Davide Oldani, il cuoco della cucina pop, continua il suo percorso, iniziato nel 2005, mantenendo i principi che lo hanno reso famoso: attenzione al cliente, cucina salutare e accessibile, ingredienti di stagione, cura dei dettagli, con un rapporto tra spesa e qualità eccellente, unico nel suo genere. Tra i suoi meriti c’è quello di aver creato una squadra compatta, l’attenzione all’etica del lavoro e alla qualità dei rapporti umani hanno contribuito al clima sereno e allo spirito di squadra, con un risultato evidentemente molto efficace nel far sentire il cliente a casa propria. È questo percorso ad aver portato il ristorante dal pop al top. Quella di Davide Oldani è una cucina d’autore, giocosa, creativa e golosa, fatta di fantasia e tecnica sopraffina. I piatti cambiano ogni stagione. Tra i tanti degni di nota c’è la Seppia al nero, un capolavoro in cui sotto un velo di seppia si nasconde una royale di seppia con aneto, cardo gobbo di Nizza Monferrato e brandy, ma anche il goloso Arrosto della domenica, un piatto a base di patate in forma di gnocchi e di spuma, semola croccante, polvere di porcini, fondo di pollo e brunoise di verdure. Due i menù degustazione da 105, 140 euro, più quello nel tinello, di fronte alla cucina, da 175 euro. Alla carta, difficilmente si superano i 150 euro. Onesti ricarichi sui vini in una lista ampia che riflette la curiosità e la competenza del sommelier Manuele Pirovano che l’ha creata.