irrilevanti, ma continueranno a tutelare il territorio”
L’head of operation della fintech milanese, proprietaria di una piattaforma di Supply Chain Finance che aiuta le aziende capofiliera a ottenere uno sconto sulla fattura anticipata dal fornitore, spiega com’è cambiato l’accesso al credito lungo le catene di fornitura: “L’integrazione delle informazioni dal sistema gestionale dell’impresa ci consente di gestire una moltitudine di fornitori in modo semplice, formulare indicatori predittivi in tempo reale e dialogare con le banche gestendo l’intero flusso dati in modo automatizzato”
La space economy vive una nuova stagione di crescita e in questo contesto anche la sostenibilità diventa cruciale: servono regole condivise per gestire orbite sempre più affollate e valorizzare i dati spaziali per la Terra. Se ne è discusso al panel “Sostenibilità nello spazio” del Galileo Festival. Tra i temi: detriti orbitali, industria responsabile, progetto Iride e la prima legge italiana sulla space economy
Presentato al Galileo Festival di Padova il progetto Space Rider, lo shuttle europeo realizzato da Thales e Avio pensato per aumentare la permanenza in orbita ottimizzando i costi. L’Italia al centro anche della produzione di cellule solari CESI, più redditizie del fotovoltaico a silicio, e della “nuova era” delle missioni spaziali congiunte in vista di una difesa planetaria integrata
“Oltre il Pnrr: space economy, startup e Pmi” è il titolo del panel organizzato nell’ambito del Galileo Festival di Padova che ha acceso i riflettori sul dinamismo dell’ecosistema spaziale italiano. Tra trasferimento dati satellitare, missioni lunari e fusioni industriali, al centro del dibattito il ruolo strategico del Next Generation Eu e la sfida cruciale della formazione
Telecomunicazioni, mappe di navigazione e osservazione della Terra. Le smart cities dipendono molto più di quanto si immagini dai satelliti. “Il dato spaziale ha senso solo se diventa servizio per i cittadini”, ricorda Bussoletti (e-Geos). Per Beco (Aiad-Confindustria) una delle sfide sarà dotare le auto di sistemi connessi per leggere l’ambiente urbano. Topputo (PoliMi): “Prossime frontiere? Portare i satelliti più vicini alla Terra e ripararli direttamente in orbita”
Il gruppo emiliano sinonimo di mortadella sarà presente a TuttoFood con le novità del brand Mopur, che si distingue per le proposte a base di proteine vegetali. Andrea Righi (direttore di FelsineoVeg): “Divulgazione sul benessere alimentare e degustazioni attirano consumatori onnivori alla ricerca di alternative equilibrate. Nella nostra offerta anche prodotti sfiziosi come le scagliette al gusto di pollo per le piadine. L’aumento dei volumi rende i prezzi più accessibili, ma è giusto mantenere un posizionamento più elevato”
A TuttoFood l’azienda padovana presenta un burger americano a base di carne bovina macinata. Il direttore commerciale Raffaele Pilotto vede “un rilancio della tradizione zootecnica, perché le proteine di origine animale continuano ad attirare il consumatore e il piacere di una grigliata non è sostituibile. La formazione riguarda soprattutto la manualità, che nonostante la tecnologia rimane fondamentale. E il welfare aziendale non è solo un investimento sulle persone, ma una risposta concreta ai bisogni manifestati”
Dal 2011 al 2023, 550mila giovani italiani sono emigrati all’estero, causando una perdita stimata di 134 mld e impoverendo il tessuto produttivo nazionale. L’Italia, incapace di trattenere e attrarre talenti, vede anche un esodo interno di laureati dal Sud al Nord. Le agevolazioni fiscali hanno favorito alcuni rientri, ma le recenti restrizioni rischiano di bloccarne gli effetti
Per il presidente della Fondazione Capitale & Lavoro la partecipazione al capitale d’impresa “può restituire al lavoratore dignità, coinvolgimento, diritti di intervento, crescita economica e può anche introdurlo all’idea di imprenditorialità futura. Bisogna invertire una narrazione che poggia su una premessa culturale sbagliata. I nostri studi dimostrano che le imprese sono più attente di quanto si pensi. La legge sulla partecipazione non tocca alcuni aspetti che andrebbero modificati”
