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Moda, dopo i grandi marchi anche le filiere entrano nell’orbita dei big del lusso

Il rebus 2023. Dopo il boom, la crescita rallenta (ma si resta sopra i livelli 2019)

Economia

Superbonus, Riva (Confartigianato Lecco): “Lo stop è una mazzata per piccole imprese e famiglie”

La Copertina

  • Nuove regole, vecchi problemi: il tax credit 2.0 aiuterà davvero il cinema italiano?

    di Camilla Consonni
    Il settore cinematografico attende di scoprire cosa cambierà con il nuovo decreto correttivo sul tax credit, atteso entro marzo. Se la riforma aveva infatti dato vita a un acceso dibattito sul futuro dei piccoli produttori e distributori, ci si aspetta che la nuova versione corregga soprattutto le criticità sul fronte dei vincoli distributivi e dei requisiti di circuitazione. Ma gli operatori sembrano scoraggiati “dal lungo periodo di incertezza” e, per quanto accolgano positivamente le modifiche, considerano la normativa “del tutto obsoleta”
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Le interviste

    Azzollini: “Le produzioni sono ferme. Così si soffocano i piccoli produttori e distributori”

    di Camilla Consonni
    Corrado Azzollini, presidente di Confartigianato cinema e audiovisivo, riflette sulle nuove regole del tax credit. I problemi principali (nonostante i correttivi): tempi troppo stretti per la distribuzione in sala, requisiti eccessivamente stringenti e mancanza di tutele per i film low budget. Il settore è in stallo, con il 95% dei produttori indipendenti fermi e un forte impatto sull’occupazione. “Il sistema non è equo. Bisognerebbe dividere i fondi fra produzioni nazionali e straniere, le seconde sono oggi nettamente avvantaggiate”
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    Usai (Anica): “Il tax credit è stato demonizzato. Il cinema italiano funziona”

    di Katia Favaretto
    Alessandro Usai è da novembre ‘24 il presidente dell’associazione nazionale delle industrie cinematografiche e audiovisive. Crede fermamente che "il settore funzioni benissimo, anche se esiste un certo malcostume nel raccontare anche comparti sani come in crisi". Le recenti modifiche sono considerate un "passo nella giusta direzione per risolvere alcune delle criticità emerse. Ma nel complesso è una normativa adeguata per rispondere alla necessità di erogare al meglio le risorse”
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Approfondimenti

    Caberlotto (Kublai Film): “Tax credit? Prima del ‘24 dava slancio al settore. Ora sul tema regna il caos”

    di Giulia Betti
    A capo della sua società di produzione indipendente, insieme al socio Lucio Scarpa, e presidente di Cna Cinema Veneto, Marco Caberlotto non ha dubbi: i ritardi del Ministero e l'incertezza normativa stanno paralizzando l’accesso al tax credit, mettendo in crisi produttori indipendenti ma anche coproduzioni internazionali. "Le regole cambiano in corsa e nessuno sa come funzionerà il sistema. Il Tar potrebbe bloccare tutto, rischiamo il caos", avverte. Quello che servirebbe? “Un sistema automatico, trasparente e accessibile per evitare che il sostegno al cinema diventi una lotteria"
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    Non tutti piangono: la “rivoluzione” del tax credit rilancia l’animazione italiana

    di C.C.
    In controtendenza con il resto del settore cineaudiovisivo nazionale, il comparto dell'animazione ha trovato nel tax credit uno strumento di crescita efficace, con professionisti quadruplicati negli ultimi 5 anni e circa 80 aziende di produzione attive. Nonostante il successo della misura fiscale, il settore rimane fortemente dipendente dal ruolo centrale della Rai, che per legge deve investire (anche) nell'animazione
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    Costantino (Distributori indipendenti): “Leggi obsolete. Nessuno tiene conto dello sviluppo del digitale”

    di K.F.
    Giovanni Costantino, amministratore delegato di Distributori Indipendenti e vicepresidente di Cna Lazio, critica duramente il provvedimento “che punta solo alla sopravvivenza del settore”. La mancanza più vistosa sul tema delle nuove tecnologie: "Condividendo i dati tra sale e piattaforme si potrebbe capire dove i progetti abbiano reali possibilità di successo". Intanto in Italia “durante il Covid nei tavoli istituzionali si parlava ancora di mandare fax al Ceo di Disney”
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La recensione dell'Indice dei libri del mese

    Il sogno di una Russia normale. Aleksej Naval’nyj, patriót

    di Giulia Baselica*
    La recensione di questa settimana tratta dal numero di febbraio dell'Indice dei libri del mese è dedicata alla pubblicazione di Mondadori della traduzione di Patriot. La mia storia di Aleksej Naval'nyj. Nato nel 1976, Navalny diventa avvocato e fonda la Fondazione anticorruzione. Dopo anni di persecuzioni, avvelenamento nel 2020 e multiple condanne al carcere, muore in detenzione nel febbraio 2024. Il libro, dettato durante la convalescenza e completato in prigione, testimonia il suo sogno di una Russia democratica e normale
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Cultura in breve

  • 9 Maggio 2025

    Il Portico, la semplicità che chiede attenzione

  • 8 Maggio 2025

    Al via domani il Galileo Festival: focus su space economy, AI e life sciences

  • 8 Maggio 2025

    Il Cantuccio, la semplicità che convince

  • 7 Maggio 2025

    Eureka Day ‘25: Milano ospita il roadshow sulla cultura rigenerativa

  • 7 Maggio 2025

    Quando l’AI entra nel processo creativo: il nuovo saggio di Toniato sul futuro dell’audiovisivo

