Quest’azienda del Valdarno aretino è stata tra le prime realtà italiane a credere che la galvanica artigianale potesse essere trasformata in un’industria al servizio dell’alta moda globale. Ma oggi punta su efficienza, sostenibilità e diversificazione per ridurre la dipendenza da un settore luxury che ha fatto crollare la domanda. Chiude il ‘24 con ricavi in contrazione a 48 mln, ma non smette di investire
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