L’azienda romana delle tecnologie per l’istruzione ha anticipato le multinazionali, sfruttando la domanda della didattica a distanza per diventare il principale interlocutore nazionale su lavagne interattive e monitor. Con un fatturato salito da 3 mln pre-Covid a un picco di 44 mln nel ’22 (poi sceso a 30 nel ’24), ora affronta la fine dei sussidi puntando sull’internazionalizzazione: “Dal ’24 guardiamo a Usa e Uk”
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