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02 nov 2025
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Moda, dopo i grandi marchi anche le filiere entrano nell’orbita dei big del lusso

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Economia

Superbonus, Riva (Confartigianato Lecco): “Lo stop è una mazzata per piccole imprese e famiglie”

La copertina

  • Le imprese a caccia di talenti. Ma come trattenerli? “Servono formazione continua e ascolto”

    di Redazione
    La crescente carenza di figure professionali, dai profili digitali a mestieri tradizionali, sta mettendo a dura prova le aziende: dal 2023 al 2027 l'Italia affronterà la mancanza del 40% dei profili tecnici necessari. I dati sono stati presentati da Silvia Oliva (Fondazione Nordest), in occasione degli incontri e laboratori promossi da Niuko Innovation & Knowledge, in cui si è discusso sul tema. Garbellano: “Le imprese con i migliori risultati in termini di fidelizzazione dei giovani sono quelle che investono in formazione e che sono capaci di gestire situazioni contrarie e contrastanti”. Pierobon: "La dimensione dell’ascolto dei lavoratori è centrale”
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L'intervista

    Maggiolo: “Non solo IT: la carenza di lavoratori è in molti altri ambiti. I giovani oggi sono disorientati”

    di Redazione
    I giovani di oggi, rispetto al passato, si trovano a fare i conti con un eccesso di informazioni e di opportunità aperte, di fronte alle quali appaiono spesso disorientati. Secondo Riccardo Maggiolo, fondatore della startup Job Club che aiuta le persone a trovare lavoro, “un altro fattore di disorientamento è dato dal gap tra domanda e offerta. Spesso ‘sulla carta’ sono richieste competenze tecniche elevate, ma nel concreto risultano più importanti le soft skills”. Sul piano comunicativo, “si è puntato molto sulla carenza di lavoratori specializzati in IT, ma il gap è marcato anche in altri settori”
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Approfondimenti

    Employer branding: perché il recruiting marketing è destinato a diventare sempre più importante

    di Redazione Niuko
    In un mondo del lavoro in cui il 60% dei candidati sceglie un impiego sulla base del work-life balance, e a seguire dell’atmosfera di lavoro piacevole, l’employer branding diventa distintivo sul mercato per le aziende. Ad approfondire il tema è Daniela Fracasso (Human Value): “Il marketing applicato alle risorse umane consente di migliorare la percezione dell’impresa, fidelizzare i collaboratori, attrarre i migliori talenti. Ma le strategie comunicative siano basate su un racconto coerente con la realtà aziendale”
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    EnerSys e Confrav danno le loro ricette per favorire la retention. Come? Valorizzando i punti di forza dell’azienda

    di Redazione
    In un contesto di forte gap tra domanda e offerta di lavoro e crescente mobilità dei lavoratori, due aziende venete, EnerSys e Confrav, stanno adottando approcci innovativi per attrarre e trattenere i propri collaboratori. Niuko ha collaborato con Amploom per creare un "laboratorio manageriale" presso EnerSys, analizzando l'employee experience e coinvolgendo i neoassunti in sessioni di feedback strutturato. Dal canto suo, Confrav ha affrontato la difficoltà nel reperire sarti, consentendo a un osservatore esterno di intervistarne i lavoratori per sviluppare un piano d'azione che migliori l'attrattività aziendale
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    L’innovazione organizzativa per sedurre e trattenere: tra creatività e metodo

    di Fabio Pierobon*
    Le iniziative di attraction e retention sono in genere l'esito di uno sforzo di medio–lungo termine che richiede uno sforzo corale e culturale di tutto il management e della proprietà dell'azienda. Per le imprese che non siano già molto solide su questa dimensione, impegnarsi in questo ambito significa realizzare progetti di innovazione organizzativa e, in quanto tali, richiedono pazienza e tempi lunghi per vederne gli effetti
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Cultura in breve

  • 31 Ottobre 2025

    Domani su Cult, la musica dal vivo che cresce (solo) sui grandi palchi

  • 31 Ottobre 2025

    La Madia, cucina unica e primordiale immersa nelle montagne bresciane

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    Milano e Lombardia a Tavola 2026. Premiate le eccellenze gastronomiche

