Secondo il sondaggio condotto da Quaeris per ItalyPost, le imprese Best Performer delle aree più industrializzate del paese sono cautamente ottimiste sul fatturato 2025 e sulle previsioni per il 2026. Il 46,2 percento del campione prospetta, infatti, una crescita del fatturato per quest’anno, mentre più della metà degli imprenditori intervistati (52,9 percento) prevede di crescere ancora nel prossimo.
Questi i dati che emergono dalla ricerca sul sentiment delle aziende italiane rispetto allo scenario economico. In previsione del tour delle 20.000 Best Performer, che vedrà come protagoniste le migliori realtà imprenditoriali provenienti dalle sei regioni e 14 provincie più industrializzate del Paese, ItalyPost e Quaeris hanno deciso di esplorare le opinioni delle aziende su diversi temi, tra cui le aspettative sul fatturato 2025-2026, attraverso un sondaggio somministrato su un campione delle 20.000 Best Performer.
L’analisi dei dati mostra che, tra le aziende che prevedono di chiudere il 2025 in crescita, la maggior parte prospetta un aumento del fatturato tra il +4 e il +10 percento. Poco più di un terzo, invece (34,9 percento) si aspetta un risultato stabile, mentre solo il 18,9 percento prevede un calo, in media tra il 4 e il 5 percento. Secondo le aziende che appartengono a questo ultimo gruppo, il fattore determinante per la decrescita sarebbe la crisi dei mercati internazionali, menzionata dalla stragrande maggioranza degli intervistati (65 percento), e, in seconda battuta, il calo della domanda interna (25 percento).
Si riscontrano previsioni cautamente positive anche per il 2026: più della metà delle imprese (52,9 percento), infatti, prevede un anno in crescita, mentre il 39,2 percento si aspetta stabilità. Per la maggior parte degli imprenditori che prospettano un aumento del fatturato (67,4 percento), questo si attesterà tra il 4 e il 10 percento, mentre circa un quarto degli intervistati prospetta una crescita minore, tra l’1 e il 3 percento, e un’impresa su dieci punta a crescere più del 16 percento nel 2026.
Tra coloro che prevedono invece una decrescita per il prossimo anno (7,8 percento), solo il 14,3 percento si aspetta un calo del fatturato superiore ai sei punti percentuali. La restante parte degli intervistati prevede una discesa tra l’1 e il 3 percento (42,9 percento delle imprese) o tra il 4 e il 5 percento (ancora il 42,9 percento di coloro che hanno risposto).
I dati che emergono dal sondaggio sono in linea con quanto rilevato da altre analisi, come quella operata da Bankitalia, che segnala per il terzo trimestre un lieve miglioramento dell’indice (da 93,6 a 93,7). Il cauto ottimismo del campione analizzato è quindi coerente con un quadro di marginale miglioramento.
In concomitanza con le 20 tappe, verranno pubblicati i dossier a cura di Post Editori, disponibili per l’acquisto sul sito. Questi documenti offriranno un’analisi dettagliata delle performance e delle strategie delle aziende partecipanti, fornendo un prezioso strumento di riferimento per imprenditori, manager e analisti del settore. Inoltre, per partecipare agli eventi del Tour, è possibile registrarsi sul sito di Post Imprese, dove vengono anche pubblicati i programmi aggiornati.
Nei prossimi giorni pubblicheremo altri dati del sondaggio, relativi all’andamento delle esportazioni verso gli Stati Uniti e le possibili criticità legate ai dazi; le difficoltà di reperimento di manodopera qualificata e le soluzioni adottate; la diffusione delle polizze catastrofali e il loro ruolo nella gestione del rischio; le posizioni delle imprese sul Ponte di Messina, sia in termini di coinvolgimento nella filiera sia di priorità infrastrutturali; e, infine, l’utilizzo dell’intelligenza artificiale, le aree applicative e l’impatto atteso sulla competitività.