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Economia

Superbonus, Riva (Confartigianato Lecco): “Lo stop è una mazzata per piccole imprese e famiglie”

La copertina

  • Premio Masi, la storica cantina della Valpolicella celebra i vincitori 2023. Alla firma la 42ª botte di Amarone

    di K.F.
    Il premio è nato nel 1981 dall’intuizione di Sandro Boscaini, settima generazione alla guida della storica azienda Masi Agricola, con lo scopo di premiare la cultura veneta attraverso i suoi interpreti. L'edizione di quest'anno, sul tema ‘Radici e Prospettive’, è stato celebrato ieri sera, venerdì 27 ottobre. A firmare la botte di Amarone, simbolo della kermesse, il lessicografo Mario Cannella, l’ingegnere idraulico Andrea Rinaldo e l’azienda veneziana Stevanato Group. Boscaini: “In un tempo dominato dall’incertezza, nelle nostre tradizioni cerchiamo la linfa per esplorare strade nuove”
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L'intervista

    Boscaini: “Il Premio? Nasce come ribellione contro chi non faceva vino seriamente. Ancora oggi onora l’eccellenza veneta”

    di K.F.
    Sandro Boscaini, il re dell’Amarone, è il vignaiolo che ha reinventato il grande rosso della Valpolicella. E proprio questo vino, “un’opera d’arte che andava valorizzata, degno di rappresentare il Veneto nel mondo”, è il simbolo scelto dal Premio Masi: “Un riconoscimento nato per rivendicare un’arte nobile e antica come la viticoltura, in un periodo storico in cui la produzione era poco regolamentata”, dice. Ancora oggi “premia le grandi capacità operative e l’originalità produttiva degli interpreti della nostra regione. A cui si sono affiancate anche due sezioni internazionali”
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Approfondimenti

    Andrea Rinaldo, una carriera accademica dedicata alla ricerca idrologica. “Il mio sogno è aiutare a salvare Venezia”

    di Sara Orsi
    È stato insignito del Premio Civiltà Veneta 2023 per il suo contributo all'idrologia e alla protezione dell'ambiente. Il noto ingegnere veneziano è stato professore ordinario di Costruzioni idrauliche all'Università di Padova e ha collaborato con istituzioni di prestigio, tra cui il Mit e Princeton. Il suo lavoro si è concentrato su questioni cruciali legate all'acqua, come piene, siccità e distribuzione equa delle risorse idriche, oltre a studiare le reti fluviali come corridoi ecologici. Ma il suo impegno principale è stato per la tutela di Venezia, minacciata dai crescenti livelli del mare. Il 22 marzo 2023 ha ricevuto il Stockholm Water Prize, diventando il primo italiano con questo riconoscimento
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    La famiglia Stevanato, dalla Soffieria Stella ai vertici dell’industria del vetro farmaceutico

    di Sara Orsi
    La Stevanato Group ha radici profonde nel cuore di Piombino Dese, fondata da Giovanni Stevanato, un marinaio italiano sopravvissuto a un attacco aereo durante la guerra. Iniziando come Soffieria Stella nel 1949, l'azienda ha trasformato l'arte della soffiatura di bottiglie in una multinazionale del vetro per prodotti farmaceutici. Oggi, guidata da tre generazioni della famiglia Stevanato, opera in 9 paesi con 16 stabilimenti e produce 10 miliardi di contenitori in vetro all'anno per curare una vasta gamma di malattie. Ma oltre ai numeri, la Stevanato Group è stata onorata con il Premio Masi 2023, riconoscendo la sua capacità di adattarsi e prosperare nel corso dei decenni
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    Il lessicografo Mario Cannella è uno dei vincitori del premio “Civiltà Veneta”. “Ha creato l’idea dell’italiano come organismo vivo”

    di Sara Bettin
    “Instancabile indagatore triestino del lessico dell’italiano”, nonché “curatore del vocabolario Zingarelli”, Cannella è stato premiato per il suo contributo all’approfondimento della nostra lingua. In particolare, ritenendola in continua evoluzione, non arbitrariamente deformabile né artificialmente conservabile: "Tutto scorre. Al porto di Trieste, da ragazzo, vedendo i portuali che ‘scaricavano’ le merci, mai avrei pensato che un giorno avremmo scaricato dei file. Ma per inserire una nuova parola nel dizionario la osservo almeno un paio di anni”
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Cultura in breve

