Trenta minuti sono bastati alla Giuria dei Letterati per definire la rosa finale. Non una corsa contro il tempo, ma idee evidentemente chiare: cinque libri che si tengono lontani dagli “stereotipi” e dalla “tessitura conforme” della narrativa italiana. A guidare l’indirizzo, il giurato Federico Bertoni, che ha parlato di autori “non allineati”, capaci di raccontare il mondo senza avere come obiettivo l’alta digeribilità
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