Per Barbara Minetto, direttore generale della veneziana Magis, è giunta l’ora di porre un freno al Fuorisalone: “Ha preso troppo spazio e distrae i clienti, che in alcuni casi non raggiungono nemmeno la fiera. La città non può drenare risorse dagli espositori, bisogna trovare una via d’uscita per calmierare i prezzi e coordinare tutti gli eventi. Meglio puntare sul SaloneSatellite, che porta giovani designer e idee innovative”
Giovanni Gervasoni, presidente dell’omonima azienda udinese controllata dal gruppo Dexelance, promuove la formula con il doppio evento: “Giusto mescolare divertimento e concretezza, anche se in fiera si fanno meno affari di una volta e l’uscita di alcuni brand è stata una perdita importante. Se la gente vuole fare coda per un cocktail o un gadget non si può evitare, bisogna essere benevoli. Noi faremo una scrematura più attenta agli eventi per i clienti. I costi degli alberghi? Conviene andare in b&b”
Il presidente dell’azienda varesotta che produce scambiatori di calore e sistemi di raffreddamento non è sorpreso dalle mosse di Trump: “Sta facendo quello che aveva annunciato, anche se in modo inusuale. Ora tutto dipende dalla reazione dell’Ue, che deve rimanere allineata agli Usa per non farsi colonizzare dalla Cina. L’India ha costi paragonabili a quelli cinesi, è democratica e ha un potenziale enorme per l’export. Le oscillazioni di rame e alluminio rischiano di bloccare gli investimenti”
Il meccanismo introdotto nel 2018 per contrastare i primi dazi di Trump fissa un tetto per l’export dei Paesi extra-Ue. Taiwan ha esaurito in tre giorni la quota assegnata per il trimestre aprile-giugno. Dazi di sei mesi per Egitto, Giappone e Vietnam. Banzato (Acciaierie Venete): “Le mosse di Trump faranno rallentare l’export dei settori che consumano acciaio e faranno spostare l’export di prodotti finiti dagli Usa all’Ue. La salvaguardia si può aggirare facendo partire i prodotti dai Paesi privi di limitazioni”
Da Berco a Speedline, le aziende a rischio chiusura stanno valutando la produzione di armi e mezzi militari per garantire la continuità occupazionale, come ha già fatto la Faber di Castelfranco Veneto (Tv). Castro (Speedline): “La nostra quota di produzione per la difesa crescerà in rapporto alle richieste dell’Ue e in particolare della Germania”. Valentini (Fiom-Cgil Venezia): “Mercato che potrebbe evolvere”. Cotugno (Fiom-Cgil Emilia-Romagna): “Non è la soluzione migliore, ma non ci mettiamo di traverso”
Nel panorama delle Pmi italiane, il tema della fragilità gestionale emerge con forza in un mercato sempre più complesso. Luisa Barbieri, temporary manager specializzata in Direzione Generale, analizza le criticità: "Molti imprenditori non investono nella propria formazione" e sottolinea come "le cause scatenanti sono quasi sempre riconducibili a mancanze di competenze a livello gestionale o all'assenza di strumenti di controllo"
Per le imprese italiane ridurre la dipendenza dai combustibili fossili e investire nell’elettrificazione può essere la chiave per garantire competitività e resilienza nel contesto economico e geopolitico attuale. Le imprese stanno progressivamente investendo in processi di decarbonizzazione, Alessandro Macciò in Elettrificare per crescere racconta le strategie di 30 di queste realtà
Coro di sì al Green Economy Festival di Parma sul nucleare di nuova generazione. Dodaro (Enea): “Nucleare e fonti rinnovabili dovranno cooperare. I nuovi sistemi di sicurezza impediranno incidenti come quello di Fukushima”. Martini (Rse): “Ci sono tanti scienziati italiani che hanno continuato a studiare il fenomeno all’estero, ora vogliamo recuperarli”. Petrucci (Prometheus): “I giovani ingegneri non devono arrendersi al richiamo del fintech. Non bisogna solo fare soldi, ma anche fare cose”
La transizione energetica è un viaggio urgente verso un futuro sostenibile. Le rinnovabili sono pronte a decollare, ma resistenza culturale e norme inadeguate frenano il cambiamento. Al Green Economy Festival di Parma, una discussione su ostacoli e prospettive delle fonti rinnovabili con Attilio Piattelli, Stefano Fracasso, Michele Governatori, Silvia e Margherita Vascellari. Perché, alla fine, l’energia che ci manca è quella a sostegno della transizione green
Si potevano ridistribuire risorse e asset con cui finanziare i Comuni e offrire servizi ai cittadini. “E invece si continua a favorire l’ex monopolista”. A dirlo Federico Testa, presidente di Agsm Aim al Green Economy Festival di Parma. Il riferimento ovviamente è alle gare su reti e impianti idroelettrici, evitate con un emendamento alle leggi di bilancio. “Sarebbe giusto, come tra l'altro prevedono le regole europee, che questa ricchezza venga anche redistribuita”
