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Moda, dopo i grandi marchi anche le filiere entrano nell’orbita dei big del lusso

Il rebus 2023. Dopo il boom, la crescita rallenta (ma si resta sopra i livelli 2019)

Economia

Superbonus, Riva (Confartigianato Lecco): “Lo stop è una mazzata per piccole imprese e famiglie”

La copertina

  • La nuova cultura industriale passa per il Premio Letteratura d’Impresa. In autunno a Bergamo la finale

    di I.Z.
    A giocarsi la vittoria finale sono Paolo Bricco con “Adriano Olivetti. Un Italiano del Novecento”, Francesco Casolo con “La salita dei giganti”, Gian Arturo Ferrari con “Storia confidenziale dell’editoria italiana”, Severino Salvemini con “Il quid imprenditoriale” e Alessandra Selmi con “Al di qua del fiume”. In occasione del Bergamo Città Impresa il voto andrà alla Giuria dei Lettori che decreterà il vincitore. Intanto, le opere sono protagoniste di un tour itinerante con tappe al Salerno Letteratura e al PordenoneLegge (in foto la vincitrice dello scorso anno con il presidente del Premio, Antonio Calabrò)
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L'intervista

    Giuseppe Lupo: “Il racconto della fabbrica è ancora troppo ricco di pregiudizi. Le imprese hanno bisogno di narrazioni oneste”

    di Irene Zatti
    Lo scrittore e docente di Letteratura italiana contemporanea all’Università Cattolica del Sacro Cuore riflette sul senso del Premio e su come è cambiato il modo di narrare le imprese nel tempo. Partendo dal Novecento, “un secolo dove il racconto delle imprese è avvenuto ma in modo distorto”. Fino ad oggi, con gli scrittori che “continuano ad adagiarsi su categorie predeterminate e non sono aperti a comprendere la modernità”. Quanto al ruolo dei premi letterari, “possono avere ricadute sul mercato, ma oggi c’è scetticismo”
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Approfondimenti

    Paolo Bricco racconta l’italiano del Novecento Adriano Olivetti. “La storia di un uomo oltre il suo mito”

    di K.F.
    Mito dell’industria, della creatività e della cultura italiana nel mondo. Con la sua prospettiva umanistica applicata alla dimensione della fabbrica Olivetti è entrato nell’immaginario collettivo diventando una leggenda, difficile da restituire nelle sue contraddizioni e incompiutezze, in quanto c’è di umano oltre ai successi e alla visione lungimirante dell’imprenditore. Il meticoloso lavoro di documentazione del saggista e giornalista del Sole 24-Ore Paolo Bricco, consegna una ricostruzione senza sconti in “AO, Adriano Olivetti, un italiano del Novecento”, una biografia che non scolorisce in un’astratta agiografia, l’ultimo di cinque volumi da lui dedicati alla famiglia Olivetti
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    Alessandra Selmi ricostruisce la storia del primo villaggio operaio. “Un’avventura umana tra industria, amori e lotta sociale”

    di Sara Orsi
    La storia del primo villaggio operaio d'Italia voluto da Cristoforo Crespi, parte di una rinomata famiglia di tintori, che trasforma un sogno in una realtà "umana" e all'avanguardia. La trama dell’opera si sviluppa attraverso le vite intrecciate degli abitanti di questo piccolo cosmo, in un contesto di guerra e dittatura, tra cui Silvio e Emilia, che rispecchiano la divisione sociale e i cambiamenti politici dell'epoca. Un affresco umano coinvolgente, centrato sull'amore come filo conduttore, che mostra la forza di rialzarsi e sperare in un futuro migliore
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    Ferrari descrive il backstage dell’editoria italiana. “Un memoriale cinico di uno dei più influenti addetti ai lavori”

    di K.F.
    Gian Arturo Ferrari ha lavorato a Boringhieri, Rizzoli e soprattutto in Mondadori. Una lunghissima esperienza e una conoscenza integrale della fabbrica dei libri tradotta in “Storia confidenziale dell'editoria italiana”, edita da Marsilio, un racconto dell’editoria del Bel Paese, a partire dal Novecento fino ai primi anni del Terzo millennio. Ma anche un personalissimo ricordo, cinico e spietato, con l’idea di definire la comunità di chi lavora nel settore: “Il legame sotterraneo che unisce gli editoriali si fonda su un riconoscimento tra pari, di chi si è ribellato al destino che li avrebbe voluti in qualche remota scuola a insegnare lettere e di essersi invece tuffati nel calderone dove ribolle la cultura nel suo farsi”
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    Casolo coinvolge con l’avventura imprenditoriale dei Menabrea. Una famiglia che ha fatto scoprire la birra all’Italia

    di Sara Orsi
    Un romanzo che ci trasporta nella suggestiva Belle Époque italiana, seguendo la dinastia dello storico marchio della birra, attraverso generazioni e, soprattutto donne, che hanno fatto della Menabrea una delle bevande più apprezzate al mondo. L’opera tratteggia un ritratto profondo di Eugenia, protagonista audace e determinata a sfidare gli stereotipi di genere e a preservare l'eredità di famiglia. Tra i “Giganti del Monte Rosa”, l'amore, i successi e le difficoltà si intrecciano in una storia di crescita personale e imprenditoriale
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    Saverio Salvemini cerca il quid imprenditoriale in 53 imprese d’eccellenza. “Così si va oltre la retorica del Made in Italy”

    di K.F.
    Le storie di queste realtà produttive del Bel Paese sono state collezionate da Severino Salvemini, professore di Organizzazione aziendale presso l’Università Bocconi di Milano, uno dei maggiori esperti nella gestione delle istituzioni culturali e nell’economia dei settori creativi, e pubblicate come supplemento dell’Economia del Corriere della Sera. Oggi riunite in unico volume edito da Egea, il libro si propone di superare gli slogan, cogliendo nel profondo i tratti distintivi che portano all’“inafferrabile composizione chimica” che ha permesso ne ha permesso il successo
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Cultura in breve