Milano e Lombardia a Tavola

Il Ristorante

A’ Riccione

Il Vino

Annamaria Clementi Franciacorta Riserva 2015 Docg

Pizzeria

Da Sobb

Il Prodotto

Cotognata

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I focus di Cult

Il design italiano evolve per sfuggire alle crisi. «Ma restiamo ancorati alle radici»

di Nicolò Guelfi
Un settore difficile da quantificare. Tra arte, ingegneria e industria, per il report Design Economy di Symbola dovrebbe valere oltre 6 miliardi. E mentre sostenibilità e digitalizzazione cambiano le regole del gioco e crescono le necessità di settori 'nuovi' come l'healthcare, storiche eccellenze e piccole realtà fanno i conti con la vera sfida: proteggere ciò che ci rende unici
Approfondimenti

Il ‘copiare creativo’ del distretto dello scarpone. Bettiol: «Oggi il design porta lo stile sportivo nella vita quotidiana»

Approfondimenti

Garcia: «Anticipare le tendenze, non seguirle. L’ispirazione per le auto la cerchiamo in altri settori»

Approfondimenti

Crosetta: «20 anni fa vincemmo il Compasso d’Oro con il Tubone. Oggi puntiamo sull’efficienza»

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Fumetti, dopo il boom il settore frena. Il futuro? Passa per la crossmedialità

di Camilla Consonni & Nicolò Guelfi
Dal 2019 il settore è cresciuto del 213%. Ma tra '23 e '24 le vendite hanno iniziato a rallentare. Mentre le edicole spariscono, il digitale si afferma come canale distributivo essenziale e i colossi globali investono sempre più sul talento italiano. La sfida più grande? Per Marco B. Bucci: «Catturare l’interesse della Gen Z, diversificando le modalità con cui il fumetto prende vita»
Approfondimenti

Masiero (Bonelli): «Il fumetto ‘popolare’ ad alta tiratura scomparirà. Ma il settore si sta già reinventando»

Approfondimenti

Bucci: «Il mercato è saturo, le scuole di Comics devono formare professionisti più versatili»

Approfondimenti

Al Palazzo del Fumetto di Pordenone, la tradizione italiana si valorizza «contaminando i linguaggi»

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Editoria scolastica, è sfida tra (pochi) big. Ma bisogna fare i conti con il calo demografico

di Camilla Consonni & Nicolò Guelfi
Il mercato dei libri scolastici in Italia vale 794 milioni di euro l’anno ed è dominato da pochi grandi gruppi. Ora anche colossi come Feltrinelli e Treccani si alleano per entrare nel settore, mentre l’intera filiera affronta costi energetici in aumento. Fontanari (Grafica Veneta) avverte: «Stiamo assistendo a una continua erosione dei nostri potenziali clienti»
Approfondimenti

Riva (Aie) lancia l’allarme: «Il settore va verso la contrazione. In 20 anni un quarto degli studenti in meno»

Approfondimenti

Furi: «Anacronistico il tetto dei prezzi. Il digitale? Per ora non è una minaccia»

Approfondimenti

Ambrosio (Holden): «Un manuale può essere anche appassionante. Se si usano strumenti nuovi»

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Discoteche italiane più che dimezzate in 15 anni. Ma la provincia continua a ballare

di Nicolò Guelfi
Sono oltre 2100 le attività che hanno chiuso dal 2010, tra costi di mantenimento sempre più alti, il calo demografico dei giovani italiani e una pressione fiscale altissima. Ma le difficoltà non sono solo economiche: a cambiare è stato innanzitutto il modo in cui si socializza (e si ascolta la musica). Resistono, tuttavia, le realtà provinciali: «Costi più contenuti»
Approfondimenti

Gli imprenditori: «Noi come i cinema. Il pubblico cambia e la concorrenza digitale pesa»

Approfondimenti

Botteghi: «Non basta più mettere dischi. Oggi un deejay deve avere altre competenze»

Approfondimenti

Rudeejay: «Spesso siamo dopolavoristi. E vediamo che lo smartphone ha vinto sulla pista»

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