  • 7 Maggio 2025

    La Speranzina, riflessi del Garda in ogni portata

  • Musica
    6 Maggio 2025

    Torna Piano City Milano: oltre 250 concerti dal 23 al 25 maggio

  • riccardo Chailly
    6 Maggio 2025

    Scala, Chailly resta fino al ‘26. La partita sulla successione si gioca il 12 maggio

  • 6 Maggio 2025

    Nello Scavo vince il Premio UNICEF/Link 2025. Sabato 17 maggio la cerimonia a Trieste

  • 6 Maggio 2025

    La Dispensa, pesce alla brace e crudi da ricordare

  • 5 Maggio 2025

    A Fabio Tamburini il Premio Crédit Agricole “Testimoni della Storia” 2025

  • 5 Maggio 2025

    Osteria dell’Orologio, dove il vino scorre e la cucina racconta

Milano e Lombardia a Tavola

Il Ristorante

Hotel Mandarin Oriental – Seta

Il Prodotto

Salame di Cinghiale

Il Vino

1865 Pinot Nero Dosaggio Zero Oltrepò Pavese Metodo Classico 2016 Docg

Pizzeria

Garage Pizza & Co

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I focus di Cult

Space economy, Ai e life sciences, a Padova il Galileo Festival torna a parlare del futuro

di Katia Favaretto
Dal 9 all’11 maggio la città si trasforma in un laboratorio dove innovazione e scienza si mettono in scena senza filtri confrontandosi con le imprese. Oltre cinquanta eventi con tantissimi relatori: dal deputato Andrea Mascetti chiamato a raccontare la nuova legge sullo spazio al direttore sanitario Irccs Fabrizio Pregliasco passando per Padre Paolo Benanti. Academy e Premio Galileo coinvolgeranno come ogni anno studenti e lettori
Analisi & Commenti

Caprara: “Spazio, il Pnrr un trampolino per l’Italia. Ma la vera sfida è attrarre capitali privati”

Approfondimenti

Le imprese al Galileo: “Innovare per restare competitivi”. Baban: “Bisogna spingere l’Ia nella manifattura”

Approfondimenti

Il quantum cerca risorse. “È la nuova frontiera. Ma ora bisogna industrializzarla”

Leggi tutta l'edizione

Riparte la stagione delle mostre. Organizzatori ostaggio di costi in aumento e tensioni geopolitiche

di Giulia Betti
La Pasqua e i ponti lunghi portano in scena nuove mostre d’impatto, da Milano a Venezia passando per Bologna e Ferrara. Gli organizzatori si dividono fra chi fa mostre “a pacchetto” e chi riceve un incarico da un committente. Più rischio (ma anche più guadagni potenziali) per i primi, più stabilità per i secondi. Intanto aumentano i costi della logistica, addirittura più alti delle assicurazioni. Anche per via delle guerre, che intanto limitano i prestiti
Analisi & Commenti

Tornano le grandi mostre di Goldin. “Oggi superare 250mila presenze è una rarità”

Approfondimenti

Tra detriti, miti e confini, all’HangarBicocca la memoria diventa arte con Icarus di Yukinori Yanagi

Approfondimenti

La galleria Tommaso Calabro punta su Man Ray. A Venezia fino al 21 giugno

Leggi tutta l'edizione

La pubblicità negli anni ’20: “Per i giovani vince l’onestà. Il brand activism? Sta già morendo”

di Katia Favaretto
Dal Carosello, invenzione tutta italiana del 1957, all'era digitale, la pubblicità si trasforma di continuo cercando di illuminare prodotti in un’epoca in cui l’attenzione dura due secondi. Per Francesco Bozza di Grey Italia: "Le migliori pubblicità non parlano del prodotto, ma di come ci fa stare. Il brand activism? Spesso forzato. Sta lasciando spazio ad azioni più spontanee”. Andrea De Micheli di Casta Diva: “La gen Z odia la forma patinata, cerca l’imperfezione più vera”
Approfondimenti

Stillacci (Herezie): “In Francia è coraggiosa. In Italia si punta a non disturbare”

Approfondimenti

Bernocchi: “Oggi manca la creatività. L’IA? Grande occasione, ma rischia di impigrirci”

Approfondimenti

Tra Campari, Olivetti e Pirelli, per Bruno Munari la comunicazione commerciale si fa arte

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Design italiano ancora leader in Ue. “Oggi il minimal lascia spazio al carattere”

di Camilla Consonni
Piovesana (Alf DaFré) e Barona (Le Fablier) raccontano le nuove tendenze del design italiano, leader europeo con 6,3 mld di fatturato: ambienti sempre più personalizzati, ritorno al colore, superamento del minimalismo e riscoperta della “naturalità”. E anche sui mercati esteri, l’Italia continua a dettare il passo. Ma attenzione: si rischia di trascurare l’innovazione a causa di un tessuto di PMI dove la ricerca fatica a decollare
Analisi & Commenti

Zurlo (Polimi): “Il design del nostro Paese è autocosciente. Va oltre l’estetica e si chiede perché”

Approfondimenti

Bassi (Iuav): “L’innovazione da noi non è più di casa. Oggi solo stile e riciclo degli anni ’50”

Approfondimenti

Nel settore c’è chi punta sull’outdoor: “Non più ancillare, oggi è una scelta strategica”

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