Sassi (Confindustria), Gianluca Bufo (Iren), Besseghini (Arera), Colaninno (Piaggio), Pontremoli (Dallara e Presidente Motor Valley), Mutti e non solo: nella città emiliana la sostenibilità scende dal palco degli slogan per confrontarsi con la realtà delle imprese. Settori come i motori, l’agroalimentare o il mondo dell’energia raccontano una transizione fatta di scelte complesse, tra innovazione, competitività e attenzione ai territori
C’è Liberti che racconta un Mediterraneo sempre più caldo, Caraveo che scruta un cielo ormai ingombro di rottami spaziali, Cottino che ci porta a tavola tra insetti e alghe, Volpi che svela come la natura ci abbia anticipati su tutto, e Pileri che ci ricorda che il suolo non è solo terra. Cinque libri per rileggere la sostenibilità e immaginare il nostro domani, in attesa del voto finale sabato 29 marzo alle 15
Climatologi e attivisti, designer e comici, ciclisti e scienziati: Luca Mercalli, Elisa Nicoli, Matteo Thun, Carlo Ratti, Stefano Mancuso, Giovanni Storti e Vincenzo Nibali intrecciano visioni divergenti sul tema della sostenibilità. Saranno tutti protagonisti nei giorni del Festival tra evidenze climatiche, architetture che rispettano i boschi e ironie sulle eco-convenzioni
Il sindaco di Treviso fa il punto della situazione sull’attuazione del Pnrr nei comuni veneti: “Stiamo spendendo tutto, siamo in linea con le tempistiche e siamo pronti a intercettare eventuali risorse inutilizzate in altre zone. Le difficoltà? I ritardi nel trasferimento dei fondi, l’aumento dei costi a carico dei comuni e il poco coinvolgimento dei sindaci. Non so se tutto il Paese sia stato efficiente come noi. Ora bisogna evitare l’effetto cattedrali nel deserto e sfruttare l’esperienza del Pnrr per lanciare un nuovo piano casa”
La geografia delle imprese “champions” conferma la Lombardia al primo posto per numero, seguita da Veneto ed Emilia-Romagna. Tuttavia, le imprese emiliane, pur rallentando la crescita, mostrano la dimensione media più elevata rispetto alle altre regioni. Crescono anche le imprese toscane. A livello provinciale spiccano Milano, Vicenza, Brescia e Bergamo, mentre al Sud si distingue principalmente la Campania
Alessandro Orsini è ceo di Osit, azienda romana che dagli anni ‘90 veste le teenager italiane e del mondo con il marchio Subdued. Una realtà che continua a crescere a dispetto della crisi del settore moda, chiudendo il 2024 con un fatturato di 163,9 mln e un Ebitda a 50 mln raddoppiato in un anno. "La nostra strategia si basa su due aspetti fondamentali: un'identità forte e riconoscibile e la diffusione del brand. Siamo in Cina da 4-5 mesi grazie all’entrata nel capitale di Nuo”
Il presidente di Federlogistica, che rappresenta le imprese operative nel settore portuale, invoca “una governance stabile per sviluppare i progetti infrastrutturali e spendere i fondi del Pnrr. La selezione dei presidenti deve avvenire sulla base di criteri più stringenti. Giusto standardizzare le Autorità, ma attenzione a non favorire i rimpalli di responsabilità. Gli accorpamenti dei porti? Solo se seguono logiche industriali. E bisogna ragionare come sistema europeo”
Tra gli attori del mondo portuale non sono poche le voci contrarie alla riforma annunciata dal viceministro Rixi, che vuole mettere le Autorità portuali sotto il controllo di una società a controllo pubblico. Costa: “Modello copiato male dalla Spagna. Tirreno e Adriatico hanno bisogno di sei autorità, avere un soggetto che decide per tutti sarebbe ridicolo”. Alcuni rimpiangono gli enti porto degli anni ‘90. E c’è chi alla newco preferisce il project financing: “Farebbe volare il Pnrr, ma solo Trieste ne ha approfittato”
Il fondatore della Pmi innovativa bolognese, che fornisce sistemi per trapianti di rene, fegato e polmone, punta il dito contro il legislatore: “Limiti di spesa irraggiungibili per incompetenza e valutazioni errate. Se la tagliola del payback verrà estesa al 2019-22 dovremo bloccare la ricerca e i piani di espansione negli Usa, facendo perdere allo Stato un gettito fiscale che sarebbe molto più alto. Sopravvivere senza poter crescere non ci interessa”
