L’azienda milanese, attiva nei settori care e beauty, a giugno ‘24 ha vissuto la transizione da gestione familiare a proprietà di fondi. Ora punta tutto su ricerca (“Apriremo un centro di sperimentazione”), ampliamento (“Il sito produttivo passerà da 14 a 25 mila mq”) e su una presenza capillare nella GDO italiana. E, nonostante i dazi, non smette di guardare oltreoceano: “Non ne saremo penalizzati. Produrre negli Usa? Un giorno, ma non abbiamo fretta”
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