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Da luoghi di business a vetrina, le fiere d’arte cambiano pelle. “In Italia sono troppe, difficile attirare gli stranieri”

Un tempo occasioni di business redditizio, oggi le fiere d’arte italiane sono piuttosto momenti di rappresentanza per gallerie e artisti. Addamiano (Dep Art Gallery): “Con le vendite in fiera non pareggiamo i costi. E l’Italia fatica a portare i clienti internazionali che contano”. Maggi e Zanello (Galleria Fumagalli): “Troppa frammentazione per competere con l’estero”. Mentre Fassi (Artissima) rivendica il ruolo culturale e relazionale delle fiere: “Restano un crocevia a livello di connessioni, relazioni strategiche, politiche culturali”