Le strategie delle imprese per sopravvivere al payback. Fumagalli (Bcs): “Abbiamo respinto una richiesta di pagamento sui cd medicali per le radiografie dei pazienti e abbiamo smesso di fornirli. Le stazioni appaltanti dovrebbero pianificare meglio gli acquisti”. Cerruti (ab medica): “Tra i nostri prodotti ci sono anche strumenti che possono ottimizzare la programmazione della spesa”
Beltramino: “Il concetto di regionalizzazione verrà applicato a province e comuni”. Federici (Rittal): “Realizziamo anche data center outdoor, in container e micro-strutture per contesti rurali o settori con necessità di mobilità come cantieri e zone militari”. Di Maria (VSix): “L’evoluzione del 5G favorirà la diffusione di strutture più piccole e distribuite”. E a Brescia Intred progetta un data center su quattro sedi
Big tech e provider di data center tendono a insediare le strutture più grandi a Milano e Roma. Federici (Rittal): “Progetti sviluppati fuori dalle zone residenziali che coinvolgono imprese con competenze diverse”. Beltramino (Ida): “Settimo Milanese modello di rigenerazione urbana. L’espansione proseguirà fino al 2032”. Ballestriero (Intred): “La concentrazione in un solo luogo è una criticità, meglio avere anche un disaster recovery”
Andrea Tudini, co-fondatore di un search fund che nel 2023 ha acquisito una società milanese di economia circolare, racconta i retroscena della ricerca che lo ha portato a lasciare l’attività di consulenza per diventare imprenditore: “Abbiamo scritto a duemila aziende e fatto 50 appuntamenti. Nessuno conosceva questa opzione e molti erano scettici. L’imprenditore vende a prezzo di mercato, ma poi si crea un rapporto di mentorship”
Search fund non fa sempre rima con under 40. La conferma arriva da Pietro Paolo Paci, ex consulente di 53 anni che dal ‘23 guida la torinese P&P Italia (allestimenti fieristici). “Prima ho trovato l’azienda target, poi gli investitori. Senza questo strumento, diventare imprenditore sarebbe stato più complesso. Il punto cruciale è far capire al venditore che vuoi proseguire la storia aziendale. Il motore non è il guadagno, ma l’amore per la sfida”
In controtendenza rispetto al calo del settore infanzia, l'editoria per bambini e ragazzi registra una crescita del 2,1% nel 2023, con un fatturato di 291,6 milioni di euro. Il settore mostra resilienza anche grazie a un'aumentata sensibilità alla lettura da parte delle famiglie e all'innovazione continua dei contenuti. Attenzione però all’eccessivo import di titoli e alle abitudini (in continuo cambiamento) dei più piccoli
Nel ‘24, il settore abbigliamento junior italiano ha registrato un calo del fatturato (di 3,1 mld) del 4,4%. Per la presidente della sezione bambino di Confindustria Moda si tratta di una crisi “congiunturale e strutturale”. Il calo della natalità preoccupa, ma non è l’unica causa della contrazione, tra cambiamenti nei consumi e tensioni geopolitiche che cambiano i mercati. Le aziende rispondono puntando su internazionalizzazione e diversificazione
Per Matteo Casella, dg della veronese Fomet, la fiammata dei prezzi deriva dalla crisi industriale e sta facendo accelerare “una conversione che era già in atto e che favorisce la circolarità, perché rende un'alternativa più appetibile i fertilizzanti organici”. Bonvicini (Confagricoltura ER): “La strada giusta è la valorizzazione dei reflui zootecnici, ma non tutti possono percorrerla. Le imprese cercano di ottimizzare gli acquisti o li rimandano per strappare prezzi migliori”
Non solo gas e petrolio. In aumento anche inerti e calcestruzzo, burro, cacao e caffè. Ferro con andamenti altalenanti. Stabili cotone e lana per la crisi del tessile, mentre in calo il lino che era cresciuto molto negli anni precedenti. Nessi (Eternoo): "Il segreto è ottimizzare la rotazione del magazzino". Gerotto (Ance): "Imprese in difficoltà a formulare offerte non potendo precedere l'andamento delle quotazioni". Brazzale: "Sul latte i consumatori pagano l'ostracismo regolamentare dell'Ue"
A notare il fenomeno del “downgrade” nell’industria orafa e argentiera è Paolo Bettinardi, ad della vicentina Better Silver: “Il design è lo stesso, ma il materiale utilizzato ha un valore inferiore. Nel 2024 l’argento è cresciuto del 30% e nel medio termine ci aspettiamo un altro rialzo simile. Alcune aziende hanno assorbito gli aumenti, ma prima o poi dovranno scaricarli anche loro. I rincari non hanno penalizzato le vendite in Medio Oriente”
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