Secondo Reuters, l’impianto di Szeged diventerà operativo in ritardo e con volumi sotto le attese per i primi due anni ('26 e '27). Nel frattempo, il colosso cinese accelera sull’apertura del sito di Manisa, in Turchia, grazie a costi competitivi e l’accesso agevolato all’unione doganale europea
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