  • 8 Maggio 2025

    Al via domani il Galileo Festival: focus su space economy, AI e life sciences

  • 8 Maggio 2025

    Il Cantuccio, la semplicità che convince

  • 7 Maggio 2025

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  • 7 Maggio 2025

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  • 7 Maggio 2025

    La Speranzina, riflessi del Garda in ogni portata

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  • 5 Maggio 2025

    Osteria dell’Orologio, dove il vino scorre e la cucina racconta

Milano e Lombardia a Tavola

Il Ristorante

Hotel Mandarin Oriental – Seta

Il Prodotto

Salame di Cinghiale

Il Vino

1865 Pinot Nero Dosaggio Zero Oltrepò Pavese Metodo Classico 2016 Docg

Pizzeria

Garage Pizza & Co

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I focus di Cult

Space economy, Ai e life sciences, a Padova il Galileo Festival torna a parlare del futuro

di Katia Favaretto
Dal 9 all’11 maggio la città si trasforma in un laboratorio dove innovazione e scienza si mettono in scena senza filtri confrontandosi con le imprese. Oltre cinquanta eventi con tantissimi relatori: dal deputato Andrea Mascetti chiamato a raccontare la nuova legge sullo spazio al direttore sanitario Irccs Fabrizio Pregliasco passando per Padre Paolo Benanti. Academy e Premio Galileo coinvolgeranno come ogni anno studenti e lettori
Analisi & Commenti

Caprara: “Spazio, il Pnrr un trampolino per l’Italia. Ma la vera sfida è attrarre capitali privati”

Approfondimenti

Le imprese al Galileo: “Innovare per restare competitivi”. Baban: “Bisogna spingere l’Ia nella manifattura”

Approfondimenti

Il quantum cerca risorse. “È la nuova frontiera. Ma ora bisogna industrializzarla”

Leggi tutta l'edizione

Riparte la stagione delle mostre. Organizzatori ostaggio di costi in aumento e tensioni geopolitiche

di Giulia Betti
La Pasqua e i ponti lunghi portano in scena nuove mostre d’impatto, da Milano a Venezia passando per Bologna e Ferrara. Gli organizzatori si dividono fra chi fa mostre “a pacchetto” e chi riceve un incarico da un committente. Più rischio (ma anche più guadagni potenziali) per i primi, più stabilità per i secondi. Intanto aumentano i costi della logistica, addirittura più alti delle assicurazioni. Anche per via delle guerre, che intanto limitano i prestiti
Analisi & Commenti

Tornano le grandi mostre di Goldin. “Oggi superare 250mila presenze è una rarità”

Approfondimenti

Tra detriti, miti e confini, all’HangarBicocca la memoria diventa arte con Icarus di Yukinori Yanagi

Approfondimenti

La galleria Tommaso Calabro punta su Man Ray. A Venezia fino al 21 giugno

Leggi tutta l'edizione

La pubblicità negli anni ’20: “Per i giovani vince l’onestà. Il brand activism? Sta già morendo”

di Katia Favaretto
Dal Carosello, invenzione tutta italiana del 1957, all'era digitale, la pubblicità si trasforma di continuo cercando di illuminare prodotti in un’epoca in cui l’attenzione dura due secondi. Per Francesco Bozza di Grey Italia: "Le migliori pubblicità non parlano del prodotto, ma di come ci fa stare. Il brand activism? Spesso forzato. Sta lasciando spazio ad azioni più spontanee”. Andrea De Micheli di Casta Diva: “La gen Z odia la forma patinata, cerca l’imperfezione più vera”
Approfondimenti

Stillacci (Herezie): “In Francia è coraggiosa. In Italia si punta a non disturbare”

Approfondimenti

Bernocchi: “Oggi manca la creatività. L’IA? Grande occasione, ma rischia di impigrirci”

Approfondimenti

Tra Campari, Olivetti e Pirelli, per Bruno Munari la comunicazione commerciale si fa arte

Leggi tutta l'edizione

Design italiano ancora leader in Ue. “Oggi il minimal lascia spazio al carattere”

di Camilla Consonni
Piovesana (Alf DaFré) e Barona (Le Fablier) raccontano le nuove tendenze del design italiano, leader europeo con 6,3 mld di fatturato: ambienti sempre più personalizzati, ritorno al colore, superamento del minimalismo e riscoperta della “naturalità”. E anche sui mercati esteri, l’Italia continua a dettare il passo. Ma attenzione: si rischia di trascurare l’innovazione a causa di un tessuto di PMI dove la ricerca fatica a decollare
Analisi & Commenti

Zurlo (Polimi): “Il design del nostro Paese è autocosciente. Va oltre l’estetica e si chiede perché”

Approfondimenti

Bassi (Iuav): “L’innovazione da noi non è più di casa. Oggi solo stile e riciclo degli anni ’50”

Approfondimenti

Nel settore c’è chi punta sull’outdoor: “Non più ancillare, oggi è una scelta strategica”

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