La Commissione contesta ai due colossi social di limitare l’accesso dei ricercatori ai dati, usare interfacce ingannevoli e non garantire strumenti efficaci per segnalazioni e ricorsi, in violazione del Digital Service Act. Dopo anni di laissez-faire, l’Europa conferma la volontà di trasformare la retorica della “responsabilità delle piattaforme” in un principio operativo
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