Nel mirino degli inquirenti sono finite due società, la Immobiliare Cave Sabbia di Trezzano sul Naviglio (MI) e la Novara Scarl (TO), oltre a sette indagati per traffico illecito di rifiuti, truffa aggravata ai danni di un ente pubblico e frode nelle pubbliche forniture. Il sistema di smaltimento ruotava intorno ad un impianto di recupero in via Martirano, nel milanese, dove venivano effettuate operazioni illegali su rifiuti terrosi e da demolizione. Sequestrato anche un tratto della tangenziale di Novara in fase di realizzazione, dove ‘il materiale-rifiuto è stato "impiegato come sottofondo stradale"
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