Riduzione del numero potenziale di pmi quotabili tra il 20 e il 25 percento all’inizio del 2021 secondo uno studio di Bankitalia. Non si rilevano differenze significative nella distribuzione geografica delle imprese quotabili. Le regioni più rappresentate rimangono la Lombardia, il Veneto e l’Emilia-Romagna. Le riduzioni percentuali più rilevanti si registrano nei servizi di alloggio e ristorazione, nelle attività ricreative e nel settore manifatturiero, mentre i settori ‘fornitura di energia’ e ‘sanità e assistenza’ sembrano beneficiare della crisi
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