Secondo il Rapporto di previsione autunnale, tra ‘25 e ‘26 quella italiana sarà una «crescita anemica», con il Pil previsto a +0,5% e +0,7%. Pesano domanda interna debole ed export in frenata, mentre il Pnrr resta il vero motore. Orsini insiste sul disaccoppiamento: «Non possiamo più pagare l’elettricità al prezzo del gas»
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