  • 1 Luglio 2025

    Il Cigno, la tavola virgiliana che non teme il tempo

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I focus di Cult

Concerti allo sbaraglio tra costi folli e location vuote. E gli organizzatori iniziano a dire “no”

di Alessandro Macciò
L’inchiesta di Selvaggia Lucarelli ha fatto luce sui meccanismi che fanno moltiplicare i grandi eventi, salvo poi annullarli (o confermarli a prezzi stracciati) se le prevendite non decollano. Tramontin (Zenit Srl): “Rifiutare le proposte di concerti è difficile ma tra entrate e uscite spesso i conti non tornano. Anche perché i follower sui social degli artisti non si trasformano automaticamente in biglietti”. Favaretto (Sherwood Festival): “Se la situazione non cambia, siamo a rischio anche noi"
Analisi & Commenti

Massignan (Eventi Srl): “Fare previsioni è diventato impossibile. Siamo davanti a una bolla”

Approfondimenti

Coppini (B&C Speakers): “Anche gli impianti audio costano di più, ma le cause del caro biglietti sono altre”

Approfondimenti

In Brasile i concerti milionari li paga la città. Il format “Todo Mundo no Rio” diventa strategia di crescita urbana

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Dieci anni di Ted: si moltiplicano le conferenze. Ma c’è anche chi parte e scompare

di Alessandro Macciò
Il format americano, approdato in Italia nel 2009 e cresciuto in maniera esponenziale dal 2015, avanza al ritmo di oltre due eventi al giorno. Si moltiplicano le iniziative nei centri minori, che però non sempre hanno la forza per richiamare gli speaker migliori e raggiungere grandi numeri. E alcune community restano silenti per anni
Analisi & Commenti

Bresci (TedX Padova): “Rinnovare il format è la chiave per continuare ad animare la community”

Approfondimenti

Innovazione, networking e futuro della Biomedical Valley: al via il 21 giugno il TedxMirandola

Approfondimenti

Nessuno affronta un Tedx da solo: “L’idea è solo l’inizio. Il coaching la rende un messaggio”

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Campiello e Strega fanno discutere. “Premiati degli invisibili”, “Scelti libri prevedibili”

di Giulia Betti
Saviano, Terranova e Ciabatti fuori dalla cinquina, uno scandalo secondo Dagospia. Ma il premio nordestino rivendica la sua vocazione: “Non siamo nati per confermare, ma per scoprire”, ricorda Gribaudi, presidente del comitato di gestione. Intanto anche lo Strega finisce nel mirino. Al premio veneto si rimproverano finalisti “invisibili”, a quello romano scelte troppo prevedibili. Il punto – suggerisce Sinibaldi, giornalista e critico letterario – è non irrigidirsi nei meccanismi, ma restare flessibili”
Analisi & Commenti

Le scelte impopolari ma coraggiose del Campiello

Approfondimenti

Una cinquina che combatte “il ricatto della leggibilità immediata”

Approfondimenti

Il critico Simonetti: “Il Premio Strega? Il più ambito, moltiplica per 5 volte il successo commerciale”

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Gli esordi letterari? “Non più di 10 all’anno”. Il Premio Calvino fa luce sui successi di domani

di Katia Favaretto
Come riescono gli editori a individuare gli esordienti più promettenti? Bisogna avere "il coraggio di rischiare”, spiega De Cristofaro (Italo Svevo). "Cerco la scrittura che sorprende", dice Turi (TerraRossa). Ma dove trovarli? Riviste letterarie, certo, ma il Premio Calvino è “sicuramente il più capace di scovare i nuovi nomi che vale la pena leggere”, dice l’autore ed editor Vanni Santoni. “Noi editori leggiamo quasi tutti i finalisti”, sottolinea Dalia Oggero (Einaudi)”. Il vincitore di quest’anno verrà svelato il 5 giugno al Circolo dei lettori di Torino
Analisi & Commenti

Marchetti: “Un plus è che mandiamo un feedback a tutti gli autori. Così li facciamo crescere”

Approfondimenti

Il Premio annuncia gli 11 finalisti. “Non abbiamo un nostro ‘tipo’. Premiamo la qualità”

Approfondimenti

Galletta: “L’attesa per l’esordio in libreria mi ha fatto capire che volevo continuare a scrivere”

Leggi tutta l'edizione
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LOMBARDIAPOST – RACCONTIAMO IL FUTURO DELLA LOMBARDIA

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